Recensione: “Io non ti conosco” S.J. Watson

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Genere: Thriller psicologico

Prezzo: € 19,90

Casa Editrice: Piemme (che ringrazio per la copia)

Trama:
Da quando sua sorella Kate è morta, aggredita a Parigi da uno sconosciuto, la vita di Julia Plummer non è più la stessa: la stabilità che si era conquistata è in pericolo, e lei sente il richiamo del suo vecchio insidioso nemico, l’alcol. L’unica persona con cui Julia può parlare di Kate è Anna, la coinquilina di Parigi, la persona che forse conosceva Kate meglio di tutti. È lei a confidarle una cosa che nessuno sa: Kate si divertiva a vivere mille vite. Andava on-line fingendosi una persona diversa ogni volta, conosceva uomini, li incontrava. Così, Julia non resiste alla tentazione e, usando le credenziali della sorella, decide di provarci anche lei, e vivere per una volta la vita, almeno quella virtuale, di Kate, per capire cosa può esserle successo. È così che, protetta dal nome falso di Jayne, Julia contatta Lukas, uno degli ultimi amanti di sua sorella. All’inizio, lo tratta con sospetto, poi pian piano tra i due nasce qualcosa che Julia scambia per amore. Finché, quando Lukas comincia a cambiare, Julia sarà costretta a domandarsi se le mani che adesso la toccano, con dolcezza ma anche con violenza, non siano le stesse che hanno fatto del male a sua sorella…

Recensione:
Dopo aver letto e amato il romanzo “Non ti addormentare” sono stata felicissima di scoprire che era arrivato in Italia anche il secondo romanzo di S.J. Watson. Ho amato moltissimo lo stile di questo scrittore, i suoi thriller sono profondamente psicologici, tutto il percorso dei protagonisti viene approfondito psicologicamente ed è la mente a essere la vera protagonista della storia.
Anche in questo nuovo romanzo Watson ci propone una protagonista donna, Julia, che ha subito una grave perdita, sua sorella è stata assassinata e lei deve rapportarsi con il lutto e con il fatto che non sia stato ancora preso l’assassino.
La perdita della sorella cambia radicalmente la sua vita, Julia sente il bisogno di cambiare, di essere diversa e soprattutto scoprire la verità sulla morte della sorella. Sicuramente le scelte di Julia non sono intelligenti, spesso la rimproveravo mentalmente, però il suo punto di vista mi ha aiutata a capire le sue pessime scelte e mi sono affezionata a questa protagonista così complicata e affatto sincera.
Julia crea un groviglio di menzogne che iniziano a separarla dalle persone a cui tiene di più, tutto peggiora quando conosce online un uomo, Lukas, che in poco tempo le cambia la vita.
All’inizio il romanzo procede un po’ lentamente, passano parecchi mesi e vediamo l’evolversi della vita di Julia, assistiamo ai piccoli cambiamenti che porteranno alle grandi complicazioni del finale.
Durante la lettura si pensa di sapere cosa stia accadendo, di sapere chi sono i buoni e chi sono i cattivi, il finale è davvero sorprendente. Kudos a Watson che stavolta ha saputo stupirmi molto con i retroscena e le spiegazioni dietro a tutti i misteri. Ho apprezzato molto che ogni mia domanda alla fine abbia avuto una risposta, ho avuto un grande senso di completezza fino alla penultima pagina. Invece, nell’ultima pagina assistiamo a un finale che mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca, motivo per cui il romanzo non ha ottenuto il massimo dei voti.
Nonostante ciò, la storia è costruita magistralmente, ogni tassello viene collocato al suo posto, tutte le maschere cadono rivelando la vera personalità di ogni personaggio. È incredibile come ogni piccolo dettaglio abbia la sua importanza.
Inoltre, ho apprezzato moltissimo l’importanza data ai social e a internet all’interno della storia, è come assistere a un thriller psicologico 2.0 in cui il mondo virtuale ha un ruolo fondamentale; ciò permette di sentirsi ancora più vicini ai protagonisti e ai loro comportamenti.
Ultima nota speciale all’ambientazione del romanzo, prevalentemente ambientato a Londra e in alcuni luoghi speciali che ho visitato personalmente.
Concludo consigliando questo romanzo a chi sa apprezzare i thriller psicologici, quelli in cui non sono importanti la polizia o le indagini ufficiali, ma la mente del protagonista.

Citazione Preferita:
“È difficile prepararsi al peggio, quando non sai come sarà il peggio.”

Voto: 9/10

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