Linguaggio della pelle

Delicata e sensibile, la pelle lascia trapelare emozioni, stati d’animo e nientemeno le informazioni sulla salute e il benessere fisico. Ecco perchè per curarla serve un trattamento “interiore”. Quando la pelle manifesta rossore, pallore, brividi e sudorazione o qualsiasi altra patologia, esprime un proprio stato d’animo, una sensazione o un disagio. La pelle rappresenta un organo di comunicazione non verbale che risente delle emozioni e le trasmette all’esterno. La ragione di questo stretto collegamento deriva da un’origine fetale infatti, nel processo prenatale, la pelle e il sistema nervoso provengono dallo stesso foglietto embrionale, l’ectoderma. In parole semplici, nascono dallo stesso tessuto e restano collegati per tutta la vita, scambiandosi continue informazioni, per mezzo di speciali messaggeri fisiologici, i neuropeptidi, proteine che permettono alle emozioni di influenzare la pelle, principalmente quando sono vigorose e frequenti. Per questa ragione la scienza sostiene che parecchie lesioni della pelle (pustole, papule, vescicole, bolle, eritemi, croste, ulcere, squame, pomfi) non rappresentano il responso di patologie a carico degli organi interni, di alterazioni del metabolismo o di squilibri ormonali, ma formano un vero e proprio linguaggio della pelle tutta da interpretare.