Intervista all’on. Mara Carfagna

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CANNALONGA (SA), 19 GENNAIO 2015 – Parco Nazionale del Cilento, ospedale di Agropoli, viabilità e la proposta di realizzare un “Manifesto per il Cilento”. Questi alcuni dei temi centrali dell’incontro “Avanti insieme” – organizzato dal dott. Enzo Pasca, Vice Coordinatore Forza Italia Cilento – che, lo scorso 10 gennaio, si è svolto a Cannalonga e a cui ha presenziato l’on. Mara Carfagna. Un’occasione per parlare, oltre che delle problematiche concernenti il territorio cilentano, anche delle prospettive e dell’azione futura di Forza Italia nel Cilento. Ciò anche in vista delle prossime Regionali. Su queste ed altre tematiche ci siamo soffermati con Mara Carfagna:

Lei, lo scorso 9 gennaio, ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute – concernente il nuovo Piano ospedaliero – in fase di preparazione – della Regione Campania. In essa, tra le altre cose, ha ribadito l’importanza di tenere aperto l’ospedale di Agropoli. Può sintetizzarci i contenuti e le finalità sottese a tale interrogazione?
«L’elaborazione del Piano di riorganizzazione e di razionalizzazione, a volte – purtroppo – ha causato disagi ai cittadini stessi, rischiando di compromettere il diritto alla salute. Per quanto riguarda l’ospedale di Agropoli, ritengo che sia un errore immaginare di chiudere un presidio ospedaliero così importante. Non solo perché serve un territorio così popoloso, non solo perché c’è un problema di rapporto tra popolazione/posti letto che – in provincia di Salerno – è inferiore rispetto al resto della Campania e al resto d’Italia, ma anche perché Agropoli è una città, un territorio che in Estate si riempie di turisti. Quindi, immaginare di chiudere quello che può essere un presidio indispensabile a tutela della salute di tantissimi cittadini – che si moltiplicano durante il periodo estivo – credo sia un errore. Ecco perché ho chiesto al ministro, attraverso questa interrogazione, di rivedere la legge che stabilisce i requisiti che permettono di derogare la chiusura, ovvero di rivedere quei requisiti che consentono di non chiudere i presidi ospedalieri».

L’anno scorso, più volte ha visitato il Cilento. Era stata ad Ascea a pochi giorni della frana che – il 27 gennaio 2014 – aveva provocato il cedimento di un pilone, tra Prignano Cilento e Agropoli. Una situazione che ha generato enormi disagi, non solo ai cilentani, con ripercussioni anche economiche (riduzione del flusso turistico, giusto per citarne uno). Nel corso di quell’incontro aveva detto che la Regione aveva stanziato 28 milioni di euro per mettere in sicurezza la rete viaria, puntualizzando anche che non si poteva tacere sulle responsabilità inerenti tale situazioni, sul fatto che le amministrazioni del Centrosinistra, purtroppo – ai vari livelli istituzionali – hanno evitato di affrontare queste problematiche o, comunque, erano state incapace di affrontarle. Dopo un anno, come ha potuto constatare stasera, poco è cambiato. Cosa ne pensa?
«La Regione, appunto, ha risposto a tale situazione stanziando dei fondi per la messa in sicurezza delle strade. Tuttavia, Stefano Caldoro – come ho già avuto modo di dire – non ha la bacchetta magica. Fino a quattro anni fa c’era Bassolino. Se quest’ultimo avesse continuato a governare la Regione Campania, probabilmente adesso – quest’ultima – sarebbe in mano ad un Commissario. Molto probabilmente la Regione Campania sarebbe fallita. Invece, grazie al Centrodestra, abbiamo evitato tale scenario. Abbiamo azzerato il deficit sanitario. Addirittura potremmo ridurre l’aliquota Irpef, ma non lo possiamo fare – come detto prima – perché dobbiamo pagare ancora i debiti di Bassolino. Questo è bene sempre ricordarselo. È bene tener sempre presente chi sono i responsabili di molte delle problematiche regionali, anche nell’ambito del territorio cilentano. Per questo, stasera ho lanciato la proposta di redigere, tutti insieme, un “Manifesto per il Cilento”».

Dagli ultimi esiti elettorali, il vero vincitore delle urne è stato l’astensionismo. Gli italiani si stanno sempre più disaffezionando alla politica. Ciò a causa anche del fatto che, in un periodo così difficile per l’Italia come quello contingente, poche sono state le risposte concrete ai problemi reali degli italiani. Troppe parole e pochi fatti. Tuttavia, tra i vari partiti, attualmente la “Lega” sembra essere in ascesa nelle preferenze degli elettori. Al punto tale che, di recente, il leader Matteo Salvini ha visitato anche la Campania per aumentare il proprio bacino elettorale. Qual è la sua posizione al riguardo e cosa ha intenzione di fare Forza Italia per recuperare il terreno perduto?
«Salvini è un nostro alleato. Quindi, se cresce, ci fa piacere. Tuttavia, onestamente, non credo che Salvini sia credibile come rappresentante del Sud e come interlocutore dei cittadini del Meridione. Non credo che sia credibile, perché hanno sempre avuto (il partito della Lega) un’idea del Meridione che non corrisponde alla nostra. Loro pensano che il Meridione sia una zavorra, noi pensiamo che il meridione sia una opportunità. Loro pensano che il Meridione abbia sprecato delle occasioni, noi pensiamo – invece – che il Meridione sia vittima di politiche anche nazionali sbagliate. Noi pensiamo che il Sud debba crescere e possa crescere attraverso una politica attenta e giusta, loro pensano che il Meridione sia, semplicemente, un bacino, un serbatoio elettorale. Quindi, queste sono le cose su cui noi confidiamo per continuare ad essere interlocutori credibili del nostro elettorato. Devo dire che momenti come quelli di questa sera – che non è un caso unico – dimostrano che c’è ancora tanta gente che crede in noi. Per questo, abbiamo il dovere di non deluderli».

A proposito di Meridione e – in particolare – di Napoli, di recente è scomparsa una delle voce più rappresentative della città, Pino Daniele. Tuttavia, anche in un momento come questo, i napoletani, i campani sono stati criticati per il loro modo di esternare il loro dolore. Ma “Napul’è” anche questo. Un’altra occasione sprecata per restare in silenzio e, per alcuni, solo per ottenere qualche minuto di visibilità?
«Con Pino Daniele è andato via un pezzo di storia della musica italiana, un pezzo di storia della musica e dell’orgoglio di Napoli. Critiche inopportune. Questo è il momento del dolore e il momento per ricordare in maniera degna quello che è stato un grande artista che – con la sua musica, con la sua poesia – ha saputo raccontare Napoli come nessun’altro ha fatto. Descrivendo il dolore e la sofferenza di quella città, ma anche la bellezza, i sapori, i profumi, la voce della città».

Tornando alla Politica, il dott. Pasca – nei Suoi saluti di apertura – l’ha definita “la voce delle politiche sociali e delle pari opportunità”. A tal riguardo, secondo Lei, come sta agendo l’esecutivo Renzi?
«Innanzitutto, mi auguro che il Governo nomini un ministro per le Pari Opportunità. Non una scelta simbolica, ma di sostanza. Perché questo Governo non ha fatto nulla, sotto questo punto di vista. Non ha stanziato fondi per i centri anti violenza. Rischiava di passare una norma orribile che non è passata soltanto grazie ad un mio emendamento, ovvero una norma che vietava la carcerazione preventiva per lo stalker. Il Governo l’aveva inserita nel suo provvedimento e noi abbiamo scongiurato che questo succedesse. Tutto ciò, perché non c’era l’autorità politica deputata ad occuparsi di tali tematiche. Mi auguro, quindi, che il governo Renzi dimostri più attenzione nei confronti dei diritti delle donne, tutelando la libertà, la dignità delle donne italiane».

Infine, da pochi giorni si è concluso il 2014. Un anno in cui si è assistito, sostanzialmente, ad una serie di annunci da parte del premier Matteo Renzi, ma pochi fatti. Visto che siamo ancora alle prime battute del 2015, Lei cosa augura alla Provincia di Salerno per il 2015?
«Per la provincia di Salerno, mi auguro che la Regione Campania possa essere ancora confermata nelle mani di Stefano Caldoro. Mi auguro che Stefano Caldoro possa continuare a governare la Campania per i prossimi cinque anni. Questo perché, se gli ultimi cinque anni sono stati gli anni del risanamento, del riordino dei conti pubblici e dei sacrifici, i prossimi cinque anni saranno quelli in cui si potranno vedere tutti i risultati di questo lavoro. Si potrà rivendicare maggiore attenzione a tematiche come lo sviluppo, la crescita e l’occupazione. Quindi, ribadisco, mi auguro che – nel 2015 – Caldoro possa essere riconfermato alla guida della regione Campania e, con lui, lavorare affinché la provincia di Salerno possa ottenere ciò che merita, in termini di sviluppo, di infrastrutture, di opere pubbliche e di occupazione».

Insieme a Mara Carfagna, nella serata di Cannalonga – oltre al già citato dott. Pasca –  tra gli altri: Andrea Cirillo, coordinatore di Forza Italia nel Cilento, il senatore Enzo Fasano, il sindaco di Cannalonga Toribio Tangredi, diversi politici e amministratori locali, ma – soprattutto tanti cittadini cilentani.

Un’accoglienza davvero calorosa e numerosa, infatti, è quella che i presenti, «così carichi di entusiasmo» – come ha sottolineato la stessa Carfagna – hanno riservato all’ex ministro per le Pari Opportunità. «Io non vedevo una partecipazione straordinaria come questa, forse, dai tempi della mia candidatura regionale a Napoli, nel 2010. Era tanto tempo che non vedevo così tanta gente, così entusiasta, così carica di passione e di partecipazione nei confronti di un evento di Forza Italia», ha evidenziato l’ex ministro.

Calore e partecipazione che la portavoce del Gruppo alla Camera e coordinatrice provinciale di Forza Italia ha ricambiato, ascoltando con molta attenzione i problemi, le istanze e le voci di un territorio «così bello, ma martoriato e sotto utilizzati» e che, per la Carfagna: «Rafforza ancora di più il senso del dovere insito in me e che mi spinge ad essere presente nel mio territorio, ad essere presente in provincia di Salerno. Ad essere presente con la convinzione e con la consapevolezza che il Cilento ha bisogno di amore e di cura».

Un territorio che, secondo l’ex ministro: «Ha bisogno di passione politica e civile autentica. Non ha più bisogno di mestieranti della politica che utilizzano i territori e gli elettori soltanto per avere visibilità politica, per avere visibilità mediatica per costruire le proprie carriere personali. Un territorio che, in questi anni, è stato mortificato da una politica che non ha saputo dare risposte».

Per questo, ha continuato ancora Mara Carfagna: «Anche noi abbiamo commesso degli errori. Solo chi non fa, non commette errore. Tuttavia, abbiamo anche avuto l’umiltà di sederci intorno ad un tavolo e di cercare di capire dove abbiamo sbagliato. Di recuperare, insieme, agli errori che abbiamo commesso e che continueremo a commettere. Perché la politica, purtroppo, è fatta anche di errori, ma l’intelligenza sta nel saperli riconoscere e nel saper rimediare. Ed è per questo – ha precisato la coordinatrice provinciale di Forza Italia – che continueremo a fare quello che abbiamo fatto fino ad ora: ascoltare e dialogare con il territorio. Ascoltare quelle che sono le problematiche, i disagi delle comunità territoriali. Il Cilento è afflitto da tanti disagi. Li conosciamo tutti. Non c’è bisogno di sviscerarli in questa sede. Sono quelli legati alla viabilità, alla sanità, al Parco Nazionale del Cilento. Quest’ultimo, diventato più una zavorra che una opportunità. Che sta creano più problemi che vantaggi».

In particolare, l’ex ministro – più volte nel corso della serata – ha fatto riferimento all’interrogazione parlamentate presentata, lo scorso 9 gennaio, al ministro della Salute, nel cui testo si legge: «Riaprire l’ospedale di Agropoli, non solo rappresentano prerogativa inderogabile a tutela della salute dei cittadini, ma garanzia di un livello economico ed occupazionale non sottovalutabile in aree di interesse turistico internazionale». Problematiche che sono state ribadite anche dagli altri dirigenti cilentani di Forza Italia, dagli amministratori locali e da parte di alcune delle persone presenti. A tal proposito, la Carfagna ha rassicurato tutti: «Io stessa mi farò portavoce delle problematiche evidenziate, sia sul tavolo della Provincia di Salerno, che su quello della Regione».

Inoltre, da Cannalonga, l’ex ministro – ascoltando e confrontandosi con gli intervenuti – ha lanciato la proposta di realizzare un “Manifesto per il Cilento”, da presentare a Stefano Caldoro. Un documento da redigere insieme agl’intellettuali, ai politici, ai professionisti, ai giovani cilentani: «Sarebbe bello ed utile se, tutti insieme, ci sedessimo intorno ad un tavolo e stilassimo un “Manifesto per il Cilento”. Un documento con dei punti programmatici, in cui proporre delle soluzioni. Questo per fare cosa? Per portare tale Manifesto al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, affinché lo adotti e lo faccia diventare un punto saliente e qualificante del suo programma elettorale».

Tuttavia, come ha sottolineato più volte la coordinatrice provinciale – affinché quelle di ieri sera non rimangano solo parole – bisogna che tutti si rimbocchino le maniche: «Lavoriamo insieme, perché sono convinta che – insieme – si possa restituire dignità e orgoglio a questo meraviglioso territorio. Per farlo emergere dal torpore. Soprattutto credo che, così facendo, si possano creare le condizioni per garantire – al Cilento – sviluppo, crescita e benessere. Lo dobbiamo soprattutto ai tanti giovani che hanno deciso di restare nel loro territorio».

Infine, ha concluso Mara Carfagna: «È stata una serata unica e meravigliosa. Una di quelle serate che resterà indelebile nel mio cuore. Ovviamente porterò nel cuore ma, soprattutto, nella testa anche alcune delle cose che, durante questo incontro, ci siamo detti».

(Intervista ed articolo originariamente pubblicati da “Il Giornale del Cilento”)

Rosy Merola