Ho provato e riprovato durante le varie pausa-cibo-bisogni a scrivere un post. Non è per niente facile.
Anzitutto quando sei in posti tipo il Banff Natonal Park e passi poi per Yoho NP, la Icefield Hgw e infine prosegui per Jasper, è difficile anche solo andare avanti.
Siamo in un periodo di fermento: gli orsi si stanno rimpinzando (simpatico il cartello che ti avvisa “oh, it’a raspberrie time, be carefull” ovvero: è periodo di bacche che tanto piacciono a orsi bruni e grizzly, potresti quindi arrischiare un incontro ravvicinato!), i Wapiti (erbivori, ma non pensiate che quelle corna siano li per bella figura) sono in amore e quindi irascibili.. E l’autunno sta cambiando il colore a montagne e colline. Insomma, tra animali, vallate, strade panoramiche, laghi azzurri e colline dorate ogni due per tre siam li che quasi inchiodiamo, scendiamo, facciamo foto e poi ripartiamo. Mediamente una volta ogni trecento metri, nel caso della Icefield Hgw.
Vero che fa freschetto (io sono felice con la mia giacca a vento al mattino) ma di sicuro abbiamo scelto un bel periodo, con pochi turisti (quasi tutti giapponesi che sembrano usciti dalle selezioni per Takeshi’s Castle) e una palette di colori meravigliosa: verde, giallo e arancio per gli alberi, turchese per i torrenti e i laghi e blu per il cielo (quando non ci don nuvole tra le palle). Dimenticavo: bianco per i ghiacciai che sopravvivono all’innalzamento delle temperature.
Spero di non fare la pigra e di mettermi con più calma in seguito a fare dei riassunti più dettagliati. Ma come dicevo prima, il tempo è tiranno e anche solo abbassare gli occhi sugli appunti di viaggio vuol dire perdersi qualcosa; quando poi raggiungo un letto.. mi rimangono due minuti di autonomia, necessari per levarmi le calze dai piedi, dare un bacio a mio marito e spegnere la luce (stasera è già un miracolo: sono le 9.55 pm e sto stoicamente tenendo gli occhi aperti per terminare il post).
Vi lascio un piccolo assaggio di quel che i miei occhi han visto in questi giorni.
See you!
rosicando ti stimo.
Beata te.
Ih ih, grazie 🙂