I 30 libri da leggere prima dei 30 anni

Letteratu ha stilato la classifica di quei libri essenziali nella crescita di ogni piccolo grande lettore.
Scopriamo quali e perché.

Si tratta di una classifica di libri che andrebbero letti prima dei 30 anni: leggere non è un hobby, leggere è vivere un’altra vita.



Autorità ed individuo di Bertrand Russell
Come è possibile mantenere la propria libertà individuale dinanzi al potere e alle leggi che la restringono? Chi meglio di Russell può trattare quest’argomento?
1984 di George Orwell
Importante per comprendere il valore della libertà in tutte le sue forme e per riflettere sul male che l’uomo costruisce intorno a sé e del quale diventa vittima.
Non fantascienza ma un monito.
Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Storia che si mescola a fantasia: amore, politica, cani da caccia che guaiscono, tessuti fruscianti e politicanti riempiono le pagine di un libro che ancora oggi riesce ad incantare. L’Italia non c’è ancora ed è già un caos.
L’ho letto a 13 anni, poi a 16 e di nuovo a 22 e ogni volta mi ha catturata in un modo diverso.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Christiane F.
Un libro che ho letto adolescente, devo riconoscerlo, con grande angoscia. Il raccapriccio per la degradazione in cui precipita la protagonista, la nausea procurata dal suo abbrutimento, la sua progressiva perdita di dignità, probabilmente hanno contribuito a tenermi lontano da certe esperienze.
Fahrenheit 451 di Ray Bradbury
Perché racconta un mondo dove chiunque ami i libri non vorrebbe mai vivere, una realtà con cui molti oggi alcuni sono costretti a confrontarsi.
Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez
Il trionfo di un mondo parallelo al nostro con leggi e regole proprie che, nella lettura, si finisce per accettare senza avvertire alcun senso di ripulsa o di sbigottimento. Un libro che insegna che altre realtà sono possibili, basta crederci. Perché il sogno attraversa la vita, anche nelle sue forme peggiori.
Perché la magia di Marquez aiuta a crescere.
Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello
Perché è un intramontabile classico sul senso d’identità, sullo “stare al mondo” di qualsiasi essere umano.
Perché fuggire dalla vita non è vita. E perché Pirandello è una lezione di scrittura, lessico, capacità descrittive e analitiche.
Cecità di Jose Saramago
Non si può arrivare a trent’anni senza aver assaporato la “pazzia” di questo scrittore, in una storia folle e metaforica che fa pensare. Indipendentemente dai propri credi religiosi.
Che tu sia per me il coltello di David Grossman
Le lettere d’amore sono un regalo inestimabile. Soprattutto se si tratta di un amore nascosto, che ci fa vergognare, riscoprire il nostro io più nascosto, un amore represso, intenso, speciale. E’ un libro che ti sconvolge, di una intensità che pochi altri scrittori hanno saputo concedere.
Il deserto dei tartari di Dino Buzzati
Perché riesce a trasmettere il vero senso dell’attesa, e che la storia non ci appartenga, o meglio che ci appartenga solo come individui e non come elementi di un aggregato collettivo.
La saga di Harry Potter di J.K. Rowling
Perché semplicemente nella vita serve anche un po’ di magia. Ho letto il primo volume a 11 anni e ho aspettato con ansia che uscissero i successivi sei. E’ un libro per tutte le generazioni perché non ci si deve mai vergognare se qualche volta ci si sente ancora bambini.
La trilogia di Italo Calvino
Immaginazione, fantasia ed etica senza moralismi e banalità.
L’amico ritrovato di Fred Uhlman
Perché rimarrà sempre il simbolo di uno dei valori più importanti, l’amicizia. E il contesto alimenta naturalmente la riflessione: cosa significa l’amicizia ai tempi del Male, della dittatura di Hitler. Un modo per raccontare anche gli orrori dell’olocausto.
L’isola misteriosa di Jules Verne
Come non citare il Capitano Nemo che in questo libro, dopo innumerevoli avventure, muore seppellito dall’esplosione vulcanica dell’isola su cui si era rifugiato. Metafora grandiosa di una scienza che pur aiutando gli uomini non può nulla contro la forza della natura. Il riconoscimento finale di una supremazia che nessuna intelligenza umana può sovvertire.
Le ore di Michael Cunningham
Viscerale e intenso. Questo libro va letto prima dei 30 anni perché certi viaggi nell’anima dei personaggi, si possono capire solo quando il cuore è ancora abbastanza leggero.
Novecento di Alessandro Baricco
Perché un monologo teatrale può trasformarsi in un racconto al limite tra la vita e la morte. Perché la semplicità delle parole di Baricco è più profonda se hai ancora dei sogni.
I dolori del giovane Werther di J. W. Goethe
Perché prima dei 30 anni non si può non fare i conti con un capolavoro della letteratura che affronta la più antica e comune malattia dell’uomo: l’amore.
Il buio a mezzogiorno di Arthur Koestler
Credo sia di fondamentale importanza per comprendere la tragedia di un’utopia, quella comunista, che, diventata pura gestione del potere, ha divorato i suoi figli migliori. Un ammonimento a non commettere gli stessi errori rimasto, purtroppo, inascoltato da molti e che a me ha insegnato a diffidare dei “missionari” in politica, qualsiasi sia il loro colore.
Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald
Perché nessuno meglio di Fitzgerald riesce a raccontare i tormenti di un giovane uomo che fa a pugni con se stesso, con un amore impossibile e una società in declino. Un percorso di formazione aspro e realistico.
Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammaniti
La storia di periferia che ci ricorda l’imperfezione dell’uomo, le sue sconfitte e i suoi traguardi. Il romanzo dei “se” e dei “ma”, quelli che riesci a dire solo prima dei 30 anni.
Se questo è un uomo di Primo Levi
Perché prima dei 30 anni non si può non conoscere quale fosse la vita di un ebreo in un campo di concentramento nazista. Per non dimenticare mai.
La storia di Elsa Morante
L’assurdità della guerra e del suo odio nelle parole poetiche e senza tempo della Morante. Per non dimenticare la coscienza collettiva che dovrebbe far parte di ognuno di noi, sin da piccoli.
Un Matrimonio per bene di Doris Lessing
Qualunque donna prima dei 30 anni deve sapere che esistono altre strade, diverse da quella del matrimonio, e che provare a cercarle non è una colpa.
Saltatempo di Stefano Benni
Per riuscire ancora a guardare la storia italiana da una prospettiva quasi fantastica
Non ora non qui di Erri De Luca
Autobiografia graffiante e toccante per il primo romanzo di De Luca. Perché ricordare il passato è il modo migliore per meglio capire chi siamo oggi.
Sulla strada di Jack Kerouac
Il romanzo generazionale per eccellenza. Quello che porta ogni giovane a sperare di poter intraprendere il viaggio per capire se stessi, per fuggire la realtà, per sperare che ci possa essere qualcosa di migliore, o per capire di non voler nulla, se non la libertà.
Da leggere e rileggere.
Middlesex di Jeffrey Eugenides
Diversità e accettazione. Il più grande dei problemi adolescenziali visto da un’ottica a volte surreale ma diretta e profonda.
Memorie di una ragazza perbene di Simone De Beauvoir
Un’autobiografia al femminile per comprendere il percorso di una donna e le sue battaglie contro una società conservatrice e bigotta e un’educazione sentimentale obbligata. Perché è importante la scoperta del sé, meglio prima che dopo.
Con gli occhi chiusi di Federigo Tozzi
Perché si diventa adulti soffrendo, abbandonando illusioni e idee che non corrispondono alla vita reale… aprendo gli occhi.
Non ti muovere di Margaret Mazzantini
Timoteo e Italia, il loro essere sbagliati l’uno per l’altra, le loro debolezze carnali, le grandi paure, le incertezze e le scelte azzardate: sono l’esempio di una storia d’amore così impossibile da non poterne fare a meno. Un libro che racconta dell’immobilità di un uomo di fronte a una tragedia regala al lettore una delle dimostrazioni più belle di sentimenti umani grazie alla sensibilità di una scrittrice imponente.

 


 

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3 Commenti su “I 30 libri da leggere prima dei 30 anni”

  1. 1984;Se questo è un uomo e la saga di Harry Potter 🙂
    Sulla saga consentiti di dire che per quanto mi rihuarda, oltre ad avermi accompagnata nella mia infanzia, mi ha resa adulta e continua a farlo. Non la vedo solo come una scoperta continua del proprio essere bambini, ma anche come una guida essenziale verso i veri valori che caratterizzano la dignità umana. 🙂

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