Nuovo quartiere, nuovi amici, la scuola dell’infanzia:

piccolo cosmo di creatività, imparare a crescere giocando tra le regole, sentimenti di bimbo, emozioni di mamma, una maestra che ci sta entusiasmando parecchio; e qualche confronto: le emozioni del papà…

Lui: forte, visibilmente imbarazzato, un po’ eroe, lui? Ma sì, il papà un po’ mammo…Spudoratamente mi confessa, di non riuscire proprio a mangiare in questi giorni:

Questo inserimento mi sta mettendo ko! 🙂

E io, sorrido di tenerezza (e lo capisco anche!) Trovo questo papà, così stabile e robusto fuori, dolce e sensibile dentro: vero. Lui che, esprime pubblicamente qualche emozione, si mette a nudo senza pensarci troppo; la personale dimensione dell’esser genitore: la meraviglia, i contrasti, sentimenti che si fondono con irruenza e armonia. Noi genitori: esseri umani, a volte in difficoltà nelle nostre domande, altre in netto equilibrio, fatto di amore incondizionato, spontaneità, e ostinata ricerca di serenità. Bene prezioso per la propria famiglia. La pratica costante, ci fa sbagliare e crescere, sdrammatizzare, quando qualcuno detto tra noi, è anche peggio di te, apro parentesi: vedi il papà un po’ mammo, che mi fa tanto tenerezza e solidarietà, ma mica solo lui… 😉 Eh sì, col confronto diretto emerge che, non sono l’unica a vivere i sentimenti, i passaggi di crescita, le esperienze, con sorprendente, esplosivo slancio umano.

Io io! Allegra in superficie, a volte meno convinta nel profondo; rivoluziono i miei stati d’animo, perchè la mia famiglia è il centro di tutto. Per loro, io sono.

noi

Mi soffermo a pensare, quanto una semplice parola, è differenza: nuda, indossa positività. Approccio migliore, nei confronti del mondo. Provare, provare e ancora provare, fino a riuscirci.

Tornando al papà. Moderno, attivo e un po’ spaventato in una sala parto, espertissimo nel cambiare pannolini. Lui, loro: uomini, compagni e papà di oggi. La sensibilità, appartiene a chi non ha paura di viverla. Mi piace! In una famiglia, occorre completarsi a vicenda, saper guardare in faccia qualche debolezza, e trarne forza. Ascoltare, ascoltarsi. La serenità, si conquista cercandola fermamente. Pratica e testardaggine. 

micett

Rifletto sulla figura dell’uomo di casa, nel passato; penso a mio padre. Davvero difficile misurarsi con lui. Lui, non perfetto, responsabile per tutto e tutti, pronto ad esserci, e anche un vero outsider, un padre a cui non potevo mentire, perchè farlo? Lui sapeva comprendere, sempre. Dolcezza nascosta sotto una ruvida apparenza.

Mica facile fare il genitore, non trovate? Tutte quelle volte che ti chiedi: Sto facendo del mio meglio? Poi i dubbi, lasciano il posto all’amore…

Voi che genitori cercate di essere?

 

 

 

 

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