In attesa di non so cosa.

Ho capito che forse non ci sarebbero state tante possibilità quando ancora stavi bene: era autunno, son passata a trovarti credo dopo essere tornata dal Canada, tu mi hai aperto la porta, hai fatto il tuo sorriso del “sono proprio contenta che tu sia passata” e mi hai abbracciata forte.

Forte che sembrava avessi paura che scappassi.

Me ne sono accorta li, che qualcosa non andava. Dicono che in prossimità della morte ci venga una specie di sesto senso, che spinge a chiudere i debiti e a fare discorsi di commiato, pur senza accorgercene; credo sia vero, perché visita dopo visita il tuo sorriso si riempiva di gratitudine, come se quella potesse essere l’ultima nostra chiaccherata.

Mi manchi, mi mancano i giri nell’orto per “prendere giusto due cose” che poi diventavano due sacchetti strapieni che a malapena riuscivo a caricare sulla bici. Mi manca anche il sentire per l’ennesima volta una storia o un pettegolezzo, ripeterti che fine ha fatto tizio o con chi si è sposata tizia. Mi mancano talmente tante cose che, a distanza di mesi, non riesco ancora a buttare nero su bianco tutto quello che ho provato e non riesco ancora a spurgare con le lacrime..

è ancora tutto bloccato li, in attesa di non so cosa.

Una cosa è certa: ti voglio bene come se ci fossi ancora.

Pubblicato da Little Cinderella

Nata nel "recente" 1984, sono appassionata di tutto ciò che è creativo e che permetta di giustificare la mia scarsa propensione all'ordine.

Una risposta a “In attesa di non so cosa.”

I commenti sono chiusi.