Mezze stagioni e partenze autunnali

“Ah ma sto giro è diverso…Stavolta mi organizzo per tempo, mi responsabilizzo!Per sabato sarà tutto pronto!!!” 

[cit. La mia metà matura e ordinata]

Siamo a giovedì pomeriggio e non è pronto un bel niente.

La valigia è aperta, sul letto, da circa sei giorni. Come ho fatto a dormire la notte? Semplice, l’ho buttata a terra aperta per poi rimetterla sul letto al pomeriggio del giorno dopo.
Sono anche tre giorni che mi sveglio al mattino tardi, in preda ad un sinistro dolore che sul subito mi faceva presagire a un’influenza intestinale. Fitte allo stomaco ogni volta che cambiavo posizione, dolore ai fianchi, ai reni, ansia notturna con occhi sbarrati sul soffitto. Così. No, non è l’ansia del viaggio, non è perchè ho guardato “indagini ad alta quota”, non è perchè ho seguito uno special sull’11 settembre. Ecco.. Forse poteva essere il latte di mandorla che sapeva di qualcosa che non era certo latte di mandorla.
Ma comunque.
Siamo a giovedì, dicevo, e la valigia è pronta per metà. Senza essere sicura di aver messo le cose giuste, perchè se si tratta di andare in un posto caldo è un conto, quando invece si va in autunno in un posto in cui non fa caldissimo nemmeno d’estate… le cose si complicano; siccome poi io percepisco le temperature esterne come le percepiscono gli anziani (in pratica ho sempre freddo), finisco con il riempire la valigia di tutto.

Mentre poi rovistavo nell’armadio alla ricerca di qualcosa di autunnale mi sono resa conto che c’era un secondo problema: il cambio stagionale (a cui dedicherò un post a parte).

Ora, se si passasse dal caldo al freddo senza le mezze-stagioni (che la saggezza popolare vede ormai tramontate, ma in realtà no, sopravvivono anche se per poche settimane all’anno) io sarei felice. Ritiro le canotte e tiro fuori i maglioni. Finita li.
Invece no: tieni qualche maglietta corta che se esce il sole al pomeriggio scogni ancora; la sera fa freschino, metti la giacca, magari una sciarpetta (per me il mal di gola come fastidio è secondo solo all’influenza intestinale), poi magari ritorna un po’ di caldo e con la giacca sudi, ma con la maglietta corta fa freddo, allora ti rendi conto che una maglietta a maniche lunghe sarebbe stata l’ideale ma.. non ce l’hai dietro. Nel mio caso poi, le suddette non le compro mai, piuttosto prendo il vestitino, i pantaloni o le scarpe. Sarà dal liceo che non esco da un negozio con una pratica e sportiva maglietta a manica lunga di cotone.. vai a sapere perchè.

E bon, questo è quanto. Avrei avuto altre mille cose di cui scrivere, corredate di belle foto… ma lo farò, si, prometto che dopo aver stirato le tre lavatrici (bianchi, neri e colorati), scolato le foglie di sedano per il pesto di stasera, preparato il necessaire del gatto, controllato e chiuso la valigia e dato una pulita generica alla casa.. lo farò.
Il che vorrà dire che passeranno minimo tre settimane.
Ma ce la farò.

Anche perchè.. molte novità sono in arrivo! Posso mica farmi cogliere impreparata, no??

Pubblicato da Little Cinderella

Nata nel "recente" 1984, sono appassionata di tutto ciò che è creativo e che permetta di giustificare la mia scarsa propensione all'ordine.