Le telefonate inutili

Immaginatevi un’anonima domenica pomeriggio con pioggia e vento autunnale. Immaginatevi il torpore di questa situazione, pensate a quanto ci si appisola volentieri sul divano con la copertina, il marito che ti abbraccia e tu che abbracci il micio. 
Immaginatevi il particolare rilassamento dovuto al rinvio del concerto causa mal tempo. Immaginatevi la mancanza di voglia nel rispondere al telefono che squilla.


Poi quel rumore fastidioso, digitale, finto, che interrompe il dormiveglia: la suoneria del cellulare anni ’00 di Robi.

Driiiin… Driiiiiin…

Micio alza le orecchie e scappa. Bene, mi sono appena giocata lo scaldottino ecologico.
Marito, che ha il super potere di sopportare qualsiasi rumore molesto anche solo durante il sonno leggero, si gira sull’altro fianco, piantandomi il gomito in faccia.
-Non rispondi?-. Domando. Dato che ormai ho ricevuto una gomitata e non ho più la mia posizione comoda sul divano, tanto vale svegliarsi e rispondere.
-Uf, dopo vado a vedere-. 
-Ma metti che sia importante…-.
-Ma va, ma di domenica non è importante-.

Parte il mio sermone sul fatto che dall’altra parte ci possa essere sia un rompicoglioni che una persona bisognosa d’aiuto, specie perché dall’altro capo della cornetta ci sono stata spesso io, a prendermi il due di picche. Robi sorvola, è già tanto che il suo cellulare non sia perso per i meandri più reconditi della casa, col silenzioso.


Parte la suoneria di Silent Man. è il mio. Non ho voglia di alzarmi ma sospetto che a sto punti sia qualche familiare.


-Mfffffff, ma lascia stare…-. Mi dice mio marito. Effettivamente me lo direi anche io. Nel mentre il cell si zittisce.


Riprende quasi subito a suonare, facendomi venire un colpo. Ora devo andare, metti che abbiano bisogno.. Mi alzo, guardo chi è e decido di dare ragione a mio marito. Tale persona può anche attendere, faccio un pisolo e poi lo richiamo io.


Ci riaddormentiamo tutti e tre. Come passo dal dormiveglia al sonno sento la suoneria dell’altro mio telefono, che è fastidiosa quanto un martello pneumatico (presente le polifoniche dance? ecco…). Oltretutto  vibra anche come un martello pneumatico e “viaggia per il tavolo” fino a fermarsi sul bordo del tavolo. Scatta la lotta tra il mio sonno e la preoccupazione.


“ten ten teeeen ten ten, ten ten teeen ten ten ten teeeeeen..”


Di nuovo! Ok, va bene, avranno veramente bisogno. Cerco di uscire dalla presa di mio marito, sposto con delicatezza il gatto che ovviamente si sveglia e si avviluppa al mio braccio con gli artigli pensando di giocare, con un gomito mi rialzo, colpisco mio marito, chiedo scusa, il gatto si infila sotto ai piedi,  cerco di non cadere e prendo al volo il telefono che sta per volare dal tavolo.


-5 chiamate perse! Cavolo ma allora deve avere proprio bisogno-. Esclamo. Mio marito allora prende il telefono e richiama.

Robi: -Pronto? Ciao, avevate bisogno?-.

Mongoloide: -Stai lavorando?-.

Robi: -No, no.. dimmi!-.

Mongoloide: -Dovresti farmi un piacere… avevo visto una Barbie su E-bay, mi sta scadendo l’asta e mio marito non sa come fare a prendermela perchè col computer non riesce a cliccare…-.



La mongoloide è la moglie del proprietario del numero.. capito? 5 chiamate perse, di cui due fatte oltretutto con l’anonimo (nella speranza che preoccupata/incuriosita rispondessi subito???)… e tutte e 5 di fila… per cosa??? per una BArbie del caxxo, hai più di 30 anni, ma datti fuoco o trovati un’HOBBY più costruttivo.. e risparmia sti cazzo di soldi che poi ti lamenti che nn ne haiiiiii!!!!!



Pubblicato da Little Cinderella

Nata nel "recente" 1984, sono appassionata di tutto ciò che è creativo e che permetta di giustificare la mia scarsa propensione all'ordine.