Il coraggio di essere liberi

Prendiamo il corpo. Il nostro desiderio di essere liberi ci porta a ritenere che possiamo e dobbiamo disporne come meglio ci aggrada, senza rendere conto a nessuno di cosa mangiamo, di come ci vestiamo, di cosa ingeriamo; e infatti oggi tutti ritengono di mangiare, vestire, bere, fumare o annusare ciò che gli va. Ma questa autonomia di scelta conduce veramente alla libertà?

Forse mi sbaglio, ma io constato che essa conduce piuttosto a una serie di obblighi quasi senza fine verso la moda, i gusti, le tendenze, le sostanze: a una forma di servitù ancora più dura.
Ognuno è inoltre convinto di essere libero di abbellire come meglio crede il suo corpo, ma proprio circondando il corpo di attenzioni se ne diviene in qualche modo dei servi, si torna continuamente a guardarlo, lo si considera mille volte allo specchio, si diviene ossessionati di come esso si presenti agli occhi degli altri. Siamo convinti di essere liberi solo se possiamo assecondare le esigenze del nostro corpo, ma proprio esso schiavizza tanta parte del nostro tempo e della nostra attenzione. Il libero esercizio di indipendenza nei confronti del corpo si conclude molte volte in ulteriori e più gravi forme di dipendenza da esso.
Il coraggio di essere liberi, citazione di Vito Mancuso.

Il coraggio di essere liberi

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