14 Consigli per lavorare bene a chiacchierino

 Lavorare a chiacchierino può sembrare qualcosa di estremamente ostico, soprattutto se si è alle prime armi e non si ha la più pallida idea di come cominciare.
A volte alcuni passaggi possono apparire talmente complessi da indurre a pensare di non essere tagliate per questa affascinante tecnica, ma mai conclusione potrebbe essere più affrettata (e sbagliata).
Armatevi di ago (o di navetta, se siete particolarmente virtuose), filo e tanta pazienza e vedrete che le cose, poco alla volta, cominceranno a migliorare.
Sarà sufficiente prendere un po’ di dimestichezza con i punti di base e tenere a mente questi pochi consigli per riuscire ad eseguire lavori ben fatti che non vi faranno assolutamente rimpiangere di aver deciso di imparare a lavorare a chiacchierino. Promesso!


  1. Aspetto fondamentale nella lavorazione a chiacchierino è la tensione del  filo che non dovrà essere né eccessiva, né tanto meno insufficiente. Tirare troppo il filo significherà avere dei nodi troppo ammucchiati, viceversa tirarlo troppo poco renderà l’elemento irregolare e ne altererà le dimensioni.
  2. Appiattite bene ogni elemento prima di chiuderlo con un nodo semplice.
  3. Per evitare antiestetici spazi tra un elemento e l’altro, posizionatevi con l’ago sull’elemento del giro precedente e iniziate a lavorare tirando bene verso il basso il primo nodo doppio dell’elemento in lavorazione.
  4. Come regola generale, qualora lo schema che avrete scelto fosse composto da anelli e archi tra loro perfettamente alternati, ricordate di girare il lavoro prima di eseguire ciascun arco.
  5. Il filo collegato all’ago dovrà trovarsi sempre alla vostra destra.
  6. Riconoscere il davanti del lavoro è piuttosto facile: il davanti è il lato in cui la “testa” di ciascun nodo (ovvero la parte non ancorata al filo di base) appare più sporgente,
  7. Per capire se state lavorando nel modo corretto vi basterà ricordare che i picot ai quali dovrete eventualmente legarvi dovranno trovarsi dalla parte inferiore dell’ago.
  8. Se il lavoro che avete scelto è composto da un numero piuttosto alto di elementi (anelli e archetti) e soprattutto se la qualità del vostro filato non è ottimale prevedete dei cambi di filo; il continuo sfregamento del filo nelle fasi di chiusura degli elementi tenderà a logorarlo e correrà  così il rischio di spezzarsi. Inoltre lavorare con un filo eccessivamente lungo può dare origine a nodi indesiderati.
  9. Se per caso il filo finisce, si rompe o deve essere cambiato nel corso della lavorazione fermatevi dopo aver eseguito un anello: risulterà più facile collegare il nuovo filo alla lavorazione.
  10. Scegliete filati resistenti e ben ritorti, in grado di sopportare bene l’attrito che lo scorrimento dei nodi genererà. Per un buon risultato finale scegliete filati lucidi.
  11. Verificate che la misura del vostro ago da chiacchierino sia adeguata alla misura di filato che avete scelto di usare.
  12. Al momento di chiudere il lavoro fissate i fili servendovi degli elementi lavorati nei giri precedenti e non dell’ultimo lavorato, questo può infatti risultare piuttosto “debole” ed allentarsi.
  13.  Ricordate: ogni elemento si chiude con un nodo semplice, l’ultimo elemento della lavorazione con un nodo semplice più un nodo a cappio.
  14. Archi lunghi possono essere eseguiti in più riprese sfilando l’ago e riprendendo immediatamente il lavoro, senza eseguire nodi di chiusura, avendo però cura di posizionarsi con l’ago il più vicino possibile al gruppo di nodi precedente.

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