C’era una volta…..Emozioni profonde

Lo psicoanalista Carl Gustav Jung sosteneva che le fiabe sono il linguaggio più puro dei sviluppi dell’inconscio collettivo, dal momento che raffigurano metaforicamente i contenuti psichici visualizzando, per mezzo dei simboli, temi e modelli comunemente condivisi (archetipi-originali) figure immaginarie di pura fantasia. Pensandoci bene, i racconti di fantasia, di avventura e di prodigi (magie), ricorrono in ogni cultura e danno manifestazione a bisogni, paure, emozioni e profondi desideri comuni all’animo umano. La fiaba è un racconto di fantasia e romanticismo dedicata ai bambini. Dal punto di vista psicologico, la fiaba ha un’immenso valore, infatti chi le legge o le ascolta, ritrova se stesso nelle storie che narrano le sofferenze, i conflitti, gli incanti, in mondi lontani e indefiniti. I movimenti e le difficoltà dell’anima raccontati nelle fiabe sono gli stessi che ognuno di noi vive nel proprio inconscio nella vita quotidiana, anche se ci si trova in un’altra realtà. Per mezzo di un racconto fiabesco ci si può riconoscere con l’emozione, con i desideri e bisogni dell’uno o dell’altro personaggio, confrontandoci anche con le figure nemiche, con situazioni o sentimenti vietati che nel mondo delle fiabe, trovano sempre il lieto fine ma che nella realtà, molto spesso non accade.