Leggere, il nutrimento per il cervello

Leggere non è solo cultura, ci fa volare con la fantasia e ci fa vivere mille vite, ci rende più concentrati, stimola la curiosità, oltre a essere un’attività rilassante. Quando si ha un ottimo libro tra le mani siamo molto più attratti da un’attenzione ben diversa da quella “mordi e fuggi” del web, dove tutto viene esaurito in maniera quasi automatica. Non solo, leggere aiuta la socializzazione, perchè ci rende partecipi dei problemi degli altri e tutto questo aiuta il cervello ad aumentare il proprio orizzonte con benefici non indifferenti. Il ricercatore della Emory University Gregory Berns, ha pubblicato una ricerca su Psycology Today, dove ha esaminato per mezzo della Risonanza Magnetica Cerebrale di gente volontaria a cui è stato chiesto di leggere il thriller “Pompei” di Robert Harris. La sua ricerca ha dimostrato che attraverso la lettura riuscivano a mettersi nei panni di un’altra persona, accendendo l’immaginazione fino a visualizzarne i movimenti. Lo stimolo delle aree cerebrali importanti cambiano il cervello, nascono nuovi legami tra le cellule nervose, i neuroni, questo a beneficio della nostra vita. Impegnarsi a leggere è sicuramente una delle chiavi più importanti per contrastare malattie degenerative come l’Alzheimer. Per concludere le persone che hanno partecipato ad attività mentalmente stimolanti, nel corso della propria vita, hanno meno cali di memoria.