I miei occhi implacabili
I miei occhi implacabili
che sono
sempre limpidi pure quando piangono
Amicizia non vale ad ingannare.
Quando parliamo troppo forte o quando
d’improvviso taciamo tutti e due,
vedono essi il male che ci rode.
/
Col rumor della voce noi vogliamo
creare fra noi quel che non è;
quando taciamo non sappiam che dirci
ed apre degli abissi quel silenzio.
/
Allacciarci non giova con le braccia
se distinti restiamo ai nostri occhi.
/
A ingannarli non vali neppur tu,
Dolore. Quando allenti la tua stretta,
il mio padre e le mia sorella anch’esse
s’allontanano paurosamente.
/
Certe volte vedendo una bestiola
che lecca una bestiola e gioca seco,
mi morde il cuore una crudele invidia.
/
Con gli occhi vedo che mi sei negata,
gioia di voler bene a quelcheduno.
— I miei occhi implacabili poesia di Camillo Sbarbaro, estratta dal libro Pianissimo
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I miei occhi implacabili. Quando parliamo troppo forte o quando d’improvviso, taciamo tutti e due.