Narrativa
Newton Compton
2017
Digitale - Cartaceo
215
Madame Claudel è in un mare di guai è un libro di Aurélie Valognes e pubblicato in Italia da Newton Compton. L’ho letto tutto d’un fiato perché è davvero un libro molto carino con protagonisti particolari.
Il titolo originale è Mémé dans les orties che letteralmente vuol dire La nonna nelle ortiche, titolo che sarà anche poetico in francese (è un modo di dire che si usa quando qualcuno passa il limite), ma che in italiano non suona benissimo, nonostante renda perfettamente l’idea della storia che racconta. La traduzione del titolo in italiano lascia un po’ il tempo che trova perché non ha molta attinenza con la trama, ma è un piccolo dettaglio che non toglie nulla alla storia.
Il protagonista è Ferdinand Brun, un burbero e dispettoso vecchietto, che si ritrova a vivere nel vecchio appartamento della ex moglie, scappata con il postino anni prima e deceduta da poco. Ferdinand vive per il suo cane, Daisy, ma le vecchiette del condominio non la possono vedere. La sua acerrima nemica è la portinaia, Madame Suarez, che lo spia e trama alle sue spalle perché se ne vada al più presto dal condominio di Rue Bonaparte che lei amministra con il pugno di ferro.
Brun è solo, praticamente abbandonato a se stesso. Dà la colpa alla sfortuna di essere nato di venerdì 13, ma in realtà è lui l’artefice della sua sfortuna perché ha un carattere terribile.
La sua antipatia è diventata una seconda natura, un’arte di vivere, di sopravvivere, anche. Sì, sopravvivere, perché Ferdinand vive male l’invecchiamento. Solitudine, decadenza fisica: tutto ciò lo uccide a fuoco lento. L’unica attività che sia riuscito a trovare per sfuggire alla noia è essere cattivo, tanto per non mancare a nessuno quando se ne sarà andato.
Il cambiamento arriva con Juliette, la precoce bambina che si è appena trasferita con il padre e la sorellina al piano di sopra. Juliette, che si autoinvita a pranzo tutti i giorni perché non le piace la mensa della scuola, non si fa problemi a dire candidamente a Ferdinand ciò che pensa e dove lui sbaglia e questo gli aprirà finalmente gli occhi. Ma a ottantatre anni è tardi per cambiare?
Un altro personaggio che sarà fondamentale per l’evoluzione di Ferdinand è Madame Claudel, una arzilla novantenne sua vicina di casa, che non si può non amare. Madame Claudel e Juliette rivoluzioneranno la vita di Ferdinand, che per troppo tempo è stato fermo ad impolverarsi vivendo di ricordi e di rancori.
«[…] Il segreto per non lasciarsi abbattere è imparare a convivere con questa idea, accettare che la morte fa parte della vita. “Invecchiare è vedere gli altri morire”. Non so più chi l’ha detto, ma mi sembra giustissimo. […]»
Il tema centrale è la solitudine. Ferdinand è solo perché è un uomo terribile, Béatrice è sola nonostante abbia figli e nipoti perché è vedova e i figli sono andati per la loro strada, Juliette è sola perché è troppo adulta per la sua età, ma questo tema è trattato dall’autrice con una delicatezza infinita, in modo da far riflettere il lettore senza essere pesante. Tutto sommato, è un libro rasserenante, che mette di buon umore, soprattutto perché ci sono alcune situazioni tragicomiche che vi strapperanno ben più di una risata.
Lo stile è fluidissimo e tra vecchietti squinternati e situazioni al limite dell’assurdo, se cercate qualcosa di leggero, divertente e che non annoi mai, ricco di colpi di scena ed emozioni, questo è il libro che fa per voi.
Per Aurélie Valognes questo è il primo libro. Sono curiosa di leggere i prossimi.
Avete letto Madame Claudel è in un mare di guai? Vi aspetto per commentarlo insieme.
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