Gender e Patto di corresponsabilità, la bufala dell’estate

bufala gender
Bufala Gender

Io non sopporto la gente che condivide le cose a caso sui social. Senza nemmeno informarsi se sia una notizia vera o falsa. Accade veramente troppo spesso. In genere si tratta di immagini con qualche scritta. Contro il governo, contro determinate persone, contro determinate categorie o scritte allarmiste di cose che potrebbero succedere e a cui ci si deve ribellare. Solo che quasi sempre si tratta di notizie false. Notizie che fanno scalpore e per questo la gente pensa di condividerle per farle sapere, perché nessuno ne parla, perché i telegiornali non ne parlano, perché qualcuno vuole nascondere la verità. E manca il buon senso: il buon senso di capire se sia una notizia vera prima di condividerla. Il buon senso di informarsi prima di condividerla.

L’ultima bufala di questa estate riguarda un presunto patto di corresponsabilità che a settembre maestre e insegnanti faranno firmare a tutti i genitori. Ed una volta firmato non si potrà più tornare indietro. Gli insegnanti saranno liberi di dare insegnamenti “gender” a tutti gli alunni e noi genitori saremo condannati a subire questi insegnamenti senza poterci ribellare.

A parte il fatto che tutte queste teorie allarmiste sul gender a scuola sarebbero da analizzare nel dettaglio… Appena si sente la parola “gender” c’è qualcuno che inizia a lanciare l’allarme: sarà insegnata l’educazione sessuale anche ai bambini delle scuole materne (cosa che non c’è scritta da nessuna parte… ma, si sa, il passaparola spesso fa diventare un granello di sabbia una tempesta tropicale).

Ed allora l’immagine con l’allarme ormai è diventata virale sui social: genitori, state attenti. Non firmate il patto di corresponsabilità o ve ne pentirete amaramente. E a quel punto sarete condannati senza possibilità di appello. Già una cosa del genere dovrebbe far pensare… come è possibile che firmando un semplice foglio non si possa più tornare indietro e si debba subire per tutto il resto degli anni scolastici a venire? Nemmeno fosse un contratto firmato davanti a un notaio senza possibilità di appello.

E soprattutto… cos’è questo patto di corresponsabilità? L’ho cercato e l’ho trovato sul sito del Ministero dell’Istruzione. In pratica è un elenco di doveri, che stabilisce come professori, studenti e famiglia dovrebbero comportarsi nel rapporto scolastico che li unisce.

Vediamole alcune di queste norme di comportamento così terribili…

I docenti si impegnano a:

1. Fornire con il comportamento in classe esempio di buona condotta ed esercizio di virtù.
2. Curare la chiarezza e la tempestività di ogni comunicazione riguardante l’attività didattica o formativa in classe.
3. Promuovere in ogni occasione il dialogo, con il singolo studente e con il gruppo classe.
4. Adoperare ogni strumento atto al recupero delle insufficienze e delle lacune, durante l’anno scolastico.
[…]
7. In fede ai principi dell’educazione personalizzata e al rispetto delle famiglie, evitare ogni giudizio frettoloso o sommario nei confronti degli studenti.
8. Migliorare costantemente la conoscenza della propria disciplina ed aggiornarsi sugli strumenti dell’attività formativa e pedagogica.
[…]
12. In qualità di docente tutor, garantire alle famiglie e agli studenti la possibilità di ottenere con regolarità i colloqui individuali, provvedendo a fornire orari per il colloquio compatibili con le esigenze lavorative dei genitori.

Gli studenti si impegnano a:

1. Frequentare con regolarità tutte le lezioni e le attività didattiche.
2. Comportarsi in modo corretto e rispettoso –sostanziale e formale- nei confronti del preside, dei docenti, del personale della scuola, degli alunni.
3. Utilizzare un linguaggio corretto nel rispetto dei ruoli e dell’istituzione scolastica.
4. Rispettare le strutture della scuola senza arrecare danni all’edificio e alle attrezzature messe a disposizione.
5. Rispettare il diario di classe.
6. Dimostrare lealtà nei rapporti interpersonali, nelle verifiche, nella vita scolastica.
7. Raggiungere gli obiettivi prefissati per il proprio curricolo dedicandosi in modo responsabile allo studio e all’esecuzione dei compiti richiesti.
[…]
11. Tenere il telefono cellulare spento e in cartella durante le ore di lezione.
12. Condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
13. Dare il buon esempio ogni qual volta si trovassero a contatto con gli studenti della primaria e della secondaria di primo grado del Centro Scolastico.

La famiglia si impegna a:

1. Valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti.
2. Rispettare l’istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza dei propri figli alle lezioni, partecipando attivamente agli organismi collegiali e controllando quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola.
3. Discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l’Istituzione scolastica.

Mi sembrano regole e doveri condivisibili. Nulla che parla di gender. Nulla che parla di programmi di insegnamento da sottoscrivere e accettare così come sono senza poter scegliere se essere d’accordo o no. Nulla che lascia agli insegnanti la libertà di fare quello che gli pare in classe. Semplici regole e doveri che tutti i genitori, tutti gli alunni e tutti gli insegnanti dovrebbero rispettare nel corso dell’anno scolastico.

Ma ovviamente, per dare maggior credito all’allarme lanciato con l’immagine, arriva anche un ulteriore avviso che mette in guardia (ancora!!!) i genitori sul fatto che anche se apparentemente in questo patto di corresponsabilità non ci sia nulla che faccia pensare alle questioni gender o al fatto che se si sottoscrive poi non ci si potrà più ribellare… è tutto vero e non bisogna firmarlo!

Attenzione, vi diranno che non è vero, che non c’entra niente con il gender.
Vi parleranno di cose buone come il rispetto , la lotta al bullismo, lotta alla violenza contro le donne e simili.
PARITÀ DI GENERE, EDUCAZIONE ALL’ AFFETTIVITA’
PAROLE CHIAVE dietro le quali vogliono nascondere
l’indottrinamento all’ ideologia gender dicedovi anche che questa non esiste.
NON CASCATECI !!!!
CON INGANNO VI FARANNO FIRMARE LA VOSTRA CONDANNA e non potrete più far niente perché avrete dato il vostro consenso. NON FIRMATE !!!!!

E la bufala continua a diffondersi! Boicottiamo le false notizie sui social. Basta alla cattiva informazione e agli inutili allarmismi basati sul nulla. Il patto di corresponsabilità non è un contratto firmato col sangue e non vincola i genitori ad accettare senza possibilità di replica ogni proposta e decisione del collegio d’istituto. E se si parla di rispetto per i diversi (che possono essere studenti diversamente abili o studenti di altre nazionalità) che male c’è?

 

10 Risposte a “Gender e Patto di corresponsabilità, la bufala dell’estate”

  1. La condivisione dipende dal fatto che è venuta meno la classica divisione dei ruoli e gli uomini oltre a dare lo stipendio vogliono ricevere. La suocera diventa come tua madre, le sue sorelle come le tue… ma questo non è possibile! Ad un certo punto una si scoccia e li manda a quel paese perché le passioni tristi fanno parte dell’essere umano. La suocera è una donna mica una santa! Nel senso: potrebbe essere una santa donna! Chi lo mette in dubbio? Figurarsi. Un ragazzo maturo conoscendo il carattere della madre cercherà di evitare alla moglie un esaurimento nervoso! Se mia madre fosse una persona invidiosa mi comporterei di conseguenza… l’amerei perché è mia madre ma cercherei di comportarmi come mio padre. Un po’ sdrammatizzerei, un po’ minimizzerei e facendolo mi sentirei un uomo realizzato perché capace di dare. La fedeltà al ruolo implica la volontà di voler riuscire nella vita. E comunque mi sembra abbastanza puerile pretendere di cambiare il carattere dei genitori dopo il matrimonio… ti sembra il caso d’imporre una personalità che mal digerivi ad una donna che nel momento stesso in cui ti sposi diventa l’antagonista di tua madre. Ti sei sposato perché ti sentivi soffocare. Ecco perché i ragazzi non dovrebbero emanciparsi dalla famiglia prima del matrimonio. Chi sta bene a casa avrà le sue ragioni… non ha incontrato la donna giusta e si sente libero in casa sua. Libero di dare se e maschio e libera di ricevere se è femmina… dare ad una donna che non ti sembra sincera è frustrante tanto quanto ricevere da un uomo avaro di soldi e sentimenti. E’ frustrante sapere che tuo marito ti fa conti in tasca o che ti vive come un complemento d’arredo. Stando a casa non si sbaglia!

  2. Non e’ una bufala. L’unica bufala e’ il tuo cervello arcobaleno. Noi non firmeremo nessun contratto in bianco per conto di questo governo catto-comunista (renzi – bergoglio – grillo – berlusca). Mi fai schifo come persona!

    1. Avevo quasi pensato di cestinarti o ti segnalarti come spam, ma poi ho deciso di pubblicarti per far vedere a tutti la limitatezza della tua persona, che si permette di giudicare ed insultare una persona senza nemmeno conoscerla. Complimenti veramente. Il mio sarà un cervello arcobaleno, ma sicuramente è molto più allegro ed aperto di te. Portami le prove che non è una bufala e poi magari ne riparliamo.

    1. E che dovrei capire da questo articolo? Sinceramente non vedo niente di ufficiale o programmi che effettivamente verrebbero inseriti nelle scuole. Quindi la bufala continua per me

  3. Tutti hanno ragione, nessuno ammette di avere torto e ciò genera confusione. In pratica, se mio
    figlio torna a casa e riferisce di masturbazione, filmati espliciti o altro, gli insegnanti devono iniziare a preoccuparsi. Patto si o patto no. Chiaro?

  4. Il patto di Corresponsabilità citato è una burla in quanto tutte le schifezze citate (siamo ora nel giugno 2017), le fanno a scuola eccome ma comunque senza nemmeno immaginarsi di scriverle pubblicamente in un documento da sottoporre ai genitori. Il regime non è scemo. Avvelena i bambini in segreto.

    1. quali sarebbero le schifezze? Avvelenare i bambini comunque a me sembra un po’ esagerato (opinione mia, poi tu sei libero di pensare il contrario)

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