Recensione: La ragazza in fuga di C. L. Taylor

La ragazza in fuga di C. L. Taylor

Genere: Thriller psicologico

Prezzo: € 18,60

Casa Editrice: Longanesi (che ringrazio per la copia)

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Trama:
Jo Blackmore sta per correre all’asilo a prendere sua figlia Elise quando una donna si avvicina alla macchina e le chiede un passaggio. Benché sia in lotta da anni con agorafobia e attacchi di panico, Jo decide di essere gentile. Una scelta che rimpiangerà pochi istanti dopo: la sconosciuta, infatti, la chiama per nome, dimostra di sapere chi è suo marito, Max, e ha con sé un guanto che sembra identico a uno di quelli della piccola Elise, di soli due anni. Liberatasi della donna, e in preda all’ansia, Jo corre a prendere Elise e torna a casa, cercando ripetutamente di contattare il marito, un giornalista investigativo del Bristol News. Purtroppo il loro matrimonio è in crisi, anche perché Max considera la moglie instabile e inaffidabile, tanto che non sembra credere alle sue parole riguardo all’aggressione e alle minacce della sconosciuta. Lo sgradevole incontro si trasforma da un giorno all’altro in un vero incubo e la polizia, i servizi sociali e perfino il marito voltano le spalle a Jo e iniziano a sospettare di lei. Nessuno le crede, quando dice che Elise è in pericolo. In un gioco di inganni in cui niente è come sembra, Jo sa che le resta un solo modo per proteggere sua figlia: la fuga.

Recensione:
Dopo aver apprezzato il romanzo precedente di questa scrittrice, ero molto curiosa di provare anche la sua ultima novità e devo dire che il libro ha superato di gran lunga le mie aspettative.
La storia ingrana sin dalle prime pagine e tutti i personaggi sembrano nascondere qualcosa; la protagonista soffre di vari disturbi che la rendono poco attendibile per la maggior parte delle persone che incontra, ma nonostante tutto ho avuto fiducia in lei sin dall’inizio.
Ma non è solo la coppia protagonista a essere avvolta da vari misteri, anche la madre di Jo è un personaggio enigmatico e solo alla fine del romanzo si può scoprire di più sul suo passato.
Credo che questo libro si possa definire un thriller al femminile: la maggior parte dei personaggi sono di sesso femminile e sono loro il vero fulcro della storia. Ma non tutte sembrano avere un ruolo positivo, anche il “cattivo” della situazione è una donna.
Devo dire di aver apprezzato molto Jo, perché nonostante i suoi disturbi particolari, quando si tratta di mettere in salvo sua figlia si fa un quattro e cerca di superare tutte le sue paure. È vero che ha fatto crescere la piccola in una situazione non comune e semplice, ma quando il gioco si fa duro e rischia di perderla, Jo fa di tutto per proteggere la piccola Elise, commettendo anche delle scelte un po’ infelici, ma comprensibili date le circostanze.
È molto suggestiva anche l’ambientazione irlandese della seconda parte del romanzo, che non viene descritta in maniera eccessiva ma diviene fondamentale soprattutto in alcune scene finali.
Ma una delle note migliori del romanzo riguarda la psicologia dei personaggi, sia buoni che cattivi vengono descritti egregiamente e la scrittrice ci permette di conoscere ogni dettaglio dei loro pensieri.
In conclusione sono felice di poter affermare che questo è uno dei migliori thriller di quest’anno e supera di gran lunga il suo predecessore uscito in libreria lo scorso anno. Quindi non mi resta che consigliarlo a tutti gli amanti del genere e a chi cerca qualcosa di davvero originale e psicologico.

Citazione Preferita:
“Eri solo una bambina quand’è successo. E anche tu, come me, hai perso tutto, quel giorno.”

Voto: 9/10

stelline5


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