Collaborazione con Giunti #9

La Casa Editrice Giunti mi ha inviato due delle sue ultime uscite:

Heine Bakkeid – L’ occhio del faro

Un tempo Thorkild Aske era uno dei più abili investigatori della polizia norvegese, un vero maestro nell’arte dell’interrogatorio. Adesso della sua brillante carriera non è rimasto niente, e anche il suo matrimonio è andato in pezzi. Incarcerato quattro anni prima per aver provocato la morte di una giovane donna guidando sotto l’effetto di droghe, Thorkild ha scontato la pena ma porta ancora i segni di quel tragico incidente: il senso di colpa non lo abbandona mai e nemmeno i cocktail di psicofarmaci di cui ha sempre piene le tasche riescono ad arginare le allucinazioni che lo perseguitano. Secondo il suo psichiatra esiste solo una terapia: il lavoro. Così gli procura un ingaggio come detective privato per una coppia il cui figlio, Rasmus, è scomparso misteriosamente. Annegato durante un’immersione a largo di Tromsø, in Lapponia, dove stava restaurando un vecchio faro arroccato su un’isola. Almeno è questo che sostengono gli inquirenti. Il corpo, però, non è stato mai trovato. E mentre sul Circolo polare artico cala la lunga notte invernale, le tempeste che sferzano la costa portano a riva un cadavere: ma non si tratta di Rasmus, bensì di una misteriosa donna dal viso sfigurato…


Soji Shimada – Gli omicidi dello zodiaco

Uscito in Giappone nel 1981, tradotto in inglese soltanto nel 2014 e ora, finalmente, in italiano, il romanzo di Shimada è, senza mezze misure, un capolavoro del genere. Siamo in Giappone sul finire degli anni Trenta. Heikichi Umezawa, un uomo assai ricco, artista eccentrico, appassionato di astrologia e alchimia, una giovinezza trascorsa a Parigi, una vita all’insegna dell’occultismo, dell’estetismo e del lusso, viene ritrovato morto, il cranio sfondato da un oggetto appuntito, nel suo studio chiuso a chiave dall’interno. E’ mattina e ha nevicato per tutta la notte, non ci sono tracce e tutti i possibili sospetti hanno alibi di ferro. L’artista ha appena completato l’ultimo di una serie di dipinti di soggetto astrologico. Ma soprattutto, tra gli appunti di Umezawa, gli inquirenti scoprono un progetto assurdo e mostruoso: la creazione di Azoth, l’essere femminile perfetto, assemblando parti del corpo di due sue figlie, due figliastre e due nipoti. Ognuna di queste ragazze, tutte vergini comprese tra i diciotto e i venticinque anni, appartengono a segni astrologici diversi e ideali per formare la creatura che costituisce l’ispirazione e il sogno di ogni alchimista. Il fatto è che, poco tempo dopo la morte dell’artista pazzo, le sei ragazze Umezawa vengono effettivamente uccise e ritrovate, variamente smembrate, in luoghi diversi dell’arcipelago nipponico, ciascuno con una precisa valenza magica e simbolica. Chi ha ucciso Heikichi Umezawa? E chi ha messo in pratica il suo orrendo delirio? La Seconda guerra mondiale e la catastrofe del Giappone interrompono le indagini, ma trent’anni dopo un famoso maestro astrologo, appassionato di investigazioni, e il suo giovane assistente riprendono le fila di quel cupo enigma… Il lettore è continuamente sfidato nel suo talento di solutore di misteri perché, come sottolinea più volte l’autore, gli verranno forniti tutti gli elementi per metterlo in condizione, lealmente, con il solo aiuto d’intelligenza e capacità deduttive, di arrivare alla soluzione del mistero.


Presto arrivano le mie recensioni! 🙂

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