Me Mom

Me Mom…<3

Dove nasce il sorriso…

Nel sole splendente e luminoso: chiaro negli accesi sorrisi di mio figlio, dipinti di vivacità; solarità letta nei suoi occhi, meraviglia di imparare il nuovo, nei suoi “Perchè?” Le nostre chiacchiere, un pò adulte un pò bambine, un rifugio per incontrarsi nelle parole, ricche di colore. Amore materno: umano, puro che rompe gli argini, e rende migliori.
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Veloci, sottili spazi per me stessa (altro…)
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Il cafonologo è out

Avete mai sentito parlare di Cafonologia?

Una facoltà sempre in voga, (strani i gusti delle persone) da lì escono continuamente, indiscusse figure di spicco. Si insediano in ogni strato sociale: dei veri evergreen che, non passano mai di moda, a quanto pare! A chi mi riferisco? Ma a lui: il comune cafonologo di tutti i giorni; lo incontri per caso, e ti domandi da dove sia uscito?

L’esperto dell’ignoranza umana, quella che, discosta dall’ignorare qualcosa; affonda le sue radici nella sterile presunzione, insolenza, ineducazione. Personaggio attivo, in differenti palcoscenici quotidiani;

in ambito professionale: si caratterizza dall’assoluta carenza di tatto e delicatezza, parla a sproposito senza azionare il cervello; può abusare di potere, o anche peggio, senza diritto punta il dito sull’impegno altrui.

Lo trovi al parco: teatralizza un rimprovero, mortifica suo figlio pubblicamente, mostrando fiero, la sua indiscussa “autorità” genitoriale; sotto sguardi compiaciuti, di altri suoi colleghi nel pubblico.

Il cafonologo suona di prepotenza, tre volte al citofono per consegnarti la posta; non ti  concede il tempo di scendere umanamente le scale, con un bimbo piccolo, e al tuo arrivo dichiara: ‘Dai che ho fretta!” (mi ha proprio trovato!) Già, perchè costui, ha anche l’ausilio della parola: ne fa un uso illimitato, spaziando tra vocaboli di dubbia provenienza, e aggressiva maleducazione. Incontestato padrone, di un’esibita arroganza; se uomo, ti inveisce contro, perchè lui, nella sua mente è l’essere dominante. Nota esplicativa: il cafonologo è anche donna però eh! Pari opportunità al riguardo. Accreditato, offende, con fluida naturalezza il prossimo.

La sensibilità? Parola sconosciuta nel suo limitato linguaggio; ma è dappertutto poi!

In auto: negandoti uno stop. In fila al supermercato: pretende di passarti avanti; nel dialogo a senso unico, (il suo) esibendo una bellicosa pretesa di presunzione. (Poveraccio!)  Lui giudica convinto, lui critica, lui ferisce con la sua dozzinale noncuranza. Non si mette mai in discussione: chiaro, non può sbagliare, è sempre “colpa” del prossimo.

Il cafonologo è out, è ora di farglielo notare: io lo faccio, con ferma, risoluta, educazione.

L’educazione? Mica quella dei figli perfetti: (merito dei genitori) che non si sporcano, non fanno “mai” capricci, che “obbediscono” (brrr). L’attenzione umana, svelata in un sorriso per dire: grazie di esserci! In uno sguardo per dirti: ci sono. In una carezza, per farti sapere che ti amo, nel giocare insieme a tuo figlio: perchè l’infanzia è spontaneità, ascolto, dialogo a due…

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Educhiamo i nostri cuccioli da subito alla sensibilità: forza non vulnerabilità, ad ascoltarla e viverla nella giusta misura. Al rispetto: in un “ti voglio bene”, nel valore dell’espressione sincera, attraverso l’energia, nella consapevolezza di sé…

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Che ne pensate?

Bacio, Any

 

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Il pregiudizio al femminile?

A volte sono sorpresa, incuriosita, quasi divertita, leggermente indignata, ma anche un pò basita: già!

Così difficile, aver fiducia nella propria natura femminile: valorizzandola, liberandosi da superficiali giudizi? Emozioni in tasca, avversità a qualsiasi forma terrestre di parcheggio, 😉 colore e vestitini, (anche quelli perchè no!) e poi: mente, cuore, energia, intuito, diversità, passione. Assurdi confini, muri invisibili, preconcetti senza valore, visione falsata di se stesse, da neutralizzare civilmente, con la voglia di apprezzarci, per ciò che siamo.

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Oggi al parco: io, Nic, il marito (altro…)

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Mamma è…

Mamma…

Parola carica di significato, emozioni decise, colori vivaci, nuovi mondi svelati in un capriccio, un abbraccio, nella giocosa quotidianità.

Amore: puro, incondizionato, indescrivibile a parole; fatto di accesi contrasti, essenza, priorità. Voglia di esser migliore, sintonia, dialogo: inciso nel rispettoso confronto, irrinunciabile, sincero. Sguardi complici, domande intelligenti; infonder fiducia a tuo figlio con l’ascolto: mai banale, utile ad entrambi. Equilibrio, dettato da conquiste personali e sbagli, in arrivo dal cuore.

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Mamma è… (altro…)

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Giochiamo a leggere?

Un libro?

Mondo incontaminato, a metà strada tra magia e realtà; spazio accessibile a tutti, nobile risorsa dei più attenti. Emancipazione, parola dopo parola, significato nel significato: senza imposizioni, libertà.

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Per apprezzare davvero qualcosa (altro…)

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L’angolo delle parole…

Eccomi qua! Che dire? Finalmente estate a quanto pare! Sole, profumi, colori, afoso tepore, istintiva voglia di mare, e infradito di ogni colore: accessorio a cui non so resistere; indiscussa nota di “stile”, di una vera mamma della porta accanto  😉 Sole, energia e il post di oggi: l’angolo delle…Scopriamolo insieme!

Un nuovo incontro di parole, nato per gioco, necessità, meglio: quella che è esperienza quotidiana, miglioramento di ogni donna nell’essere una mamma. Uno spazio di sostanza e condivisione, per afferrare qualcosa di profondo e sorprendente: uniche, turbolente, emozionanti-emozioni; così intense spesso, per noi adulti, curiose, straordinarie, legittime, sincere nei nostri figli. Loro, che ci sorprendono in ogni piccolo gesto e ci insegnano con naturalezza, assolute verità: i nostri cuccioli, il meglio di noi 😉

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Piccole, grandi emozioni da ascoltare insieme, scambio di parole ricche di significato, gioco di racconto costruttivo, espressione diretta, semplice, lontana da giudizi e pregiudizi. Raccontando intimamente, un pò di noi: un esplosivo momento di rabbia? Un originale o comune paura? Gioia spontanea e impetuosa, entusiasmo! Non c’è un occasione migliore, per giocare a narrare:

“Mamma sono molto arrabbiato! Mi annoio! Sono felice!”

Un rispettoso nome, per una dimensione umana inalienabile; trasformare un’emozione in una parola, significa prima di tutto ascoltarsi, capirsi, farsi capire. Stemperare una cocente arrabbiatura, tirar fuori un sentimento lecito e forte, imparare ad interagire in sintonia col mondo, e soprattutto con noi stessi. Confronto speciale, delicato, prezioso tra genitore e figlio, promuovendo l’ascolto reciproco: autentico, vero, libero da preconcetti affrettati, rigidità di pensiero. Nutrimento prezioso per i nostri figli, tra una parola dolce e una decisa, tra le nostre attenzioni, il rispetto e l’amore. Un figlio, merita serenamente di esser capito, rispettato, ed amato…

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Divertente, emozionante questo gioco fatto con le parole: un bel respiro, voce rilassata, alla ricerca del giusto nome del sentimento predominante. Sorrisi e sguardi complici, reciproca voglia di comunicare, stimolo per crescere insieme; un’esperienza della giornata, spassosa o imbarazzante, un pensiero che fa rumore, gioia pura, sincerità. Le numerose sfaccettature dei nostri burrascosi, miti, sani, mutamenti: rabbia, paura, gioia, stupore, entusiasmo e di più. Conoscerli man mano, senza ignorarli, spiegarli, raccontarli, per rispettarli davvero. In un angolo tutto da conquistare.

Interagire, in modo partecipe e gioioso coi propri figli, è speciale: ti rende in piccola parte fiera di te; consapevole dei tuoi lati umani, pronta a dare il meglio per loro, scoprendolo fiduciosa, e un pò sorpresa, anche in te. Parlare col cuore non è una nota stonata, arricchimento reciproco e personale, espressione d’amore sincero, da difendere a testa alta e un sorriso in tasca, da regalare.

A caccia di emozioni-parole?

Bacio!

 

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Baby T.V.

Oggi,

l’offerta dedicata ai cuccioli è in parte migliore, paragonata alla mia infanzia. Come dimenticare una “Georgie”, (il mio amore per l’Australia!) gli attualissimi e intramontabili “Puffi”, una “Stella della Senna”, (che donna!) “Lady Oscar” (mica così infantile poi!). Cartoni animati, appartenenti alle generazioni dei trenta; quel pizzico di magia, sognato e scoperto con i nostri occhi bambini. L’attuale baby T.V. è più adeguata, sotto il profilo del target dedicato, mirato alle fasce d’età; una Rai Yo-Yo, un Disney Channel, offrono programmi semplici, spesso intrisi di messaggi positivi, su temi attuali quali: ambiente, educazione civica, riciclo, rispetto. Adatta, nel limite del mezzo fine a se stesso; contiene un piccolo insegnamento positivo, perchè tu genitore, sei pronto a coglierlo e spiegarlo a tuo figlio.

Non amo particolarmente la T.V. in generale, salvo qualche eccezione, la trovo alienante e lontana; preferisco il web, un cinema, un libro. Senza ipocrisia, nelle fredde e grigie giornate invernali, fa comodo qualche cartone animato di qualità a disposizione, di libero accesso, ben fatto. Troppo conveniente a volte, si tende ad accendere la televisione inutilmente, spesso e volentieri: mentre magari cuoci la pasta, fai una lavatrice, sei tornata stanca dal lavoro, o scrivi un qualsiasi post, chi lo nega 😉

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Un punto di riflessione, alcuni programmi sono deliziosi, lo ammetto: “Loving Peppa Pig”, come tutti del resto! Qualitativo, definito spazio, sono pro baby T.V, interagendo coi figli, senza “abbandonarli” davanti un inanimato baby programma qualsiasi, perche  è baby! Passatempo spassoso, apprezzato nel limite della sua funzione: senza eccessi e delegate pretese educative

 

Amo trascorrere tempo con mio figlio all’aria aperta, farlo interagire coi suoi coetanei; da quando è nato, le belle giornate le trascorriamo al sole: pic nic, parco, gite cittadine, un toccasana per tutta la famiglia.

blog tank 2In alternativa al sole, nei piovosi pomeriggi, come quello di oggi, un alleato genuino è rappresentato dai giochi di manualità: montare e smontare,( soprattutto) 😉 modellare, cucinare, fare il bagno ai”dinosauri”, dipingere, creare. Quest’ultima parola, sottovalutata spesso, merita maggiore considerazione: la riscoperta della sana fantasia; quella con cui siamo cresciuti e lo stress, un dignitoso lavoro che fai per vivere, tengono lontana. Una risorsa naturale, a cui attingere la sera, per narrare una fiaba, (alleate del buon sonno) piuttosto che un cartone, se pur divertente, servito sul piatto d’argento; incentivo creativo, nell’insegnare un valore personale sotto forma di “gioco”, nel rendere una “regola” meno imposta, spiegata e raccontata: la fantastica realtà.

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Non ho mai avuto feeling, con le imposizioni: rigide, impersonali, dettate da altri. I miei “no”, sono frutto delle nostre esperienze quotidiane. Da quando sono mamma, so che le regole e gli insegnamenti, si imparano giorno per giorno, insieme; si scoprono e variano a seconda della personalità di tuo figlio, delle tue inclinazioni umane, di ciò in cui credi e che vuoi trasmettere. I nostri valori: un cardine nella mia vita, tra i miei difetti individuali, cerco di farne tesoro quotidianamente; agli occhi di mio figlio, ai miei, sbagliando, pronta ad imparare.

In equilibrio, buona baby T.V senza esagerazioni, libero spazio alla creatività nascosta, e quando il sole splende, non accendiamola affatto: un tuffo nei colori, i profumi, i sapori della primavera.

Questo post, partecipa a:  #blogtank, per Donna Moderna.

Bacioni Any!

 

 

 

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Moms in Love…

Oggi,

col potere di un’immagine, sussurro ad alta voce: Buona festa della mamma!

A noi mamme innamorate, noi che talvolta, sbagliamo col cuore, “improvvisatrici” di mondi speciali, dure con noi stesse a volte, autentiche nella nostra semplicità. A noi mamme che nei sorrisi dei nostri figli, scopriamo di esistere…

Buona festa, col cuore meravigliato d’amore…

Any

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