Rosa Genoni: dalla moda alle cause umanitarie, la pioniera del “Made in Italy”. Rosa Genoni a Milano fino al 17 Marzo 2018 - Facebook Full view

Rosa Genoni: dalla moda alle cause umanitarie, la pioniera del “Made in Italy”.

Esperienza emozionante quella di visitare una mostra, guidati dai racconti della nipote della protagonista, la stilista e pioniera del Made in Italy, Rosa Genoni. Le parole di Raffaella Podreider, così vibranti nei ricordi e così animate dall’orgoglio per una nonna straordinaria, ci hanno fatto rivivere le battaglie, le fatiche, le grandi soddisfazioni e le intuizioni modernissime di Rosa, vulcanica donna che dalla nativa Tirano in Valtellina, si è trasferita a 10 anni a Milano dove ha cominciato la sua instancabile opera di sarta, stilista, insegnante e poi militante pacifista e sostenitrice della causa dell’emancipazione femminile.

La mostra è ospitata presso l’Archivio di Stato di Milano, in via Senato 10 e si sviluppa in due ambienti: il primo interamente dedicato al mondo della moda, alle creazioni di Rosa Genoni, a quelle di altri grandi stilisti che a lei si sono ispirati; il secondo è uno spazio in cui si approfondisce l’impegno politico e sociale di Rosa, attraverso immagini, lettere originali, libri e riviste a lei appartenuti e fino ad ora custoditi dalla famiglia.

Abito Curiel Couture

All’Esposizione Internazionale di Milano del 1906, Rosa Genoni con le sue creazioni ispirate a opere d’arte italiane si aggiudica il “Diploma d’Onore” e il “Grand Prix della Giuria” per l’originalità e il gusto squisitamente italiano. Il mantello ispirato ad un disegno del Pisanello e l’abito dedicato alla Primavera del Botticelli (ritratto nella foto e presente in mostra) sono oggi esposti al Museo del Costume a Palazzo Pitti di Firenze, donati dalla figlia Fanny.

La Primavera del Botticelli

 

Rosa è convinta che la moda italiana debba trovare una propria via e liberarsi dalla sudditanza nei confronti della moda francese. Per fare questo ritiene sia  sufficiente ispirarsi alla cultura, all’identità all’arte del nostro Paese, trovando radici e modelli a cui rifarsi, senza oltrepassare i nostri confini. Convinzioni che Rosa trasferisce alle ragazze che seguono i suoi corsi di Storia del Costume alla Società Umanitaria, alle quali offre le basi per crearsi una professione nel mondo della sartoria e guadagnarsi l’indipendenza economica.

Una vita e una storia professionale molto affascinanti, di cui ci sono offerte delle belle testimonianze in questo allestimento.

La mostra è visitabile fino al 17 Marzo 2018 con ingresso libero, lun-gio ore 10-17, ven 10-14:30, sab 10-13.30.

Ringrazio la gentilissima Rossana Beccari che mi ha segnalato l’evento e che mi ha invitato all’inaugurazione.

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