Ebbene sì, oggi affronteremo un tema particolare, ovvero: le scene di sesso nei libri. Perché ne abbiamo lette delle belle (50 sfumature docet) e non tutte hanno quella carica erotica che il genere impone o imporrebbe.
Tutto questo però, perché qualche tempo fa mi è capitato di assistere ad una discussione su un gruppo di lettori. Il tema era: i termini che, in un libro, stroncano immediatamente una scena di sesso.
Vi siete mai imbattute in letture coinvolgenti, appassionanti, dove non vedete l’ora che i due, dopo tanti tira e molla, “quaglino” finalmente? Avanzate nella lettura speranzose, vivendo quelle scene come se foste voi le protagoniste. Lui la guarda, l’accarezza delicatamente fino a farla vestire di pelle d’oca. L’eccitazione sale, il desiderio e la voglia di un contatto fisico diventano irrefrenabili. Lui fa scorrere le sue mani possenti lungo i fianchi di lei, giù, ancora più giù, per saggiare le sue cosce sode per poi risalire dolcemente e sfilarle… le mutandine.
Le mutandine signore mie. Uno dei termini più “smorzaormoni” che possiamo trovare in una scena di sesso insieme agli slippini. Ma dite mutande piuttosto! O biancheria intima se proprio la mutanda, in quanto tale, vi sembra troppo rude. O ancora meglio, non parlate proprio di abbigliamento e lasciate che sia il lettore ad immaginare.
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