Il club delle lettrici compulsive

Scrivere è un mestiere pericoloso – Alice Basso

Scrivere è un mestiere pericoloso Book Cover Scrivere è un mestiere pericoloso
Alice Basso
Giallo
Garzanti Libri
2016
Digitale - Cartaceo
341

La sua nuova sfida è creare un ricettario dalle memorie di un'anziana cuoca. Un'impresa ardua, quasi impossibile. Perché Vani non ha mai preso una padella in mano, e non le è chiarissimo il significato di parole come scalogno o topinambur. Ma inaspettatamente, mentre esegue l'incarico con il conforto morale di un gourmet come il commissario Berganza, una rivelazione cattura il suo interesse: la cuoca confessa un delitto. Un delitto che riguarda una delle famiglie più in vista di Torino, e che per la cronaca ha un altro colpevole. Berganza abbandona i fornelli per indagare, e adesso è lui ad aver bisogno di Vani, del suo dono che le permette di osservare le persone e scoprirne i segreti più nascosti. Eppure la strada che porta alla verità è lunga e tortuosa. A volte la vita assomiglia a un giallo, piena di falsi indizi: solo l'intuito di Vani può smascherarli.

Scrivere è un mestiere pericoloso – Alice Basso

Alice Basso è tornata! Scrivere è un mestiere pericoloso è il suo secondo libro che ha come protagonista Vani Sarca, l’irriverente ghostwriter che abbiamo conosciuto e amato in L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome (di cui vi ho parlato qui).

Sono passate alcune settimane da quando Vani si è vendicata di Riccardo e lui pare sparito dalla circolazione. Nel frattempo, oltre a lavorare per la casa editrice L’Erica, Vani ha iniziato una collaborazione con la polizia come consulente in materia di comunicazione e relazioni pubbliche. Il commissario Berganza la obbliga a seguire un corso di aikido, in modo che possa difendersi in caso di emergenza perché Vani è assolutamente incapace di usare una pistola, nonostante le lezioni al poligono di tiro.

Se questo fosse un mondo giusto, se andasse come nei libri, io sarei il tipo di persona che prende in mano una pistola e dal nulla, senza il minimo sforzo, infila una serie di proiettili al centro esatto del cuore della sagoma, per poi abbassare l’arma – dalla quale uscirebbe un artistico ricciolo di fumo – e dire con una scrollata di spalle: «Che c’è? Era facile». Questo dovrebbe accadere.
Invece la prima volta che sono stata al poligono di tiro di Torino ho sparato all’aria. Così, come una pivella.

Enrico, il direttore della casa editrice L’Erica, invece ha pronto un altro incarico per Vani: un memoriale/libro di cucina che Vani scriverà per conto di una nota food blogger che rivisiterà le ricette della cuoca storica di una notissima famiglia di stilisti torinesi. E quindi Vani si trova catapultata nel dorato mondo dei Giay Marin, stilisti di fama mondiale con un grosso dramma alle spalle: nel 2009, Adriano, il maggiore tra i figli del fondatore della casa di moda, è stato ucciso dal fratello Aldo che ora è in carcere.

Vani si reca a casa Giay Marin per intervistare Irma Envrin, l’ottuagenaria cuoca ormai in pensione che però continua a vivere nella casa padronale con Delia Visconti Bligny, la moglie del defunto Adriano. Vani scopre con piacere che Irma ha una brillante conversazione nonostante stia iniziando a perdere colpi. Si sente sempre più vicina all’anziana cuoca, quando, all’improvviso, la donna le rivela la verità sull’omicidio di Adriano.

Vani avvisa il commissario Berganza e si prepara ad indagare. Che Aldo sia innocente? Chi ha ucciso Adriano?

In tutto questo disastroso pasticcio in cui si trova invischiata, ricompare anche Riccardo. Cosa vuole ancora da Vani?

Vani si troverà veramente messa alla prova perché per fare bene il suo mestiere di ghostwriter, dovrà imparare a cucinare e questo potrebbe essere un problema perché non ne è assolutamente capace. Insospettabilmente, sarà proprio Berganza a venirle in aiuto…

Il punto è questo: il crotalo sa che, se c’è una cosa al mondo nella quale sono negata, ma non solo negata, sideralmente negata, clamorosamente, sconvolgentemente negata, quella è cucinare. (E sparare, ma questo grazie al cielo gli è ancora ignoto.)
[…]
Quindi, assegnandomi un ricettario, Enrico sa che mi toccherà diventare un’esperta di cucina.

Anche in Scrivere è un mestiere pericoloso, ho adorato visceralmente Vani e il rapporto che ha con Berganza e con la piccola Morgana, che tornerà ancora una volta a farsi aiutare dalla sua amica dark.
E come al solito, non vedo l’ora di leggere il prossimo libro che vedrà Vani come protagonista. Spero che Alice Basso non ci faccia attendere troppo.

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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