Era una mattina fredda ed umida d’inverno. Una giornata in cui pensavo solo a tornare a casa da mio figlio. Uno di quei periodi in cui sei in bilico tra l’essere arrabbiata con te stessa o con gli altri. Insomma una di quelle mattine in cui vorresti un cappuccino caldo e startene nel letto.

Accadeva per caso: mi ritrovavo a parlare con una cliente abituale dello store, una persona brillante ed intelligente con cui conversavo spesso, volentieri. Il caso ha la semplice capacità di non essere mai casuale. Nel mezzo dei nostri discorsi, una semplice domanda:

'Hai mai letto the 5 five love languages di Gary Chapman?'

In realtà no, non l’avevo mai letto, ancora. Inizia a raccontarmi con enfasi il messaggio nascosto (non così tanto) dell’autore. Ascoltando i dettagli mi sono incuriosita, una lettura da fare al più presto mi son detta, un libro da lista dei desideri subito. Eppure non lo acquisto quel giorno, passa un po’, qualche tempo dopo dentro un Mondadori Store, mi trovo a chiedere il titolo del libro, che in quel momento non era disponibile nemmeno su ordinazione. Mi dico che sarà per la prossima!

Passano altri giorni, ‘The five love languages’ resta un po’ sospeso nei desideri della mia lunga lista, quasi mi dimentico del testo e della voglia di leggerlo, fino a quando sempre per caso, navigo nello shop di Amazon e mi viene in mente di trovarlo tra i tanti titoli a disposizione. E’ lui, era disponibile! Perfetto, subito nel carrello per l’acquisto.

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