Arredamento fai-da-me

Sotto gli occhi circospetti dei miei vicini di sinistra (in senso geografico, non politico!) ho iniziato il prossimo disastro casalingo.
Avete presente quando avete per una volta tanto chiara l’idea di che mobiletto volete per la cucina, persino le dimensioni e il colore? Bene, io, che è già tanto se mi segno le dimensioni quando cerco mobilia, mi son trovata all’Ikea in piena crisi:
per una volta che sapevo cosa volevo, non c’era.
“Ikea, mi hai profondamente delusa!” Ho pensato aggirandomi sagrinata nella zona mercato dell’ikea di San Giuliano, con un’aria così triste da sembrare il remake della piccola fiammiferaia; ogni volta che i miei occhi vedevano qualcosa che potesse andar bene si presentava sempre un problema: il colore del top, il colore del mobile, la lunghezza, la larghezza o il prezzo. Infine, ultima illusione frantumatasi in mille pezzi: carrellino con cassetto, posto per bottiglia di vino, top del colore quasi esatto… ma legno completamente fuori luogo.
-Beh, ma per una decina di euro ci si prende quei bei colori che non hanno né bisogno della carteggiata, né del primer.. due spennellate e via, tinta unita che va bene su tutto!-.
Poi leggo.
60 e rotti euro. Col cavolo che ci metto le mani sopra. Per quella cifra Ikea mi dovrebbe dare il mobile ideale, che devo più solo far montare da mio marito.
Sono seguite sbuffate, mugugni e tentativi di ripigliarmi con un delizioso aperitivo svedese. Malriuscito.
Poi il destino è intervenuto facendomi girare in un angolo in cui c’erano ultimi residui scontati; tra vasi invenduti, sgabelli e altri pezzi d’arredamento opinabili è comparsa la scatola in offerta a una ventina d’euro di una scialba libreria (dal nome sfigatissimo).. che, colore a parte, era delle dimensioni perfette per l’ultimo lato libero di cucina.
-Ok, per venti euro lo ridipingo-.

Inutile dire che quella scatola ha poltrito in entrata per circa due mesi, facendomi sentire in colpa ogni volta che ci passavo davanti. Infine ho recuperato un po’ di pazienza (non tanto con la meditazione Zen, quanto a forza di vedere gente che mi mostrava meravigliosi mobiletti della nonna restaurati nel tempo libero, scatenando in me un forte senso di competitività), rispolverato l’amore per il reparto “hobby e creatività” del Leroy Merlin ed oggi sono partita da casa con un brevissimo elenco di cose da comprare.. trasformatosi poi in lungo poichè in quei quattro o cinque anni di pausa-creativa-che-ho-roba-più-urgente-da-sbrigare erano spuntate nuove marche di prodotti per le amanti dell’hobbistica e circa una ventina di nuove tecniche decorative. Per la serie: non annoiamoci solo col decoupage!
Al momento sto aspettando l’asciugatura del colore di fondo.
Seguiranno aggiornamenti!

Pubblicato da Little Cinderella

Nata nel "recente" 1984, sono appassionata di tutto ciò che è creativo e che permetta di giustificare la mia scarsa propensione all'ordine.