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Famiglia, Emozioni, Amore. Tanto amore.

Un papà?

Chi è un buon padre?

Sembra semplice: è colui che ti fa sentire protetta e compresa, anche senza dire una parola, lui che se pur in cuor suo prova paura, si mostra impavido ai tuoi occhi; ti ascolta e non ti giudica mai, ti da un esempio davanti le difficoltà, ti rende gioiosa la vita. Un uomo, con la sua umanità, che sbaglia, cresce coi suoi figli, si trasforma da ragazzo a padre, la tua guida, anche quando diventa una stella tra le tue lacrime, e splendente brilla continuamente nella tua esistenza; ti illumina la strada quando hai paura, e il suo pensiero ti fa credere in te, in ciò che da lui hai imparato, i valori tanto decantati che, sono un pilastro adesso, nella tua vita di mamma. La semplicità dei sentimenti e del condividere insieme la vita.

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Un buon padre è il mio compagno, lui che non direi ineccepibile come ‘marito’, ma lo è senza incertezze, come papà: gioca, si prende cura, ama, ti sostiene nelle scelte, è presente nelle nostre vite, sa essere un padre sorridente per suo figlio, e un uomo per la sua donna, e qui si può fare di meglio 😉

Cosa rappresenta la parola padre? Certo che, significa essere se stessi, comprendere senza pregiudizi, ascoltare, guidare, amare, rispettare i figli, le compagne o le mogli. Esprimere forte e chiaro il messaggio che, un uomo vero, è colui che rende la sua donna una principessa. Nulla di più fantastico agli occhi di un figlio. Un padre si mette in discussione, ma ha fiducia in se stesso, quando l’amore comanda, difficilmente si sbaglia e dove accade, si fa un passo indietro per crescere di più, insieme.

A tutti gli ottimi padri che ogni giorno sono tutto ciò che ho citato, forse sono la metà, o addirittura sono anche di piu’, non lo so. Padri: amorevoli, eroi indiscussi per i loro figli, mariti lecitamente imperfetti per le loro donne.

A loro, buona festa del papà!

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Il tuo sorriso è il mio….

Un’essenziale riflessione tra i sorrisi sinceri:

Quanto vale un sorriso spontaneo? Tale: autentico, immediato, ridente. Non intendo i fastidiosi sorrisi di facciata, un pò “tarocchi”, i sorrisetti vuoti e ipocriti, lontani dall’autenticità; mi riferisco a quel gesto solare, mentre sorridi anche con gli occhi, lui: che a volte nasce tra mille difficoltà, dirompente. Ecco, quello non ha prezzo, inestimabile addirittura, quando appartiene a tuo figlio e ti ricorda, nel caso non ne fossi convinta, che non stai facendo casino, è ossigeno. Ho scoperto e imparato, nell’esser mamma, il valore assoluto di questo scambio di attenzioni: “Keep smile, and be yourself!” Potente, incoraggiante, positivo motore, perché tuo figlio si nutre dei tuoi sorrisi, e tu vivi dei suoi. 

MEE

Sorridi, quando sei in disappunto col mondo o con te stessa, se ti metti in discussione inutilmente, (a volte) nei silenziosi istanti, in cui non ne avresti voglia, se nuoti controcorrente: sorridendo, crei un arcobaleno intorno e dentro di te. Un sorriso non si paga e rende ricchi, ogni giorno.

Impariamo a sorridere?

 

 

 

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