La memoria dei traumi mantenuta dal cibo

Nella proiezione psicosomatica, l’intolleranza al cibo procura un malessere che non dipende assolutamente dal funzionamento del canale digerente, ma di qualsiasi altra parte del corpo: le articolazioni, i polmoni e il cuore. Perchè un alimento può diventare una droga che procura un’alterazione, e per mezzo della psiche, concepire una vera e propria malattia? La risposta è: in passato, lo stesso alimento era vivo nel paziente in una specifica situazione di stress ed aveva compromesso la sua psiche, rimanendo in memoria. L’alimento è ben ricordato dal paziente a tal punto che quando lo mangia anche in piccole dosi, il suo organismo seguiterà a stressarlo e lo sensibilizzerà con alterazioni e vari fastidi, gravando questa o quella parte del corpo interessata.