Recensione: “La morte avrà i tuoi occhi” Josh Malerman

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Genere: Thriller Psicologico/Horror

Prezzo: € 17,00

Casa Editrice: Piemme (che ringrazio per la copia)

Curiosità: sono stati acquisti i diritti cinematografici del romanzo.

Trama:
Là fuori, in un mondo dove nessuna certezza è più tale, c’è qualcosa di terrificante. Qualcosa che non deve essere visto. Chi è così folle da tenere gli occhi aperti, va incontro a un destino spaventoso. Cinque anni dopo i primi episodi di terrore, pochi sono rimasti a popolare la terra. Vivono bendati, in una cecità autoimposta che li confina in un’oscurità perenne, in case buie e polverose con porte e finestre sprangate. Nessuno di loro ricorda di che colore è il cielo, com’è fatta una nuvola, quanto può abbagliare la luce del sole. Come Malorie che, rimasta sola con i suoi due bambini, ha soltanto una speranza: attraversare il fiume, bendata, e raggiungere un luogo dove alcuni uomini stanno combattendo contro quel male senza nome. Ha aspettato quattro anni perché sa che il fiume, a un certo punto del percorso, si divide in quattro rivoli. E, per scegliere quello giusto, Malorie dovrà fare qualcosa che non fa da anni: aprire gli occhi. E sfidare la sua stessa mente per non cedere alla follia.

Recensione:
Quando ho notato per la prima volta questo romanzo c’è stato subito un colpo di fulmine con la copertina e la trama. Sono così intriganti e inquietanti da attrarre follemente un’amante del genere come me. Inolte la trama promette una storia molto originale e devo ammettere che non ho mai letto romanzi simili a questo.
È difficile racchiuderlo in un genere perché leggendolo mi è sembrato un thriller psicologico ma c’è la presenza di creature misteriose e pericolose che lo rendono horror.
L’ho considerato un thriller psicologico perché al centro della vicenda c’è una protagonista, Malorie, che affronta delle esperienze davvero traumatiche, fuori dalla portata di ognuno di noi, e il lettore entra nella storia grazie ai suoi pensieri che sono predominanti in tutta la narrazione.
Ma come ogni buon thriller psicologico che si rispetti, i suoi pensieri spesso sono ossessivi, insicuri, paranoici e non perché la protagonista sia pazza ma perché vive delle situazioni davvero tragiche e dolorose. Questo è proprio ciò che mi piace di questo genere, si deve entrare in connessione con personaggi molto particolari che pensano in modo molto diverso dal nostro.
Per quanto riguarda la sfera horror, essa è ciò che racchiude l’intera vicenda. Il mondo di questo romanzo non è quello che conosciamo, le persone vivono nascondendo la propria vista come se fossero ciechi perché ci sono delle creature nel mondo che fanno impazzire semplicemente guardandole. Nessuno sa come siano, nessuno sa cosa siano, perché se le guardi impazzisci e ti uccidi. In un modo come questo, i protagonisti vivono chiusi in una casa con porte e finestre sprangate, escono fuori solo per questioni fondamentali e bendandosi gli occhi.
Lo stile dell’autore è davvero meraviglioso, anche quando non accadono fatti spaventosi, il lettore si sente in preda all’ansia e all’angoscia anche per le piccole cose, come si può vivere senza mai poter guardare con i propri occhi nonostante non si sia cechi?
Anche l’alternanza tra passato e presente mi è piaciuta davvero molto, i flashback secondo me sono i più interessanti perché spiegano l’inizio di tutto e come i personaggi si sono conosciuti. Ma anche il presente è molto duro, Malorie deve vivere delle situazioni pericolose e ha pochissime risorse.
Purtroppo, devo concludere con l’unico “grave” difetto del romanzo: il finale mi ha lasciata con l’amaro in bocca e ciò mi ha infastidita parecchio. Ma nonostante questo, il romanzo è di ottimo livello ed è molto originale quindi mi sento di consigliarlo a chi ama questi generi quanto me, dovete leggerlo.

Citazione Preferita:
“L’uomo è la creatura che lui stesso teme.”

Voto: 8,5/10


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