Candelora, dell’inverno siamo dentro o siamo “fora”?

candela candelora
Candela per la Candelora

Candelora, il significato

Quando vien la Candelora,
de l’inverno semo fora.
Ma se piove o tira vento,
de l’inverno semo dentro.

Il 2 febbraio si celebra la Candelora. E questa è la filastrocca che diceva sempre mia nonna sul giorno della Candelora. So che in alcune zone d’Italia si dice in maniera diversa… cioè che se piove siamo fuori e se c’è il sole siamo dentro. Ma io l’ho sempre detta così e sinceramente mi sembra più adatta.

Secondo una credenza popolare, in questa giornata gli orsi escono dalle loro tane. E se trovano un cielo nuvoloso fanno 3 salti per festeggiare la fine dell’inverno. Al contrario se trovano il sole, rientrano nella tana perché vuol dire che ci sarà ancora almeno un mese di freddo.

Io ho legato questa giornata sempre a questa filastrocca, ma il 2 febbraio ha anche un significato più profondo. Ed allora sono andata a cercarlo per capire bene le origini di questa ricorrenza.

Nella festa della Candelora la Chiesa celebra la presentazione al Tempio di Gesù. E questa è la giornata in cui si benedicono le candele, che sono il simbolo della luce di Cristo. Questa particolare ricorrenza è chiamata anche la festa della Purificazione di Maria. Secondo la legge di Mosè, ogni primo figlio maschio del popolo ebraico era considerato “offerto al Signore” e, dopo la nascita, doveva essere riscattato con l’offerta di un sacrificio. Inoltre, “una donna era considerata impura del sangue mestruale” per 40 giorni dopo il parto di un figlio maschio e 68 giorni dopo la nascita di una femmina. Secondo la tradizione quindi 40 giorni dopo la nascita doveva avvenire l’offerta del figlio e la purificazione della donna. Ed il 2 febbraio arriva appunto 40 giorni dopo la nascita di Gesù.

Ed infine ho scoperto anche che in Francia la Candelora è il giorno delle crepes, che vengono preparare in ogni modo. Che bontà! E’ il giorno giusto per preparare le crepes oppure per andare a gustarle da qualche parte.

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