IT – Il film 2017: recensione in anteprima del nuovo Pennywise

Dopo 27 anni dall’uscita della miniserie tratta dal capolavoro di Stephen King, arriva al cinema dal 19 Ottobre il nuovo film di IT. 

La Warner Bros. mi ha gentilmente invitata all’anteprima stampa del nuovo film tratto dal grande capolavoro di Stephen King: IT di Andy Muschietti. Di seguito la mia recensione.

Di cosa abbiamo paura? Questa è la domanda con cui si apre il fulcro della storia di IT. La paura, quella sensazione che alberga in tutti noi, qualsiasi sia la nostra età. È per questo che IT non uccide solo i bambini ma anche gli adulti: la paura la si può trovare ovunque. E probabilmente è per questo motivo che una delle sue forme preferite è proprio quella del pagliaccio, una figura che in generale dovrebbe far sorridere ma che invece inquieta molti bambini e futuri adulti.


Ho apprezzato moltissimo questo nuovo film sul grande capolavoro di Stephen King. Gli effetti speciali dei giorni nostri hanno permesso la creazione di alcune scene davvero terrificanti, in grado di fare almeno un po’ paura anche agli amanti del genere horror. Nel complesso IT è una storia dell’orrore e al centro troviamo proprio questa creatura che si ciba della paura che riesce a trasmettere. Il film è un continuo susseguirsi di scene raccapriccianti, un po’ splatter e molto d’impatto, è raro trovare un horror che cerchi di far spaventare per quasi tutta la durata del film.


Ma IT non è solo questo, non è solo un horror che cerca di far paura, non per nulla è uno dei capolavori del Re. Infatti, sin dall’inizio vediamo come vengano trattati argomenti molto duri e forti, che fanno riflettere lo spettatore e che fanno avvicinare ai ragazzini protagonisti. Il club dei perdenti rappresenta un po’ la paura che tutti abbiamo avuto durante l’infanzia e adolescenza, ovvero essere esclusi e maltrattati dai nostri coetanei.

Ed è proprio qui che emerge il valore più profondo della storia: l’amicizia. Ed è grazie a essa se questi ragazzi trovano il coraggio di fronteggiare una creatura tanto potente e pericolosa; è proprio l’amicizia a farli correre in soccorso degli altri. E sin dalla prima scena del film sentiamo il piccolo Georgie dire a Pennywise che suo fratello Bill è il suo migliore amico e sicuramente la scelta di queste parole non è casuale.


Anche la conclusione di questa prima parte della storia richiama di nuovo il valore dell’amicizia e il forte legame che unisce questo gruppo di ragazzi.
Quindi nel complesso non è un film solo per gli amanti degli horror, ma è un film completo, che sa racchiudere più generi e lasciare un miscuglio di sensazioni allo spettatore, sicuramente è film che merita anche di essere rivisto. Inoltre, può essere apprezzato anche da chi, come me, ha letto il romanzo, perché nel complesso le differenze sono accettabili e giustificabili.

VOTO: 9/10

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