Recensione: “The Treatment” Suzanne Young

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Genere: Distopico

Prezzo: € 14,90

Casa Editrice: De Agostini (che ringrazio per la copia)

Duologia The Program:
1. The Program, 2015 [RECENSIONE]
2. The Treatment, 2016
2.5 The Recovery, 2016 (solo ebook)

Trama:
Sono passate settimane da quando Sloane è stata dimessa dal Programma, il progetto sperimentale che obbliga gli adolescenti a rischio di depressione alla rimozione dei ricordi, eppure è ancora sotto stretta osservazione. onostante abbia dimenticato intere parti del suo passato, il cuore l’ha spinta di nuovo tra le braccia di James, il ragazzo che ha sempre amato. In questo modo, però, ha scoperchiato una scatola che avrebbe dovuto rimanere sigillata, mettendo in pericolo la validità stessa della terapia a cui entrambi sono stati sottoposti. Ma il Programma non può permettersi di fallire e dà il via a una caccia serrata. In fuga dagli stessi uomini che li hanno internati, Sloane e James non possono fare altro che unirsi a un gruppo di ribelli che vuole scardinare l’impalcatura di segreti e bugie su cui si fonda il Programma. Riuscirci, però, è tutt’altro che semplice. Soprattutto perché l’unico indizio a disposizione è la pillola arancione che Michael Realm – il solo amico che Sloane aveva nel Programma – le ha lasciato prima di scomparire nel nulla. L’antidoto in grado di ripristinare i ricordi persi. La Cura su cui tutti vorrebbero mettere le mani.

Recensione:
Dopo un anno di attesa finalmente è stato pubblicato il sequel di The Program, con cui si conclude una duologia secondo me estremamente originale e con temi molto particolari.
Devo ammettere che il secondo libro non è stato all’altezza del primo, meno originale e con meno dettagli distopici ma l’ho apprezzato ugualmente e inoltre è stato un piacere ritrovare i personaggi a cui mi ero affezionata molto.
La storia riprende dove si era concluso il primo libro e i primi capitoli sono stati subito molto interessanti, devo ammettere che ho apprezzato le svolte dei rapporti amorosi e l’emergere di questo triangolo così importante. Ma nel mio cuore ci sono sempre stati solo Sloane e James. Anzi il mio preferito è stato proprio James che ha un carattere perfetto: è intraprendente, simpatico, coraggioso ma anche estremamente dolce.
Sloane è cambiata molto adesso che non ha i suoi ricordi, non è la protagonista che abbiamo conosciuto nel primo, ma nonostante ciò rimane comunque un personaggio apprezzabile e per cui si desidera un lieto fine.
Invece, per quanto riguardo le novità della storia, la scoperta della Cura contro il Programma mi è sembrata una scelta davvero semplice e banale ma i colpi di scena finali sono stati molto interessanti.
Nonostante questo secondo capitolo in più, non riesco ancora ad apprezzare pienamente Realm, per questo motivo vorrei leggere anche il racconto The Recovery con il suo punto di vista. È un personaggio troppo complesso per potersi accontentare del punto di vista di Sloane per poterlo interpretare.
Inoltre, le scoperte sul suo conto e sui suoi ricordi sono state molto interessanti e cambiano decisamente il giudizio su sue scelte del passato e del primo romanzo.
Per quanto riguarda lo stile della scrittrice, anche in questo romanzo è stato impeccabile e l’ho divorato in pochissimi giorni. L’idea alla base di questi libri è affascinante, seria e da non sottovalutare.
Quindi desidero consigliare a tutti questo romanzo, non solo agli amanti dei distopici ma anche a chi cerca in un libro la tematica della depressione vissuta in un modo completamente diverso da quello che ci si aspetterebbe.

Citazione Preferita:
“Ciò che importa davvero è il momento presente. Non i ricordi. Il presente.”

Voto: 10/10

RECENSIONE THE PROGRAM


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