Amore materno

Guarda che sei mamma!

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Guarda che sei mamma! Tra le righe: non fare stronzate! Me lo dico da sola, cosa credete?! Certo, c’è sempre un esercito di benpensanti, pronto a puntare il dito e parlare. Vabbe’ parlare! Quella cosa che si fa muovendo la bocca, disperdendo aria, senza azionare il cervello. Capito quale? Insomma quella! Fastidiosa vero? (altro…)

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Donna, mamma, lavoro

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Dunque, dunque…

In questi giorni, si parla di occupazione al femminile (wow!). Potrei dire tanto, ma già è stato detto abbastanza. Potrei far scoppiare un’atomica, (scherzo!) preferisco invece, la strada diplomatica. Ma chi ci crede? 😀

Che ci siano due mondi paralleli, è sicuramente intuibile. Quello immerso nelle pari opportunità, e quello abitato dalle persone comuni, o vere.

Io appartengo alle seconda categoria. (altro…)

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Caro babbo Natale

Aria tagliente,

che sa di neve bianca. Il tuo viso in cerca di un tiepido tepore. La primavera dentro. Fuori dalla finestra il vento selvaggio e gelido, irruente mette a nudo alberi rosso oro. Non domanda per piacere, no. Il cielo color ghiaccio racconta silenzioso. In cerca del colore. Pazzi cappelli parlano di te. Voglio  vivere ai Caraibi si intende?! Freddo, fa freddo. Nel letto avvolta dalle coccole di un piumone Disney. Soffice, tuo, nostro. Un caldo abbraccio in cui rifugiarsi. Stringersi.

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Strade vive che fanno festa. Scintille di Natale. Già da ottobre è così, ma va bene lo stesso. Glitter e essenze d’inverno, tra passato e presente. Ora. Mamma, figlio. Gioco e maturità. Il profumo intenso di castagne fumanti, libero e chiaro nell’aria che respiri a pieni polmoni, ti avvolge e sa di buono. (altro…)

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Tutti i lavori che vuoi

Da piccola, avevo le idee molto chiare.

Da grande sarei stata pediatra, oh my God! Non sono un tipo portato al campo medico, a dire il vero. Decisamente emotiva. Poi volevo essere ballerina di danza classica, anzi no, moderna. Una cantante. Povero pubblico! Pittrice, artista, attrice. Poliziotta, ma col cane al seguito eh. La coerenza è sempre stato un tratto distintivo in me 😀

Parlare inglese con tipi inglesi.

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Il genitore tipo

Noi stessi. Volersi perfetti ad ogni costo. Io invece, avverto spesso quel sentimento duro verso di me. Meno, da quando sono mamma. Molto meno. Embe’ qualcosa di buono l’ho fatto uscire fuori! Certo, sono abbastanza spontanea. Mi esprimo. Ascolto. Anche i discorsi del genitore tipo: -Il mio non ha mai, e dico mai, fatto capricci! Il mio vuole andare a scuola anche il week end, si alza dal letto euforico! Mah, d’inverno, col diluvio, tu e il tuo letto accogliente, una cosa sola. Tutta questa euforia? Il nano adora stare coi suoi coetanei, è in sintonia con la maestra, ma di capricci ne fa eccome, dipende dalle giornate. Esempio la mattina: – Dobbiamo andare a scuola (altro…)

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Intimità

Fisse particolari non ne ho mai avute.

Ascoltavo discorsi di molte donne infastidite da questo gesto d’amore. Non per alzare polveroni: sono scelte, desideri, emozioni insindacabili e proprie. Forse un po’ è stato il sentirmi ripetere quanto fosse faticoso, abbastanza improbabile vista la mancanza di prodotto in gravidanza (beata ignoranza), quanto si diventi dipendenti. Tutto questo per dirmi che, sicuramente non ne sarei stata capace. Mi ha caricato. Niente latte nemmeno dopo il parto, nulla, perfino il seno moscio. Un po’ perplessa:

‘Tranquilla, scende il terzo giorno’.

Confermo. Ti svegli e senti tirare quelle due cose lì. Durissime: uelà che bocce! L’allattamento al seno. Un gesto naturale dicono, materno, primordiale. In teoria. In pratica ti trovi un batuffolo di ciccia, con due occhioni in cerca d’amore: l‘ho fatto proprio io! Sei quasi stupita, e che fatica! Lo guardi, sconfini nel suo profumo di buono. Lo baci, lo annusi, ti infastidisci quando qualcuno lo tocca troppo per i tuoi gusti. Tipo animale selvaggio, nobile: tu mamma.

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Allattare: istruzioni per l’uso (altro…)

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A come amore

Mi soffermo a riflettere,

non pensarci troppo però! La trasparenza nella semplicità di saper ascoltare. Il dialogo, l’affetto, comunicare qualcosa di intimamente tuo, uno slancio. E poi dirlo ad alta voce, o sussurrarlo in un gesto immediato e spontaneo; con forza, dolcezza meravigliandosi. Afferrare con decisione la tua felicità, fatta di piccoli particolari che, sono quel tutto…Inconsueto, semplice, tuo. Punti di vista, diversità.

A come amore, il più puro che conosco: quello materno. Diverso da qualsiasi altra cosa al mondo, lui che rispetta, accoglie, irrompe delicato in ogni dettaglio. Così nobile, talmente forte eppure chiaro, libero. Sinceramente umano, a volte faticoso, naturalmente fuori dal comune nella sua spontaneità. La luce di ogni sorriso, la spinta ad essere te. L’amore.

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A di un amore turbolento e (altro…)

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E poi c’è la sensibilità

Il dentro e il fuori: due mondi uniti l’uno all’altro, a volte così diversi, in netto contrasto o in intimo equilibrio. Una volta una mia prof di liceo mi disse: ‘Ho letto quello che hai scritto, complimenti, non pensavo! Ti avevo giudicata diversamente’. Sinceramente, non ho ancora capito se prenderlo come un complimento 🙂

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In quinta elementare, il tema per casa era sul nazismo: (altro…)

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