Recensione: “Il mio cuore cattivo” Wulf Dorn

Genere: Thriller psicologico
Prezzo: € 14,90
Trama:
C’è un vuoto nella memoria di Dorothea. Quella sera voleva uscire a tutti i costi ma i suoi l’avevano costretta a fare la babysitter al fratello minore mentre loro erano a teatro. Ricorda che lui non ne voleva sapere di dormire e urlava come un pazzo. Ricorda una telefonata che l’aveva sconvolta, ricorda di aver perso la testa, e poi più niente. Più niente fino agli occhi sbarrati del fratellino, senza più vita. C’è un abisso in quel vuoto di memoria, un abisso che parole come “arresto cardiaco” non riescono a colmare. Perché la verità è che lei non ricorda cosa sia successo. Solo adesso, dopo mesi di ospedale psichiatrico, di terapie, di psicologi, ha raggiunto faticosamente un equilibrio precario. Ha cambiato casa, scuola, città: si aggrappa alla speranza di una vita normale. Ma una notte vede in giardino un ragazzo terrorizzato che le chiede aiuto e poi scompare senza lasciare traccia. E quando, dopo qualche giorno, Dorothea scopre l’identità del ragazzo e viene a sapere che in realtà lui si sarebbe suicidato prima del loro incontro, le sembra di impazzire di nuovo. I fantasmi del passato si uniscono a quelli del presente precipitandola in un incubo atroce in cui non capisce di chi si può fidare, e in cui la sua peggiore nemica potrebbe rivelarsi proprio lei stessa.

Recensione:
Finalmente dopo diversi mesi dalla sua uscita, ho avuto l’occasione di leggere l’ultimo libro di uno dei miei scrittori preferiti: Wulf Dorn.
Ho conosciuto questo scritto con “La psichiatra” e ho successivamente letto tutti i suoi libri, assolutamente meravigliosi.
I suoi thriller hanno sempre un forte aspetto psicologico che mi attrae particolarmente, è molto bravo nel descrivere situazioni angoscianti, in cui i protagonisti arrivano a dubitare per fino di se stessi.
Anche questo suo romanzo non mi ha affatto delusa, anzi devo dire che è probabilmente il migliore dopo “La psichiatra”, infatti ammetto che mi ha colpita sin dalle prime pagine e ho amato certi capitoli ricchi di suspense e momenti da brividi.
Doro, la protagonista, nonostante sia ancora un’adolescente, è stata descritta in modo molto interessante ed è ben caratterizzata, ammetto di aver simpatizzato per lei durante quasi tutta la lettura.
I personaggi di contorno li ho trovati carini ed intriganti ma nessuno di essi mi ha colpita più di tanto.
Per quanto riguarda i dubbi e i misteri della storia, durante la lettura ho fatto tantissime ipotesi e alla fine una si è dimostrata esatta e questo è uno dei motivi per il cui il libro non ha raggiunto il massimo dei voti, ma c’è andato comunque molto vicino.
Una delle note più belle del libro, secondo me, è l’ambientazione. Tutti i luoghi scelti sono davvero interessanti, alcuni in particolare davvero da brividi e ho sentito di essere all’interno del libro insieme a Doro in quasi tutte le scene più forti.
Dorn ha uno stile fluido e ha saputo creare anche un un thriller psicologico young adult senza perdere la tensione e i colpi di scena che caratterizzano tutti i suoi libri.
Una pecca, invece, riguarda l’edizione italiana, in particolare la copertina: Doro ha i capelli neri mentre la ragazza in copertina rossi ed inoltre il suo viso non mi ricorda affatto l’idea che mi sono fatta della protagonista, penso che le edizioni originali siano decisamente migliori e richiamino di più la storia.
Infine, consiglio questo libro agli amanti dei thriller psicologici, in particolare chi ha già provato altri libri di quest’autore.
Citazione Preferita: 
“Solo quando abbiamo perduto tutto, capiamo ciò che ha veramente significato per noi.”

Voto: 10-/10
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