Recensione: L’estraneo di Ursula Poznanski e Arno Strobel

Genere: Thriller psicologico

Prezzo: € 14,00

Casa Editrice: Giunti

Trama:
Immagina di essere sola in casa, avvolta in un accappatoio, mentre ti asciughi i capelli dopo un bagno caldo. Improvvisamente senti un rumore al piano di sotto, uno strano tintinnio, poi un cassetto che si apre e si richiude. Scendi le scale, ti avvicini alla porta della cucina e d’un tratto ti trovi davanti uno sconosciuto: occhi azzurri, capelli scuri, spalle larghe. Sei paralizzata dalla paura, inizi a gridare. Ma lui non scappa. E, cosa ancora più inquietante, ti chiama per nome, sostiene di essere il tuo fidanzato e non capisce come tu possa non riconoscerlo. Tu però sei certa di non averlo mai visto prima, afferri un fermacarte e glielo scagli contro. Chi è quell’uomo? Perché dice di conoscerti? Stai forse diventando pazza? Immagina di tornare a casa una sera e scoprire che la tua fidanzata non ti riconosce più. Comincia a gridare, è convinta che tu sia un ladro o un maniaco, ti scaglia addosso un fermacarte e corre a rinchiudersi in camera. Non riesci a capire, inizi a guardarti intorno e all’improvviso realizzi un fatto agghiacciante: le tue cose non ci sono più. Le tue giacche, che stamattina erano appese nel guardaroba, sono sparite. Non c’è più niente di tuo in quella casa. Stai forse diventando pazzo? Siete entrambi intrappolati in un incubo. E l’unico modo per uscirne è provare a fidarsi l’uno dell’altra…


Recensione:
Ho iniziato questo romanzo con grandi aspettative, la trama mi ha affascinata sin dalla prima lettura e in passato ho letto un altro romanzo della stessa scrittrice. Però, questo nuovo libro non mi ha conquistata, è iniziato molto bene ma nella seconda metà ci sono state delle svolte che non ho apprezzato.
Iniziando dai personaggi, ho apprezzato molto la coppia protagonista, in particolare Erik. Mi è piaciuto il modo in cui ha reagito alla perdita della memoria della sua ragazza, ha mostrato lucidità e sin dall’inizio ha mantenuto fede al suo amore per lei; è riuscito a superare anche i momenti più difficili dimostrando come anche un thriller possa offrire spunti estremamente romantici.
Invece, Joanna, è un personaggio un po’ ambiguo, fino alla fine non mi sono fidata di lei e non mi quadravano alcuni dettagli sul suo passato e presente.
Leggendo il romanzo ho potuto constatare che non si tratta solo di un thriller, ci sono delle sfumature romantiche molto dettagliate e ho apprezzato molto che i protagonisti fossero una coppia. Inoltre, una delle note migliori del libro è la psicologia, nella prima metà del romanzo domina la psicologia dei personaggi, analizzare gli eventi è stato estremamente divertente e interessante. Si vede come gli autori siano stati capacissimi di creare un thriller incentrato quasi esclusivamente sulla psicologia.
Purtroppo, però, ciò non accade nella seconda metà del romanzo: qui la psicologia viene sostituita da un altro argomento che non spiegherò per evitare inutili spoiler. Però, è stata una svolta che non ho apprezzato e che ha un po’ rovinato il mio entusiasmo per il libro.
Nonostante questo grave difetto, la curiosità ha avuto il sopravvento e ho divorato il romanzo per scoprire quale fosse la verità. Nonostante il cambiamento del fulcro della storia, i vuoti di memoria di Joanna restano un dettaglio fondamentale nell’intreccio e fino alla fine il mistero è stato gestito molto bene. Ho anche notato con piacere che la soluzione è stata tutt’altro che ovvia, quindi mi ha piacevolmente sorpresa.
In conclusione è stata una lettura interessante e probabilmente molti lettori apprezzeranno anche i dettagli che non mi hanno convinta. Quindi desidero consigliare il romanzo a tutti gli amanti dei thriller psicologici.

Citazione Preferita:
“Non sapevo che la paura avesse così tante sfumature.”

Voto: 7/10

Commenta con Facebook!

commenti

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.