Recensione: Le vite parallele di Antonio Fusco

Le vite parallele di Antonio Fusco

Genere: Noir

Prezzo: € 15,00

Casa editrice: Giunti (che ringrazio per la copia)

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Trama:
Mentre sulla cittadina toscana di Valdenza si addensa una coltre di nubi cariche di neve, il commissario Casabona, di passaggio in questura per sistemare le ultime cose, ha un unico pensiero: tornare quanto prima in ospedale a fianco della moglie Francesca, le cui condizioni di salute lo hanno spinto a chiedere un incarico meno impegnativo. Ma la sua determinazione sta per essere spazzata via da un caso che ha sconvolto i suoi uomini e l’intera provincia: una bambina di tre anni letteralmente svanita nel nulla; una madre in lacrime che, entrando nella cameretta dove l’ha lasciata la sera prima, trova il letto vuoto. Quando l’ispettore Proietti gli mostra la foto di Martina, con il suo caschetto biondo e lo sguardo limpido e fiducioso, Casabona riesce a stento a conservare la sua fermezza. Può davvero sottrarsi al grido di aiuto di quegli occhi e lasciare la sua squadra senza una guida? Ben presto i sospetti si concentrano su un balordo cocainomane da cui la madre ha ricevuto esplicite minacce, e con il quale intratteneva rapporti piuttosto torbidi. Una soluzione servita su un piatto d’argento, eppure qualcosa non quadra, e Casabona sente per istinto che la madre non è l’unica fra le persone vicine a Martina ad avere dei segreti. È il momento di prendere in pugno l’indagine e scavare molto più a fondo. Una ricerca che trascinerà Casabona in un mondo popolato di maschere e vite parallele, abilmente nascoste dalla facciata della pubblica virtù… Che cosa è successo alla piccola Martina? Qualcuno l’ha portata via, oppure è uscita da sola per poi smarrirsi nei boschi? E soprattutto: ha ancora senso, dopo tanti giorni, aggrapparsi alla speranza di ritrovarla viva?

Recensione:
Dopo parecchio tempo finalmente ho letto un nuovo libro di un autore italiano che ammiro parecchio. Si tratta di Antonio Fusco e in particolare del nuovo romanzo con il Commissario Casabona. Ma questo libro è diverso dai precedenti, qui vediamo un commissario che cerca di lasciarsi alle spalle la sua vita di prima, ma non si può mai chiudere una porta così importante nella propria vita.
Se dovessi dire quale libro di Fusco mi sia piaciuto di più, non saprei scegliere perché ogni libro offre qualcosa che lo rende diverso dagli altri e allo stesso tempo estremamente speciale. E al contrario di molte serie che iniziano bene e finiscono in modo appena discreto, le vicende di Casabona continuano a essere intriganti e affascinanti. Ed è un piacere avere storie così affascinanti e completamente made in Italy!
Inoltre, i libri di questa serie hanno una grande dote in comune: è impossibile staccarsene e un capitolo tira l’altro finché non ti ritrovi con il volume terminato in breve tempo.
Una nota speciale sul topos della storia lo meritano i dettagli che rendono la storia incredibilmente vicina ai veri fatti di cronaca nera: lo scrittore ci spiega nel dettaglio come il pubblico riceve le storie macabre che sente e come reagisce a essere. Quindi non è solo fondamentale il giallo in sé ma come colpisce la popolazione che lo vive.
Invece, per quanto riguarda i personaggi, ovviamente dopo quattro volumi ormai Casabona e sua moglie sono due vecchi amici che è un piacere rivedere e la cosa che più apprezzo è lo spessore che il protagonista ha acquisito dopo tutte le storie vissute insieme.
Quindi se avete letto gli altri libri della serie vi consiglio di proseguire con il nuovo romanzo e ritrovare il caro commissario Casabona!

Voto: 7,5/10

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