Guerrilla Knitting

Murales? Gessetti sui marciapiedi? Bombolette spray? Niente di tutto questo! Lo scopo è quello di colorare la città “armati” di uncinetto e ferri! E’ la nuova tendenza che sta completamente spopolando anche qui da noi. L’origine della guerrilla knitting (guerriglia all’uncinetto) risale al 2005 in Texas, dove la sostenitrice Magda Sayeg, proprietaria di un negozio di filati, scoraggiata dallo squallore del quartiere in cui era situato il suo negozio, decise di ricoprire, con la lana colorata, la maniglia della porta del suo negozio. La missione della guerrilla knitting è quella dell’arte dello sferruzzare ma, invece di lavorare a maglia per confezionare i normali maglioni o cappelli, questa tecnica viene impiegata per decorare le strade delle città. Lo scopo è quello di vivacizzare i quartieri dimenticati utilizzando filati, fibra lavorata a maglia o uncinetto. Questa forma di street art ha l’obiettivo di salvare le città dal loro grigiore e dalla noncuranza degli spazi comuni, dove i cittadini ci vanno a passeggiare. Chi sono queste fantasiose guerrigliere protagoniste dell’abbellimento urbano? La libera creatività (virus del gomitolo) ha contagiato moltissime casalinghe di tutto il mondo, dall’America all’Europa. Hanno realizzato i progetti più impensabili e folli: un autobus scolastico in Messico o le famose cabine telefoniche rosse londinesi sono stati completamente ricoperti di maglia, fino ad arrivare all’impresa temeraria di un’artista americana che ha nientemeno ricoperto il Wall Street Bull, simbolo della borsa di New York! Questo dimostra dove porta la forza di volontà accompagnata da un pò di sana creatività femminile.

Una risposta a “Guerrilla Knitting”

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