Qualche giorno fa abbiamo visto il nuovissimo trailer dell’attesissimo film “La Ragazza del Treno” addattamento dell’acclamato romanzo di Paula Hawkins diretto da Tate Taylor (Get On Up), per chi se lo fosse perso è visibile a QUESTO INDIRIZZO. In attesa dell’arrivo del film nelle sale italiane ecco i 5 che abbiamo potuto notare dal seguente trailer:
CURIOSITÀ E COINVOLGIMENTO
Tutto ha inizio nel giorno in cui l’imprevisto irrompe nella monotona vita di Rachel, trasformando una ragazza come tante nella impotente testimone di un evento poco chiaro. Quando la protagonista si trascina velocemente lungo il corridoio del treno su cui viaggia in cerca del punto migliore da cui poter osservare la situazione, siamo coinvolti insieme a lei in questo mistero inspiegabile.
IL GIOCO DEI SOSPETTI
Uno dei punti di forza del film, e del libro, è quello di riuscire a insinuare nella mente dello spettatore il sospetto nei confronti di tutti i personaggi del film. Nella vita di Rachel, così come in quella di Megan, ruotano una serie di uomini affascinanti e misteriosi e tutti, a modo loro, sembrano nascondere qualcosa. Ma basta questo a renderli colpevoli di un crimine? Tom, Scott, il terapista di Rachel: i volti si confondono, le dinamiche si complicano e le ombre della notte contribuiscono a rendere più misteriosi i profili di questi personaggi. Alcuni si somigliano così tanto da divenire difficilmente distinguibili.
IL PUNTO DI VISTA
Un altro merito del film è quello di raccontare parte della storia dal punto di vista di Rachel. È una scelta che richiama in buona parte il libro in cui gli eventi sono raccontati sia attraverso il punto di Rachel che quello di Megan. Nel caso del film la scelta, almeno da quanto mostrato dal trailer, è proprio quella di guardare al mondo attraverso gli occhi della protagonista. È attraverso il suo sguardo che osserviamo le vite degli altri ed è proprio indossando i panni di Rachel he proviamo la sensazione di essere testimoni impotenti di qualcosa di strano.
RITMO E TENSIONE
A uno scenario sempre più complicato si aggiunge un ritmo incalzante e una tensione crescente che ribalta la dinamica dei giochi trascinando Rachel in un pericoloso vortice. A minare la sicurezza della ragazza è soprattutto il tenace detective Janney che la incalza con continue domande, sottolineando tutte le minime incongruenze emerse dal racconto della ragazza.
L’INSICUREZZA
Il ricorso al voice-over ci permette di acquisire maggiori dettagli sul racconto e sottolinea il disagio di Rachel, sempre più confusa rispetto a una situazione offuscata da ricordi annebbiati e sempre più in preda a una crisi isterica. Emerge in Rachel, e di conseguenza anche nello spettatore, il dubbio di essersi resa protagonista di un gesto che ha successivamente rimosso. Dove sarà la verità?