Che cos’è la FIV e Cosa fare per far vivere meglio un gatto FIV positivo.

Che cos’è la FIV?
La FIV o Immunodeficienza Felina è una malattia causata da un Lentivirus, facente parte della famiglia dei Retrovirus (a cui appartiene anche il virus della FeLV). Colpisce i gatti e provoca una sindrome da immunodeficienza acquisita, anemia, diminuzione dei globuli bianchi del sangue e predispone ad una serie di patologie virali e batteriche secondarie.
Sintomi clinici. I primi sintomi possono manifestarsi con aumento generalizzato dei linfonodi, debolezza, calo di peso e anemia. Si instaurano secondariamente alle turbe al sistema immunitario, patologie a carico di diversi apparati: stomatiti, scolo oculo-nasale, polmoniti, bronchiti, otiti esterne, dermatiti e ascessi persistenti. Si possono, inoltre, instaurare anche infezioni aspecifiche opportuniste (virus, batteri, funghi, clamidie, rickettsie, protozoi, parassiti).Quali gatti sono a rischio? ? Sono maggiormente a rischio i soggetti che vivono in gruppi numerosi, che si trovano in gattili e colonie, i gatti randagi e quelli che hanno la possibilità di uscire di casa. Mentre i gatti d’affezione che vivono da soli in casa, i gatti custoditi in gattili ben controllati e i soggetti che risiedono in allevamenti hanno scarse probabilità di contrarre l’infezione.

Chi colpisce la FIV? Il virus colpisce i gatti di tutte le età (dai 2 mesi ai 18 anni), la maggior parte dei soggetti con malattia manifesta ha un’età superiore ai 6 anni (esiste un ampio periodo di latenza tra infezione e manifestazione della malattia). I gatti che vivono all’aperto e i randagi vengono infettati più facilmente. L’incidenza non sembra decrescere con l’età (a differenza di FeLV). Come si diffonde la FIV? Si diffonde attraverso la trasmissione naturale tra maschi interi combattivi per ferite da morso con saliva infetta (è sufficiente un morso!). I gatti con la malattia manifesta eliminano più virus rispetti a quelli infetti ma clinicamente sani. La trasmissione in utero o attraverso la lattazione è rara, se la madre si infetta durante la gravidanza è maggiormente possibile la trasmissione madre-figlio.
Questo virus vive a lungo nell’ambiente esterno? Assolutamente No! Il virus vive in genere dalle poche ore a un paio di giorni ed è ucciso dai comuni disinfettanti, specie se associati ad acqua calda. Un gatto che ha contatti con un soggetto FIV, contrarrà sicuramente l’infezione? La trasmissione del virus, attraverso l’intimo contatto che si instaura durante la coabitazione di due o più soggetti, è improbabile ma non impossibile.Una persona si può infettare con il virus della FIV? Assolutamente NO! Al momento non esistono prove
di una trasmissione del virus dall’animale all’uomo.

Test per FIV. La diagnosi di Immunodeficienza felina può essere effettuata presso il proprio medico veterinario di fiducia attraverso un prelievo di sangue e l’esecuzione di un test di laboratorio in grado di evidenziare la presenza di anticorpi anti-FIV.Il test diagnostico disponibile in clinica è di facile esecuzione, veloce e accurato.I soggetti da testare devono avere almeno 6 mesi di vita, perché prima di questo periodo i gattini godono
dell’immunità materna.Nel caso in cui il test ambulatoriale dia un risultato dubbio, i campioni di sangue possono essere spediti in laboratori specializzati per essere sottoposto a indagini più approfondite.

Test per FIV positivo – Il risultato del test sarà positivo nei soggetti che manifestano infezione persistente e può, inoltre, risultare positivo in soggetti troppo giovani per interferenza con gli anticorpi materni.

Test per FIV negativo –  Il risultato del test sarà negativo in assenza di infezione e in soggetti infettati ma non ancora sieroconvertiti (in questo caso sarà utile ritestare a distanza di 8 settimane)

Un gatto FIV positivo può essere curato? – Purtroppo no, ma ci sono delle sostanze e degli accorgimenti che permettono di migliorare la qualità e la quantità della vita.

Cosa fare per far vivere meglio un gatto FIV positivo.

• buona nutrizione
• evitare gli stress
• fare controlli routinari per parassiti e malattie secondarie
• trattare le eventuali altre malattie in modo rapido e aggressivo
• prendere in considerazione la somministrazione di immunomodulatori (es. Interferone) e agenti
antivirali
• tenere il gatto in casa
• mantenere una buona igiene dentale
• evitare il contatto con gatti malati
• controllare le pulci
• evitare la “caccia”.

Prevenzione. Una terapia specifica non esiste e nemmeno un vaccino per la prevenzione. Per evitare che il gatto si infetti è necessario che non venga a contatto con soggetti potenzialmente infetti (maschi interi 996973_608483249187542_1856489134_nrandagi o girovaghi).