Recensione in Anteprima: “La sconosciuta” Mary Kubica

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Genere: Thriller psicologico

Prezzo: € 12,90

Casa Editrice: Harlequin Mondadori (che ringrazio per la copia in anteprima)

Trama:
Un incontro casuale. Un atto di gentilezza. Un’intricata rete di menzogne. Heidi vede la ragazzina su un binario alla stazione, immobile sotto la poggia torrenziale, mentre stringe tra le braccia un neonato. La ragazzina sale su un treno e se ne va. Heidi non riesce a togliersi quella scena dalla testa…
Heidi Wood è sempre stata una donna dal cuore d’oro, ma la sua famiglia inorridisce quando un giorno torna a casa con Willow e la sua neonata di soli quattro mesi: trasandata e senza casa, la ragazzina potrebbe essere una criminale, o anche peggio. Tuttavia Heidi invita Willow e la bimba a restare…
A poco a poco, mentre Willow comincia a riprendersi, vengono alla luce inquietanti dettagli sul suo passato e così, quello che è iniziato semplicemente come un gesto gentile precipita sempre più velocemente verso l’abisso…

Recensione:
Ho sempre sentito parlare molto bene di Mary Kubica e leggendo questo romanzo ho avuto la conferma che il suo è davvero un ottimo stile.
Si tratta di un thriller molto psicologico, in cui è fondamentale entrare nella mente dei personaggi per poter capire pienamente l’evolversi della storia e il comportamento dei protagonisti.
Iniziando proprio da quest’ultimi, ammetto di non aver provato empatia per nessuno di loro tralasciando la neonata che ovviamente è adorabile. Si capisce dai primi capitoli che ognuno di loro ha i propri scheletri nell’armadio ma che nonostante tutto fingano che la loro sia una vita semplice e normale.
Heidi, la protagonista, non è un personaggio particolarmente malvagio ma ho trovato molto fastidiosi alcuni suoi tratti, il suo continuo pensare al bisogno degli estranei ma non a quello della figlia o del marito. È ovvio che questo tratto sia aggravato dai problemi che ha avuto in passato ma penso che questa sia sempre stata la sua vera indole.
Willow, la ragazza senzatetto, è un personaggio complesso, difficile da interpretare e comprendere. Ma per quasi tutta la lettura ho pensato che fosse un personaggio fondamentalmente buono ma ovviamente anche lei nasconde tanto, anzi troppo.
La storia si alterna tra due momenti temporali, è una tecnica che apprezzo sempre particolarmente perché permette di leggere la storia da più angolazioni, ciò è stato ulteriormente avvantaggiato dal punto di vista alterno tra i personaggi.
Invece, una nota che non ho apprezzato molto è la lunghezza del romanzo, leggendolo avevo la sensazione che la storia si allungasse senza motivo, il libro avrebbe potuto avere anche 50 pagine in meno e risultare più scorrevole. Alcune scene erano quasi inutili e facevano perdere la concentrazione.
Purtroppo, ho individuato già a metà lettura come sarebbe potuta finire la storia e quali erano i misteri nascosti e ciò ha indebolito il finale, ma se non lo avessi individuato sarebbe stata una buona conclusione.
Sicuramente mi interessa leggere altri romanzi di questa scrittrice perché il suo stile e il suo modo di analizzare i personaggi mi è piaciuto davvero molto, c’è tanta psicologia e profondità in ogni piccolo dettaglio.
Quindi vi consiglio la lettura di questo thriller psicologico se vi piace il genere e se volete gustarvi una storia scritta davvero bene.

Citazione Preferita:
“Io fantasticavo su quella biblioteca, sulla meraviglia di poter leggere senza spendere un soldo tutte le migliaia di libri che conteneva.”

Voto: 8/10

stelline


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