Cattivi pensieri

Ci sono momenti in cui uno deve alzarsi dalla sedia ed andare a correre.
Fuori fa freddo, cala persino la nebbia ed io non ho la tenuta adatta per fare della corsa. Ho la tuta (ancora larga) che avevo in terza media. Non è per niente fashion, oltretutto passa l’aria attraverso il tessuto. Ho freddo, vorrei tornare a casa… ma se ritornassi indietro non avrei spazio per correre e per lasciare tutti i cattivi pensieri lungo la pista pedonale.
Ci sono questi momenti, ed io li odio veramente tanto, che probabilmente coincidono con la fase premestruale e mi debilitano psicologicamente e fisicamente. Cerco di non farci caso fino a quando, come capita di notte con la pipì, ti vedi costretta ad alzarti e liberarti.
Ed io mi devo muovere e andare a correre.
Lo so che col passo che prendo inizialmente non ce la farò mai ad arrivare a dieci minuti. Infatti poco dopo ho il fiatone, sento bruciare la trachea, ma i muscoli delle gambe pompano e vogliono muoversi noncurante dell’acido lattico..
Un passo e via quella storiaccia del “non sono abbastanza brava”.
Un altro passo e via quel “ma perchè mi tratta come l’ultima merda?”
Ancora uno: “ma come fa a tirarsela così tanto senza strapparsela?”
Ancora: “ma chi cazzo si crede di essere?”
“Perchè ho sempre fame?”
“Perchè le donne che detesti restano più magre di te nonostante due gravidanze?”
“Perchè un giorno ti senti pronta per diventare madre e il giorno dopo scacci il pensiero quasi fosse assurdo?”
“Mi odio…”
“La odio…”
“Se esistesse la giustizia divina…”
E via, un passo dopo l’altro, li perdo per strada. Poi tocca a quelli più dolorosi.
“Mi manca…”
“Perchè il tempo vola via così?”
“Voglio tornare indietro e rifare…”.
Poi le gambe non ce la fanno, si arrestano velocemente.. faccio finta di fare defaticamento tentando un passo lesto e disinvolto, ma anche l’ultimo pirla che ha iniziato a correre si accorgerebbe che faccio finta. Cammino e mi volto indietro, verso la strada che ho corso; per terra mi sembra quasi di scorgere i miei cattivi pensieri, come cadaverini di mosche.. evviva, penso.
Almeno per un po’ me li sono scrollati di dosso.

Pubblicato da Little Cinderella

Nata nel "recente" 1984, sono appassionata di tutto ciò che è creativo e che permetta di giustificare la mia scarsa propensione all'ordine.