RED, LA STORIA DI UN GATTO, UNA STORIA D’AMORE.

gatto_rossoVivevo in un condominio anni fa, avevo di fronte un piccolo giardino. Alcuni gatti passavano spesso di lì perchè una deliziosa signora anziana dell’ultimo piano dava loro da mangiare e da bere. Un giorno vidi una sagoma rossa, una creatura magrissima, traballante, con gli occhi spaventati e sbarrati di chi sta male, di chi sente dolore. Erano un mare di disperazione quegli occhi azzurri, e reggevano un corpo che disegnava uno scheletro in ogni sua parte, in ogni suo singolo ossicino. Mi dissero che stava morendo, che una volta era un bel gatto, ma ora stava morendo.Senza un perché, senza nessuno che si chiedesse un perché. Non si faceva toccare, non si faceva avvicinare, aveva paura di ogni rumore, prendeva la pioggia senza scappare, non riusciva più a scappare, non riusciva più a camminare.Solo la linguetta rossa si muoveva fuori e dentro la sua bocca e penzolava poi giù, come una cosa già morta, come una cosa inutile. Gli ho preparato una cuccia al riparo, al coperto, ho messo del tessuto caldo tra i gerani sfioriti da un autunno freddo e piovoso.Ho messo vicino una ciotola con un omogeneizzato. Mi sono allontanata e l’ho visto annusare l’aria, avvicinarsi lentamente al giaciglio, tanto lentamente da farmi sentire male solo a guardarlo. Ho sistemato la cuccia ogni giorno, l’ho pulita, ho messo da mangiare ogni volta che uscivo.Lui era sempre nascosto, ma sentivo che mi osservava. Non l’ho mai accarezzato, non ho mai nemmeno tentato, ho sempre rispettato la distanza che lui voleva avere dall’uomo, da tutti, da me.
Quegli omogeneizzati gli hanno dato la forza di fare un salto, e farmi capire che voleva la sua cuccia spostata in un posto preciso, un posto che riteneva più sicuro.Da quel momento ci siamo capiti, ci siamo aspettati, ci siamo accettati, sempre senza nemmeno sfiorarsi.Poi, dopo un mese, una sera tornando a casa non l’ho visto più nella cuccia…un tuffo al cuore, ho pensato al peggio… l’ho cercato in giardino, nelle strade vicine, nulla.
Non c’era, non c’era più da nessuna parte.Sono tornata a casa con le lacrime agli occhi e quei gradini che mi portavano al primo piano, sembravano non finire mai. Poi la scoperta, davanti alla mia porta, seduto sullo zerbino c’era lui, dignitoso, silenzioso e composto, con negli occhi una luce diversa. Mi sono avvicinata piano, ho aperto la porta e lui, cauto, è entrato.La mia gatta Cleo dormiva su una poltrona, gli è andata incontro, si sono annusati,
si sono presentati.Poi lui mi ha guardato, ho capito e gli messo da mangiare.Una visita nella lettiera e poi un timido salto sulla poltrona, dove dopo un pò si è addormentato.
Mi aveva scelto, mi aveva adottato. Lui mi aveva aperto la sua porta e io ero sorpresa, commossa, felice. Da quel giorno la mattina usciva e la sera mi aspettava sulla porta per
rientrare in casa…poi una sera una carezza, poi un’altra e un’altra, ha accettato le mie mani, il mio desiderio di coccolarlo. Dopo quel momento non è più voluto uscire di casa.Al mattino gli aprivo la porta e lui mi guardava come dire ” Se posso..resto dentro”…
Ho potuto curarlo, finalmente.Il veterinario lo ha visitato in ogni sua parte, mi ha detto che era stato picchiato, preso a calci o bastonato. Aveva fratture calcificate in vari parti del corpo, la mandibola poi era ridotta malissimo, fratturata in diversi punti. Aveva sofferto l’indicibile quel povero gatto, i denti erano caduti in seguito alle fratture, non poteva più alimentarsi, stava morendo di stenti. E’ stato operato, curato, assistito.Si è ripreso, lentamente, ma si è ripreso.Lo chiamavano Red, nel condominio, ho continuato a chiamarlo Red, la sua storia è anche in quegli anni, forse 6 o 7, che ha vissuto per strada,
che ha vissuto alla ricerca di cibo, di caldo, di riparo, di una mano amica.La sua storia è anche il pestaggio che ha subito, la sofferenza, la fame, la paura. Cambiargli nome era una scelta sbagliata, lui non avrebbe mai dimenticato e io non potevo cancellare il suo passato infelice con una parola. Sono passati 5 anni. Red ora è malato, ha l’insufficenza renale, non guarirà, purtroppo.Ma è sereno, è circondato da altri trovatelli che in questi anni sono entrati nella mia famiglia.Vanno tutti d’accordo, tutti sanno bene da dove vengono,
tutti ricordano. Sta avendo tutte le cure possibili per la sua malattia, lo aiuterò in ogni
modo, in ogni modo possibile, in ogni modo esistente, anche quando la sofferenza sarà inutile da sopportare.Lo aiuterò anche in quel dolorosissimo momento. Lui è una vita che viene prima delle mie emozioni, prima dei miei sentimenti, è una creatura che mi ha dato una gioia infinita in questi anni, che mi regalato milioni di sorrisi. E ci sarò sempre per lui, pensando a lui, al suo bene, alla sua serenità. Ho un solo dispiacere…non l’ho mai sentito miagolare, non può farlo, non può più farlo.Chi lo ha picchiato gli ha lasciato questo perenne ricordo, a cui non si è potuto porre rimedio. Però quando Red ci prova, quando Red apre la bocca senza emettere suono, io lo sento lo stesso, io lo capisco lo stesso…e gli voglio bene ancora di più… Questa è la storia di un gatto randagio. Un gatto randagio che doveva morire, nell’indifferenza del mondo. Ha deciso di fidarsi ancora, di fidarsi di me e mi ha fatto un regalo enorme, mi ha dato una gioia che non so spiegare a parole.
Riempirà i miei giorni spero per tanto tempo ancora, sarà ancora il mio principe rosso dagli occhi azzurri come il cielo, occhi in cui adesso io leggo tanta tranquillità.
Questa è la storia di un gatto, del mio gatto Red. Questa è la storia di un amore.

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26 Risposte a “RED, LA STORIA DI UN GATTO, UNA STORIA D’AMORE.”

  1. Complimenti. Di cuore.
    Leggere storie come la tua tocca sempre l’anima, al giorno d’oggi, in un mondo in cui ci si scanna e ci si azzanna senza alcun rispetto l’uno nei confronti dell’altro. Tu sei riuscita laddove molti falliscono: hai sfondato il muro dell’indifferenza, hai salvato una vagante infelicità dal suo inesorabile declino. Mi ha commossa soprattutto leggere “Lui mi aveva adottata”, perché è vero, i mici sono animali speciali, li definiscono egoisti e freddi senza capire che, quando un gatto sceglie il suo padrone, gli si dedica completamente ed incondizionatamente. Lo fa nell’ombra, silenziosamente, esattamente come hai fatto tu col tuo Red: hai vigilato su di lui senza invadere i suoi spazi, hai provato a salvarlo senza pretendere che lui facesse altro che star bene. E gli hai dato amore, una casa, la tua compagnia, la compagnia di altri gatti, in definitiva, gli hai donato ciò che tanti non avevano avuto il coraggio di dargli: la felicità.
    Mi dispiace tanto che il tuo micio ora stia male, ma sono sicura che se ne andrà in pace, aprendo forse per l’ultima volta il musetto ed esalando un muto, caldo “Grazie”.

    E grazie a te per aver condiviso questa storia, mi ha riempito il cuore di emozione e gli occhi di lacrime.
    Una gattofila.

    1. il mio shiro è morto il 2 aprile ,dopo 14 anni di vita vissuta assieme ,gli ho dato il biberon ,era come un figlio ,Dio sa quanto piango ancora , è terribile perdere chi si ama anche se un gatto , ho fatto di tutto x salvarlo , sembrava migliorare , la sera mi è stato vicino mi coccolava ,come se mi stesse salutando ..si è vero i suoi occhi mi sono sembrati traslucici e non volevo accettare la realtà , lo stavo curando ,stavo facendo l’impossibile .ma lui mi ha fatto capire ……………la mattina sono andata al lavoro , io stacco all’una dal lavoro e sono a casa x 1,30 ma quel giorno non potevo cèra lavoro , lui mi ha aspettato mia figlia si è accorta che si era buttato giù dal letto …poi l’agonia , il respiro affannoso ,……. mi ha apettato ed io non cèro , ora mi rimangono i ricordi ma non mi rimane aver salutato il mio bambino ,si il mio bambino era un gatto ma il mio bambino

  2. Inutile dire che da amante di queste adorabili creature quale sono, due lacrime mi sono scese mentre leggevo questa storia…
    Auguro a te e Red ancora tanto tempo insieme ma ti siano di consolazione, quando lui volerà sul Ponte, tutti i momenti belli che avete vissuto insieme, l’amore che vi siete dati a vicenda e la certezza che da quando ti ha scelta si è sentito sicuro, amato e protetto, lontano dalle cattiverie che certe persone (ma che tali non sono…) gli hanno inferto. Un bacio grande a entrambi.
    Anch’io sono la “mamma umana” di due trovatelli!

  3. Una storia meravigliosa e commovente che in modo meno drammatico ho vissuto con uno dei miei gatti, Alì, abbandonato piccolissimo in una busta di plastica. L’ho salvato e per lui sono diventata il solo punto di riferimento, non accettava che nessun altro gatto entrasse nella mia/sua casa o si avvicinasse a me, se cercavo di forzare la mano per fargli accettare un suo simile, non mangiava piu’ e andava in depressione. Tutto questo è durato per ben quattro anni, era lui e soltanto lui che mi poteva stare vicino, gli altri fuori e visto che ho la fortuna di abitare in campagna, questo è stato piu’ o meno possibile. Abbiamo condiviso dieci anni di vita insieme e soltanto cinque mesi fa, se ne andato silenziosamente. L’abbiamo trovato accovacciato come se dormisse nel giardino, non aveva niente, ne una ferita o qualcosa che mi facesse capire cosa sia successo. Molto probabilmente ha avuto un infarto o è morto semplicemente di vecchiaia, so soltanto che anche avendo altri gatti ai quali voglio molto bene, lui mi ha lasciato dentro un grande vuoto. I suoi occhi quasi umani guardavano fissi nei miei, non li scorderò mai.

  4. É la storia di amore la piú bella che ho visto. Ho lacrime agli occhi perché io amo i gatti ed immagino la felicitá di averlo curato, e che Red sia adesso un gattino pieno di amore. Bendizioni per te e per Red! Grazie per la tua storia!

  5. Non si può non piangere leggendo questa storia… Non riesco a dire altro se non un abbraccio a te e al tuo Red.

  6. Sto piangendo, è davvero una storia emozionante, siete grandi, sia tu che Red <3

  7. Ringrazio tutti per i commenti alla storia di Red e me.
    La pubblicai anni fa nel mio blog e da allora gira nei cuori di chi sa capire certi sentimenti.
    Red non è più con me da molti anni, è volato sul ponte nel 2006, ma la sua eredità è eterna, come eterno è il nostro Amore.
    La nostra storia è stata un abbraccio, uno di quelli per cui vale vivere la vita, un abbraccio puro, prezioso, un abbraccio infinito.
    Grazie.
    Cristina e Red

    1. Grazie a te Cristina e a Red per il vostro amore oggi siamo tutti un po migliori.

    2. Proprio nel 2006 si è presentato nel mio giardino un gatto rosso. Non era malandato, ma lo sarebbe diventato presto. Ho scoperto poi che era di un vicino che però non era mai in casa e che lo lasciava sempre fuori. Dopo un anno il vicino ha traslocato altrove e il gatto rosso, che aveva (e ha) nome Red, è venuto ad abitare con me e l’altro mio gatto. Forse è una metempsicosi….

  8. Grande storia d’amore, ho le lacrime agli occhi. Quanti ne vediamo anche noi nel nostro rifugio, arrivano con i segni delle angherie di uomini che non hanno il diritto di essere chiamati tali. Mici che arrivano in seguito abbandoni, non piu’ voluti da queste merde di persone che li abbandonano. Leggere queste belle storie ti fa piangere il cuore ma di gioia, auguri Red e grazie a chi ti ha accolto e ti sta dando molto amore.

  9. Ho sempre avuto cani, amo tutti gli animali però i gatti li tenevo quasi a distanza, poi una mattina nel mio parcheggio vedo un gatto bianco ,magrissimo tutto sporco. Non si avvicina e io neppure. Inizio a portargli da mangiare fino al giorno in cui mi segue fino alla porta di casa. Avendo un cane grande di 10 anni avevo paura del peggio e così non lo lascio entrare in giardino. Un giorno mi decido, lei (alla fine ho scoperto che si trattava di una gatta) si lascia prendere e così la porto dal mio amico vetrinario chiededongli di trovarle una famiglia. Lui mi dice di tenerlo dato che è un periodo che i gatti abbandonati sono molti di più di quelli adottati. Così inizia la mia avventura … Ormai sono due anni che Minu vive con noi. Anche lei ha una frattura calcificata, ha paura di tutti meno che della mia famiglia e adora il mio cane. Mi ha aperto un mondo nuovo e meraviglioso e per questo le sono grata.

  10. ciao, da quando sono nata ho sempre convissuto con i gatti, li ho amati da subito e tutt’oggi ho 2 gatti meravigliosi. la tua storia mi ha commosso, e’ simile alla mia solo che il mio gattone di nome biondo e’ morto ieri notte per una malattia ai reni che aveva da tempo. non ha sofferto, si e’ addormentato… il giorno prima provava ancora a dimostrarmi il suo amore con le fusa che si sentivano a malapena…con gli sguardi pieni di affetto e riconoscenza…quindi ti posso dire di goderti il tuo gatto fino in fondo…poi rimangono i ricordi, ti saluto con affetto.

  11. La stessa struggente storia che ho vissuto con la mia Luna, accolta con amore dal mio cane e da tutti noi in famiglia, ho avuto la fortuna di goderla ancora per tanti anni, è volta in cielo nel 2010 alla veneranda età di 18 anni, quando la trovai aveva circa 6 anni, rileggere la storia mi ha fatto rivivere la nostra di storia……!

  12. Che bella storia. Non tollero e mi fanno rabbia e schifo le violenze contro gli animali. Spero che chi ha fatto del male al tuo Red l’abbia pagata soffrendo di qualcosa di ancora peggiore, non c’è limite allo schifo, davvero. Sono felice che Red ti abbia adottata e che tu sia riuscita a donargli quella serenità che non ha mai trovato, che tu l’abbia aspettato e che insieme abbiate avuto giorni felici. Anche se il tuo micione è volato sul ponte dell’ arcobaleno sicuramente ti starà guardando ed è fiero di aver avuto una così brava mammina 🙂

  13. Il mio gatto si chiama Red, ha 2 anni, l’ho trovato che aveva solo 3 mesi, l’ho amato da subito,con quel suo pelo rosso e fitto,gli occhi gialli e la gioia di giocare con mio figlio ed una colletta dei panni..ho pianto quando è stato male, l’ho curato come curò mio figlio, rispetto il suo volere, anche se mi fa preoccupare, quando miagola davanti la porta per dirmi che lui in casa non vuole stare e vuol gironzolare, anche sotto la pioggia. Il Red del racconto ha dimostrato che gli animali sono infinitamente meglio delle persone..chi maltratta gli animali meriterebbe lo stesso identico trattamento!

  14. Questa storia mi ha fatto piangere. Sono circa 2 mesi che il mio gatto se ne è andato per sempre. Una miocardite lo ha consumato piano piano e poi era troppo tardi per curarlo. 8 anni, quasi 9 vissuti serenamente. E’ arrivato a casa che aveva meno di 30 giorni, abbandonato. Mia moglie lo ha allattato e di notte si svegliava ogni 3 ore per alimentarlo. I miei figli sono cresciuti con lui, ma lui era mio. Avevamo un rapporto speciale fatto di sguardi e carezze. Non parlava molto con me, ma gli sguardi erano la sua parola. Il primo ad accogliere sull’uscio di casa chi si presentava e voleva a tutti i costi essere salutato. Ogni mattina il rituale, sveglia, pappa, pulizia lettiera e poi bevuta dell’acqua dal rubinetto dalle mie mani dopo che mi ero lavato i denti. Il divano il suo regno pomeridiano e serale. Il letto matrimoniale il suo trono. Mi manca, mi manca tanto, mi dico sempre che sono pronto a prenderne un’altro di trovatello, ma poi il pensiero di poter provare un’altro dolore così grande mi fa desistere. E’ stato i mio primo gatto domestico ho tanta paura che resterà l’unico.

  15. ..non avevo la prima parte della storia…ho letto per casa la seconda e ora l’inizio di tutta questa commovente vicenda…sto piangendo come se fosse mancato un mio peloso… anche io ho un gatto e un cane che adoro, e dopo aver dovuto dire addio ad altri due cani e un gatto, capisco perfettamente il tuo dolore per aver perso questo amico così speciale… lui sarà sul Ponte ora.. finalmente non soffrirà più…coraggio…

  16. SN COMMOSSA …CHE BELLA STORIA… SOMIGLIA MOLTO ALLA STORIA DEL MIO GUERRIERO, UN GATTINO RANDAGIO UGUALMENTE PRESSO DALLE BRACCIA DELLA MORTE, ANCHE LUI ROSSO E CON DUE MERAVIGLIOSI OCCHI VERDI SMERALDO…

  17. lo scorso anno mi ò morto gedeone un gatto che aveva una storia simile era arrivato qui dalla strada era un mucchio di pelo attorciggliato , diffidente piano piano lo fatto entrare in taverna li dormiva al caldo sul divano e quando andavo nell’uffixcio lui mi montava sulla scrivania per starmi vicino era diventato un compagno di lavoro in estate quando stavamo in giardino lui mi si metteva in collo per farsi coccolare per lui sono stati tre anni felici penso di avergli dato quell’amore che gli mancava e che aveva sempre cercato e morto aveva un tumore in bocca e non gli si poteva fare nulla quando non poteva piu lavarsi da solo gli afcevamo il bagno e lui stava buono e quando lo asciugavamo con il phon faceva le fusa aveva circa 12 anni ma non dimentichero il suo sguardo quando moriva sembrava mi volesse parlare .
    In casa abbiamo altri 7 gatti ma l’amore che dava gedeone era unico. Riposa in pace gedeone compagno di lavoro .

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