Recensione: “Four” Veronica Roth

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Genere: Distopico

Prezzo: € 14,90

Casa Editrice: De Agostini

Trama:
Quando per Tobias, il figlio sedicenne del leader degli Abneganti, arriva il giorno della scelta, il ragazzo non ha dubbi: vuole passare negli Intrepidi, perché questa è la sua unica possibilità di allontanarsi dal padre violento. Quattro – questo è il nome che si è dato – può iniziare così la sua nuova vita, con l’obiettivo di sconfiggere tutte le sue paure… Il percorso da fare è ricco di soddisfazioni, ma anche pieno di ostacoli e solitario, almeno fino a quando non fa la sua comparsa una ragazza davvero speciale.

Recensione:
Inizio questa recensione con una premessa fondamentale: sono estremamente di parte quando si tratta di questa serie di libri perché me ne sono follemente innamorata e in particolare il mio personaggio preferito è Tobias, quindi questa lettura interamente dedicata a lui per me è stata preziosissima.
Apparentemente Tobias potrebbe sembrare uno dei tanti protagonisti maschili che si possono trovare nei romanzi, ma per me sono stati i piccoli gesti e le piccole frasi a renderlo un personaggio così affascinante e speciale.
Il suo passato pieno di dolore non l’ha reso il classico bad boy che si potrebbe immaginare, anzi è diventato un uomo molto serio, riflessivo e che analizza sempre le situazioni. Il suo dolore lo ha reso un po’ duro e solitario ma questo fa parte del suo fascino. Lui si crede poco coraggioso, poco Intrepido ma in realtà è pieno di coraggio ed è diventato una persona meravigliosa soprattutto alla fine della trilogia.
Ovviamente anche lui ha i suoi punti deboli, ha mentito più volte e si è fidato delle persone sbagliate ma sono stati questi errori a renderlo così umano e apprezzabile. Tutte queste caratteristiche l’hanno reso un personaggio a tutto tondo e dalle mille sfaccettature.
Nella trilogia era stato già possibile leggere il suo punto di vista e ciò ci ha permesso di capire i suoi ragionamenti e i suoi pensieri più profondi, ma con questo libro dedicato a lui e con solamente il suo punto di vista è stato possibile approfondire certi aspetti che erano rimasti oscuri nella trilogia.
Abbiamo conosciuto il suo passato nel dettaglio, l’abbiamo vissuto con lui e abbiamo conosciuto un Tobias che non aveva ancora conosciuto Tris. Leggere la sua iniziazione è stato molto avvicente e interessante, avrei voluto tanti racconti in più.
Il racconto più interessante è stato “Traditore”, un titolo così cattivo per degli eventi così significativi. Tobias è tutt’altro che un traditore, è un bravo ragazzo che cerca sempre di fare la scelta giusta anche quando le opzioni sono tutte difficili.
Avrei voluto che questi racconti non finissero mai, trovo che il suo personaggio sia più adatto come protagonista di una vicenda simile, anche se il ruolo di Tris è ovviamente fondamentale per la storia.
Questo è il tipico libro che rileggerò chissà quante volte, gli ultimi racconti li ho già riletti più di una volta.
Quindi, desidero consigliare questo romanzo a tutti coloro che hanno anche semplicemente apprezzato la trilogia e in particolare a chi si è sentito subito attratto da Tobias.

Citazione Preferita:
“È questo che voglio davvero: liberarmi di tutti quelli che vogliono plasmarmi e modellarmi, uno alla volta, e imparare a modellarmi e plasmarmi da solo.”

Voto: 10 e Lode


SONDAGGIO:

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  1. Recensione: “Divergent”
  2. Recensione: “Insurgent”
  3. Recensione: “Allegiant”

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