IO HO PAURA

Come si fa a non dire una parola, dopo quello che e’ successo ieri a Parigi nella redazione di Charlie Hebdo? Non faro’ un’analisi politica dell’accaduto, non ne ho la competenza e non e’ questo il luogo. Ma non posso far finta di niente, perche’ tutto cio’ fa una maledetta paura e io non mi sento protetta, anzi, la tolleranza e le nostre leggi, la nostra civilta’, mi fanno ancora piu’ paura, se queste rappresentano il nostro solo scudo protettivo.

Vedere la noncuranza con cui i terroristi hanno abbandonato il luogo della strage, salendo, senza correre, in macchina, trovando pure il tempo per raccogliere qualcosa da terra, mi fa accapponare la pelle, cosi’ come la maledetta freddezza con cui questi assassini hanno giustiziato quel povero poliziotto gia’ ferito, a terra. Questi professionisti della morte, che si preparano in accademie specializzate, sono i nostri vicini di casa, vivono al nostro fianco, sanno tutto di noi e quando vogliono, ci attaccano, penetrando come un coltello nel burro.

Non potremo mai rispondere alla violenza con la violenza, ma essere giustiziati per avere idee diverse, in un Paese come la Francia che ha combattuto per la liberta’ di espressione, che e’ da sempre schierata storicamente per la difesa di questo diritto, fosse anche nella sua forma satirica, e’ intollerabile.

Mi auguro solo che li prendano subito, altro non voglio aggiungere.