Adulti e nani

Rapporto genitori e figli. Imparare l’uno dall’altro

Dove nasce il sorriso…

Nel sole splendente e luminoso: chiaro negli accesi sorrisi di mio figlio, dipinti di vivacità; solarità letta nei suoi occhi, meraviglia di imparare il nuovo, nei suoi “Perchè?” Le nostre chiacchiere, un pò adulte un pò bambine, un rifugio per incontrarsi nelle parole, ricche di colore. Amore materno: umano, puro che rompe gli argini, e rende migliori.
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Veloci, sottili spazi per me stessa (altro…)
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Il cafonologo è out

Avete mai sentito parlare di Cafonologia?

Una facoltà sempre in voga, (strani i gusti delle persone) da lì escono continuamente, indiscusse figure di spicco. Si insediano in ogni strato sociale: dei veri evergreen che, non passano mai di moda, a quanto pare! A chi mi riferisco? Ma a lui: il comune cafonologo di tutti i giorni; lo incontri per caso, e ti domandi da dove sia uscito?

L’esperto dell’ignoranza umana, quella che, discosta dall’ignorare qualcosa; affonda le sue radici nella sterile presunzione, insolenza, ineducazione. Personaggio attivo, in differenti palcoscenici quotidiani;

in ambito professionale: si caratterizza dall’assoluta carenza di tatto e delicatezza, parla a sproposito senza azionare il cervello; può abusare di potere, o anche peggio, senza diritto punta il dito sull’impegno altrui.

Lo trovi al parco: teatralizza un rimprovero, mortifica suo figlio pubblicamente, mostrando fiero, la sua indiscussa “autorità” genitoriale; sotto sguardi compiaciuti, di altri suoi colleghi nel pubblico.

Il cafonologo suona di prepotenza, tre volte al citofono per consegnarti la posta; non ti  concede il tempo di scendere umanamente le scale, con un bimbo piccolo, e al tuo arrivo dichiara: ‘Dai che ho fretta!” (mi ha proprio trovato!) Già, perchè costui, ha anche l’ausilio della parola: ne fa un uso illimitato, spaziando tra vocaboli di dubbia provenienza, e aggressiva maleducazione. Incontestato padrone, di un’esibita arroganza; se uomo, ti inveisce contro, perchè lui, nella sua mente è l’essere dominante. Nota esplicativa: il cafonologo è anche donna però eh! Pari opportunità al riguardo. Accreditato, offende, con fluida naturalezza il prossimo.

La sensibilità? Parola sconosciuta nel suo limitato linguaggio; ma è dappertutto poi!

In auto: negandoti uno stop. In fila al supermercato: pretende di passarti avanti; nel dialogo a senso unico, (il suo) esibendo una bellicosa pretesa di presunzione. (Poveraccio!)  Lui giudica convinto, lui critica, lui ferisce con la sua dozzinale noncuranza. Non si mette mai in discussione: chiaro, non può sbagliare, è sempre “colpa” del prossimo.

Il cafonologo è out, è ora di farglielo notare: io lo faccio, con ferma, risoluta, educazione.

L’educazione? Mica quella dei figli perfetti: (merito dei genitori) che non si sporcano, non fanno “mai” capricci, che “obbediscono” (brrr). L’attenzione umana, svelata in un sorriso per dire: grazie di esserci! In uno sguardo per dirti: ci sono. In una carezza, per farti sapere che ti amo, nel giocare insieme a tuo figlio: perchè l’infanzia è spontaneità, ascolto, dialogo a due…

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Educhiamo i nostri cuccioli da subito alla sensibilità: forza non vulnerabilità, ad ascoltarla e viverla nella giusta misura. Al rispetto: in un “ti voglio bene”, nel valore dell’espressione sincera, attraverso l’energia, nella consapevolezza di sé…

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Che ne pensate?

Bacio, Any

 

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L’angolo delle parole…

Eccomi qua! Che dire? Finalmente estate a quanto pare! Sole, profumi, colori, afoso tepore, istintiva voglia di mare, e infradito di ogni colore: accessorio a cui non so resistere; indiscussa nota di “stile”, di una vera mamma della porta accanto  😉 Sole, energia e il post di oggi: l’angolo delle…Scopriamolo insieme!

Un nuovo incontro di parole, nato per gioco, necessità, meglio: quella che è esperienza quotidiana, miglioramento di ogni donna nell’essere una mamma. Uno spazio di sostanza e condivisione, per afferrare qualcosa di profondo e sorprendente: uniche, turbolente, emozionanti-emozioni; così intense spesso, per noi adulti, curiose, straordinarie, legittime, sincere nei nostri figli. Loro, che ci sorprendono in ogni piccolo gesto e ci insegnano con naturalezza, assolute verità: i nostri cuccioli, il meglio di noi 😉

scusasepoco blog

Piccole, grandi emozioni da ascoltare insieme, scambio di parole ricche di significato, gioco di racconto costruttivo, espressione diretta, semplice, lontana da giudizi e pregiudizi. Raccontando intimamente, un pò di noi: un esplosivo momento di rabbia? Un originale o comune paura? Gioia spontanea e impetuosa, entusiasmo! Non c’è un occasione migliore, per giocare a narrare:

“Mamma sono molto arrabbiato! Mi annoio! Sono felice!”

Un rispettoso nome, per una dimensione umana inalienabile; trasformare un’emozione in una parola, significa prima di tutto ascoltarsi, capirsi, farsi capire. Stemperare una cocente arrabbiatura, tirar fuori un sentimento lecito e forte, imparare ad interagire in sintonia col mondo, e soprattutto con noi stessi. Confronto speciale, delicato, prezioso tra genitore e figlio, promuovendo l’ascolto reciproco: autentico, vero, libero da preconcetti affrettati, rigidità di pensiero. Nutrimento prezioso per i nostri figli, tra una parola dolce e una decisa, tra le nostre attenzioni, il rispetto e l’amore. Un figlio, merita serenamente di esser capito, rispettato, ed amato…

Love

Divertente, emozionante questo gioco fatto con le parole: un bel respiro, voce rilassata, alla ricerca del giusto nome del sentimento predominante. Sorrisi e sguardi complici, reciproca voglia di comunicare, stimolo per crescere insieme; un’esperienza della giornata, spassosa o imbarazzante, un pensiero che fa rumore, gioia pura, sincerità. Le numerose sfaccettature dei nostri burrascosi, miti, sani, mutamenti: rabbia, paura, gioia, stupore, entusiasmo e di più. Conoscerli man mano, senza ignorarli, spiegarli, raccontarli, per rispettarli davvero. In un angolo tutto da conquistare.

Interagire, in modo partecipe e gioioso coi propri figli, è speciale: ti rende in piccola parte fiera di te; consapevole dei tuoi lati umani, pronta a dare il meglio per loro, scoprendolo fiduciosa, e un pò sorpresa, anche in te. Parlare col cuore non è una nota stonata, arricchimento reciproco e personale, espressione d’amore sincero, da difendere a testa alta e un sorriso in tasca, da regalare.

A caccia di emozioni-parole?

Bacio!

 

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Stimoli moderni?

Ciao a tutti,

nel post precedente, ho trattato il tema della”Baby T.V”…

Oggi, voglio spendere qualche parola su un argomento affine, gli stimoli che a mio avviso spesso eccedono, nella vita sociale moderna, particolarmente, in quella riguardante i nostri figli, uno tra questi il cinema odierno: il multisala e “l’universo intorno”.

Domenica scorsa, un clima atmosferico poco invitante, (è tornato l’autunno?) niente salutari gite all’aria aperta, piuttosto un coinvolgente film d’animazione: Epic, perchè no? Fantastico trailer: fiaba green, sofisticata, avvincente, ricca di messaggi positivi, attenta, realistica: quest’ultima, parola chiave;

film

premessa…

Quanto adoravo, la maschera nelle vecchie sale? Con il suo banchetto-pop corn-mobile, così romantica e rilassante. Nell’era moderna, devi con disinvoltura, rifornirti all’entrata: tu, le borse col mondo dentro, il dolcetto che corre cercando la “fuga”, il marito in fila alla biglietteria; con una mano paghi, con l’altra tieni tuo figlio, con “la forza del pensiero” afferri il pop corn XL, le bibite e il tuo resto… (altro…)

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