I 10 Migliori Libri del 2016 secondo il New York Times

Nel mese di Dicembre di solito si tirano le somme e si fa il calcolo dell’intero anno. Lo si fa anche per i libri e anche quest’anno New York Times ha voluto rilasciare la sua personale lista dei libri più belli del 2016. La voluto scegliere bel 10 libri così suddivisi:  cinque romanzi, tre saggi e due libri autobiografici. Andiamo a scoprire quali sono:

  • Erano solo ragazzi di Karan Mahajan

Il romanzo The Association of Small Bombs di Karan Mahajan inizia con un  attentato terroristico organizzato in un mercato di New Delhi da abitanti del Kashmir, la regione montuosa contesa da India e Pakistan. Il titolo significa letteralmente “L’associazione delle piccole bombe” ma la casa editrice Garzanti lo pubblicherà in Italia come Erano solo ragazzi. Il romanzo uscirà in libreria il 26 gennaio 2017. Nel 2010 Garzanti aveva già pubblicato La moglie sbagliata di Mahajan, che vive negli Stati Uniti ma è cresciuto a New Delhi.

Erano solo ragazzi racconta come cambiano le vite delle persone colpite dall’attentato, tra cui Deepa e Vikas Khurana, i cui figli sono rimasti uccisi, e Mansoor, un amico dei ragazzini che crescendo si avvicina al terrorismo. Il senso del romanzo è che non si può superare lo scoppio di una bomba nella propria vita: il senso di umanità, quello religioso e le idee politiche di chi vive un’esperienza del genere cambiano inevitabilmente. Su Book Marks – la sezione della rivista Literary Hub che mette insieme le più importanti recensioni di libri – questo romanzo ha come voto A-.

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  • The North Water di Ian McGuire

Ian McGuire è uno scrittore inglese le cui opere non sono mai state tradotte in italiano finora. The North Water è il suo secondo romanzo. Racconta la storia di un chirurgo irlandese dell’Ottocento dipendente dall’oppio, che incontra uno psicopatico a bordo di una baleniera nell’Artico. Lo scrittore Colm Tóibín, che ha recensito il romanzo per la Book Review, ha paragonato The North Water a un incrocio tra i libri di Joseph Conrad e quelli di Cormac McCarthy. La media dei voti dati a The North Water calcolata da Book Marks è B+.

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  • The Underground Railroad di Colson Whitehead

È un romanzo di cui si è parlato molto la scorsa estate negli Stati Uniti, dopo che era stato consigliato da Oprah Winfrey ed era stato uno dei cinque libri che il presidente Barack Obama si era portato in vacanza. In Italia sarà pubblicato dalla casa editrice Sur nell’ottobre del 2017 con il titolo La ferrovia sotterranea. La ferrovia del titolo era una rete fatta di sentieri, case e nascondigli che migliaia di schiavi neri utilizzarono prima dell’inizio della guerra di Secessione americana per fuggire dagli stati schiavisti e arrivare in Canada. Il romanzo racconta in particolare la fuga di una giovane schiava nera, Cora. Whitehead ha romanzato molto i fatti storici: nel libro Cora si cala in una serie di caverne per raggiungere delle stazioni segrete, complete di banchine lungo i binari. Gli estesi cunicoli sotterranei percorsi da treni a vapore sono però un’invenzione di Whitehead: nella realtà la “Underground Railroad” non era una ferrovia e non era nemmeno “sotterranea”, se non nel senso che era un’attività segreta e sconosciuta alle autorità.

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  • La vegetariana di Han Kang

Il romanzo uscì in Corea del Sud nel 2007 ma quest’anno se ne è parlato molto in tutto il mondo perché ha vinto il premio Man Booker International, cioè il più importante premio letterario britannico dedicato alla narrativa tradotta in inglese. In Italia è stato pubblicato da Adelphi a ottobre.

La vegetariana racconta la storia di una donna, Yeong-hye, che dopo una serie di incubi ricorrenti, decide di diventare vegetariana per vivere una vita più simile a quella di una pianta. In Corea del Sud le persone che scelgono di diventare vegetariane sono pochissime e smettere di mangiare carne è una scelta generalmente malvista. Il marito di Yeong-hye reagisce con una forma di sadismo sessuale che fino ad allora non aveva manifestato: le sue crudeltà nei confronti della moglie la spingono a tentare il suicidio. Han, figlia di uno scrittore, è nata nel 1970 e ha esordito come scrittrice a 25 anni. È la prima autrice sud-coreana a essere nominata e a vincere il Man Booker International Prize.

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  • Guerra e trementina di Stefan Hertmans

Tra i romanzi già usciti in italiano c’è anche Guerra e trementina, dello scrittore belga fiammingo Stefan Hertmans, pubblicato da Marsilio nel 2015. Hertmans lo ha scritto partendo dai diari e dai racconti del proprio nonno, un pittore che combatté la Prima guerra mondiale nell’esercito belga, Urbain Martien. È scritto in prima persona: i ricordi di Martien sono narrati insieme alle esperienze del nipote, che visita alcuni luoghi della vita del nonno e racconta la sua vita famigliare dopo la guerra. Nel libro ci sono anche molte immagini che mostrano oggetti appartenuti a Martien e opere d’arte famose di cui l’autore parla descrivendo il rapporto del nonno con l’arte.

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  • Al caffè degli esistenzialisti di Sarah Bakewell

In questo saggio, pubblicato in Italia da Fazi, Sarah Bakewell racconta la vita e il pensiero dei filosofi esistenzialisti, tra cui Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir e Albert Camus (ritratti sulla copertina), Karl Jaspers, Mauric Merleau-Ponty e Martin Heidegger. Secondo la Book Review i passaggi più aneddotici – tra cui uno in cui Sartre, dopo aver provato la mescalina, è convinto di essere seguito da grandi aragoste – sono particolarmente riusciti. Di Bakewell Fazi aveva già pubblicato Montaigne. L’arte di vivere, che aveva avuto molto successo di critica negli Stati Uniti.

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  • Dark Money di Jane Mayer

Il sottotitolo di questo saggio è The Hidden History of the Billionaires Behind the Rise of the Radical Right, che significa “La storia segreta dei miliardari dietro l’ascesa della destra radicale”. Jane Mayer infatti ha indagato per cinque anni sulle attività dei fratelli Charles e David Koch delle Koch Industries, una società produttrice di petrolio, plastica, fertilizzanti e molto altro che è la seconda più grande azienda privata degli Stati Uniti. A partire dal 1980 i Koch cominciarono a finanziare con il loro patrimonio molti politici di destra. Secondo la Book Review Mayer è riuscita a scoprire più cose sui fratelli Koch e le loro intenzioni di quanto sia mai stato fatto prima.

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  • Evicted di Matthew Desmond

Il terzo saggio nella lista della Book Review è dedicato alle persone che negli Stati Uniti rischiano ogni giorno di essere sfrattate dalla propria casa; il titolo significa appunto “Sfrattati”. Matthew Desmond lo ha scritto partendo dalla sua esperienza: nel 2008 si era trasferito nei quartieri più poveri di Milwaukee, in Wisconsin, dove alcune persone spendono dal 70 all’80 per cento del loro stipendio in affitto finendo per abitare comunque in alloggi poco dignitosi. Secondo la Book Review questo libro «reintroduce il concetto di “sfruttamento” nel dibattito sulla povertà, e mostra che lo sfratto, così come il carcere, può segnare a vita una persona».

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  • In the Darkroom di Susan Faludi

È un libro autobiografico in cui la giornalista e premio Pulitzer Susan Faludi racconta il rapporto con il proprio padre che nel 2004, già anziano, si sottopose a un’operazione chirurgica per cambiare sesso. In particolare, Faludi spiega come ha cercato di fare pace con una persona conosciuta come uomo autoritario, violento e contraddittorio (suo padre era un sopravvissuto all’Olocausto ma anche un ammiratore della regista Leni Riefenstahl, che aveva idee naziste) diventato poi una donna anziana. Di Susan Faludi era uscito in italiano Il sesso del terrore, pubblicato nel 2008 dalla casa editrice ISBN.

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  • Il ritorno di Hisham Matar

Scritto dall’autore libico-americano Hisham Matar, il libro racconta la storia vera di suo padre, Jaballa Matar: un oppositore del regime di Gheddafi che nel 1990 fu rapito mentre si trovava in esilio, e consegnato alla polizia libica. La sua famiglia non ha più avuto sue notizie dopo un massacro avvenuto in una prigione libica nel 1996, e non è quindi chiaro se sia morto in quella circostanza. Hisham Matar è tornato in Libia solo nella primavera del 2012, dopo la fine del regime di Gheddafi: nel libro racconta com’è stato fare quel viaggio, e riflette da un lato sui regimi autoritari, dall’altro sul lutto provato per la scomparsa del padre. Einaudi pubblicherà il libro a fine marzo, mantenendo un titolo che è la traduzione precisa di quello originale, The Return.

Di Hisham Matar Einaudi ha già pubblicato i romanzi Nessuno al mondo(2006) e Anatomia di una scomparsa (2011).

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