SAVERIO DI SPIRITO, PITTORE
Alla Gianni piacciono gli artisti. Ho proprio un debole per chi e’ fuori dal coro, per gli strani, per gli alternativi. Anche il mio primo “ragazzino” è stato uno scultore, Marcello: faceva opere molto interessanti e dopo l’Accademia di Brera, si è trasferito a lavorare a New York per parecchi anni.
Gia’ il fatto che uno si vesta in un modo diverso, tocca la mia sensibilita’ (nomino Lapo Elkann, perché è uno di quelli che mi incuriosiscono di più) e chi mi conosce, lo sa, che nemmeno io riesco a vestirmi senza un tocco eccentrico, fosse solo un cappello. Ma purtroppo mi devo limitare a quello, io artista non sono, ma strana mi sento parecchio!
Tutta questa bella premessa, per raccontarvi che uno dei colleghi che mi ha colpito di piu’ al mio arrivo in Fiera Milano (stiamo parlando dei primi anni ’90) e’ stato Saverio Di Spirito, gran bel ragazzo dall’aspetto quasi spagnolo (originario invece di Palinuro), vestito generalmente tutto di nero con stivali e giacca. Divertente che d’inverno, per ripararsi dal freddo, Saverio aggiungesse al look una semplice sciarpa, geniale! Pittore nel DNA, grafico per l’azienda.
Mi ha sempre colpito la gratitudine con cui Saverio mi parlava del suo lavoro in Fiera, che io invece, ai tempi, trovavo riduttivo e quasi un ostacolo per l’espressione della sua arte. Ma la spiegazione, da vero artista, me l’ha data lui, dicendomi che quel lavoro gli garantiva una regolarita’ di vita, che la pittura da sola gli avrebbe negato e questo sarebbe stato un grosso rischio per la sua indole tendente alla sregolatezza.
Io sono sempre stata una sua grande fan e promotrice e sono ben felice di vedere che negli anni aumentano il numero delle sue esposizioni, le foto delle sue opere su importanti riviste, i luoghi in cui sono esposte le sue grandi tele. Perché Saverio adora lavorare sulle grandi dimensioni, a parete, impattanti. Le sue opere “spaccano”, hanno una forza comunicativa immediata, forte, istintiva. Saverio è molto esuberante nella sua espressione pittorica, vuole colori squillanti e materiali pittorici inusuali.
Io ho la gioia di avere due sue opere in casa, pensate proprio per me. Una è la sua rivisitazione di un quadro che avevo appeso in ufficio e che lui ha lavorato con la tecnica del collage, utilizzando i materiali che ci erano serviti per lo storico trasloco da Fiera Milano City al nuovo Quartiere di Rho (ahimé!). L’altro, arriva direttamente da una profumeria….immagini di donne testimonial di qualche casa cosmetica, che lui ha rivoluzionato a modo suo. Adorerei avere una delle sue grandi tele in sala, ma dobbiamo metterci d’accordo! Il meraviglioso “TANGO” che è stato pubblicato su AD, necessita di un soffitto più alto!
Mi piace molto che Saverio, de temps en temps, mi tenga informata sulla sua attività e mi invii immagini delle sue opere.
Quelle che pubblico oggi sono realizzate su pannelli di ferro. Per vostra informazione, a Varese in via Speri della Chiesa Jemoli 3, fino al 5 Maggio c’è una sua personale, “Le grandi tele di Saverio Di Spirito”.
Per info: www.saveriodispirito.it
