Noi siamo tutto
Young Adult
Sperling&Kupfer
2017
Digitale - Cartaceo
307
Noi siamo tutto è il romanzo di esordio di Nicola Yoon, dal quale è stato tratto il film omonimo che arriverà nelle sale italiane il 21 settembre.
Leggendo la trama, mi aspettavo una storia alla Colpa delle stelle/Io prima di te e avevo già pronti i fazzoletti. In realtà, non è un libro triste per nulla, anzi, nonostante la malattia di Madeline l’intero libro è pieno di positività e di speranza.
La condizione di Madeline è una malattia realmente esistente e l’autrice è stata bravissima nel suo lavoro di ricerca perché è davvero riuscita a fare il quadro della situazione clinica con tutte le sue complicanze.
La vicenda è raccontata da Madeline in prima persona: chiusa in una bolla praticamente sterile, racconta come si svolgono le sue giornate. Tutte uguali da che ne ha memoria: scuola on line, tanti libri, serate con la madre trascorse giocando a Scarabeo o alla loro versione modificata di Pictionary.
I capitoli hanno lunghezza variabile e sono intervallati da alcuni disegni (fatti dal marito dell’autrice, come ho scoperto leggendo i ringraziamenti). Sono molto interessanti perché aiutano ad immergersi davvero nella mente di Maddy e ad entrare in sintonia con lei.
Madeline è un personaggio eccezionale, ma anche i personaggi secondari non sono da meno. La Yoon è stata superbrava nel mostrarci l’inquietudine di Olly, per fare un esempio. Le descrizioni dei movimenti di Olly, della sua incapacità di stare fermo emergono dalle pagine tanto che pare di averlo davanti.
«Ho deciso che i nastri trasportatori per il ritiro dei bagagli sono la metafora perfetta della vita», dichiara Olly, seduto sul bordo di uno fermo.
[…]
«Veniamo al mondo. Ci ritroviamo sbattuti su questo folle aggeggio chiamato vita, che gira e gira.»
«Nella tua teoria le persone sono i bagagli?»
«Sì.»
«Vai avanti.»
«A volte capita di cadere prematuramente. Altre volte, di essere così martoriati dagli altri bagagli che ci cadono in testa da non riuscire più a funzionare a dovere. In altri casi ancora ci si perde, oppure si viene dimenticati e si continua a girare in tondo per sempre.»
«E quelli che vengono ritirati, invece?»
«Finiscono in qualche armadio, a condurre esistenze che non hanno niente di straordinario.»
Olly è molto più di un bel ragazzo che perde la testa per la ragazza nella bolla. Nonostante il modo in cui è cresciuto, Olly è gentile, sensibile e molto profondo ed è tutto ciò di cui Maddy ha bisogno per conoscere se stessa e il mondo.
Un altro personaggio assolutamente adorabile è Carla, l’infermiera che si occupa di Madeline. È per Maddy una sorta di seconda madre, ma soprattutto è la sua unica amica all’interno della bolla in cui è costretta a vivere.
Tra i temi trattati non c’è solo l’amore appena nato e ostacolato dalla malattia e sarebbe riduttivo catalogare Noi siamo tutto solo come romanzo d’amore. Si parla di crescita, di scelte, di verità difficili da accettare, il tutto raccontato con una sottile vena di umorismo e con una semplicità che lasciano senza fiato.
Noi siamo tutto è davvero uno di quei libri che lasciano il segno e che ti incollano alle pagine, quindi ve lo consiglio spassionatamente. L’unico difetto? Il finale un po’ troppo frettoloso che lascia in sospeso un bel po’ di cose.
Come vi ho già detto, da Noi siamo tutto è stato tratto un film. Vi lascio al trailer:
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Prima di incontrare Olly ero felice. Ma adesso sono viva, e tra le due cose c’è una bella differenza.
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