Il club delle lettrici compulsive

L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome – Alice Basso

L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome Book Cover L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
Alice Basso
Giallo
Garzanti Libri
2015
Digitale - Cartaceo
271

Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: coglie l'essenza di una persona da piccoli indizi e riesce a pensare e reagire come avrebbe fatto lei. Un'empatia profonda e un intuito raffinato sono le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un'importante casa editrice. Scrive libri per altri. L'autore le consegna la sua idea, e lei riempie le pagine delle stesse parole che lui avrebbe utilizzato. Un lavoro svolto nell'ombra. E a Vani sta bene cosi. Anzi, preferisce non incontrare gli scrittori per cui lavora. Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva più possibile con nessuno. Per questo sa di doversi proteggere, perché, dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei. E quando il destino fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le relazioni, come i libri, spesso nascondono retroscena insospettabili.

L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome – Alice Basso

L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome è il primo romanzo di Alice Basso, edito da Garzanti.

Un romanzo che va assolutamente letto perché è un libro ironico, intelligente e con una protagonista tostissima, di quelle che piacciono tanto a noi compulsive.
Scopritelo insieme a me.

Silvana Sarca, detta Vani, lavora per una casa editrice di Torino. Non è una semplice impiegata ma è una ghostwriter, una di quelle persone che scrivono libri per conto di autori già famosi che per un motivo o per l’altro, non riescono a stare dietro al piano editoriale previsto per loro.

In casi come questi, gli editori dicono senza scomporsi: «Non si preoccupi, sarà un successo», aprono una lista di nomi di schiavi, ed è qui che entriamo in scena noi.
Ci danno due o tre linee guida sui contenuti, un elenco di materiali da consultare se ce n’è bisogno, una data di scadenza di solito vergognosamente vicina, un micragnoso pagamento per ritornarcene nell’ombra senza dire a nessuno che siamo stati noi.

Vani, trentaquattro anni che non dimostra, è molto brava nel suo lavoro. È estremamente dotata. Sa entrare nella testa dell’autore e scrive esattamente quello che ci si aspetterebbe in quella circostanza e lo fa solo basandosi su appunti, testi già scritti dal tal autore, interviste rilasciate in TV o alla radio. Di solito, Enrico, il suo capo, non vuole che Vani incontri gli autori per cui scriverà, per questo, quando Vani chiede di incontrare Riccardo Randi, Enrico cerca di opporsi strenuamente.
Riccardo è un autore diventato famosissimo per Costa d’asfalto, un libro pubblicato cinque anni prima, ma dopo quello, per lui c’è stato solo il grande buco nero del blocco dello scrittore. Ecco perché decide di rivolgersi alla Casa Editrice Edizioni L’Erica, per la quale lavora Vani.
Vani ha in mente un’idea bellissima per il suo nuovo romanzo ma deve per forza lavorare con Riccardo perché abbia un senso. Il libro viene pubblicato ed è il libro più bello del mondo, un caso editoriale senza precedenti.

Nel frattempo, passano i mesi e Vani, che non ha più avuto notizie di Riccardo, inizia a collaborare con Bianca Dell’Arte Cantavilla, una scrittrice che ha fatto fortuna con le Cronache Angeliche in cui dispensa consigli che pare le arrivino direttamente dagli Angeli.

Quando però, Bianca viene rapita, Vani incontra il commissario Berganza, un uomo molto intelligente ed acuto che pare uscito da un libro noir e, volente o nolente, si ritroverà invischiata in un vero e proprio giallo. Chi ha rapito Bianca? E perché?

Vani incrocerà ancora Riccardo sulla sua strada e la complicità e la magia del loro primo incontro sono subito rinnovati. Cosa accadrà tra i due? Per scoprirlo, dovrete leggere L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome.

Come vi ho già anticipato, ho adorato questo libro. Vani è un personaggio tostissimo: è grintosa, non ha paura di dire quello che pensa e non si lascia intimidire. Ha un’ironia pungente, è sagace e brillante.

È più forte di me. Fare incazzare Enrico è un impulso insopprimibile che ho da sempre. A pensarci bene, da prima ancora di conoscerlo.
Ci sono rapporti capo-dipendente basati sulla stima reciproca, sulla fiducia, sulla condivisione di valori, o anche del senso dell’umorismo.
Il nostro sembra si fondi, dalla notte dei tempi, su me che faccio incazzare lui.
C’è da dire che sembra che funzioni.

Nonostante il look alla Lisbeth Salander (ma con meno piercing) e nonostante, soprattutto, la sua natura disincantata nei confronti dei rapporti con il prossimo, instaura una bellissima amicizia con Morgana, una ragazzina che abita nel suo stesso condominio e diventa una sorta di sorella maggiore per lei.

Non voglio dirvi di più perché non voglio rovinare a nessuno il gusto della lettura. L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome è un libro molto diretto, senza troppi fronzoli ed è un vero e proprio tributo ai libri in generale: è impossibile non amarlo!

Vi lascio con una citazione e con il booktrailer e vi anticipo che il 12 maggio, Vani è tornata sugli scaffali in Scrivere è un mistero pericoloso, quindi tenete d’occhio la nostra pagina Facebook!

In molti amano l’odore della carta.
Alcuni ne vanno proprio pazzi. Quando comprano un libro, se lo avvicinano al naso e aspirano forte chiudendo gli occhi. Talvolta mugolano. Se entrano in una biblioteca, inspirano a pieni polmoni come fossero in alta montagna, poi estraggono un vecchio volume dal primo scaffale e ci tuffano la faccia con l’intenzione apparente di baciarlo.
L’odore della carta, in realtà, è odore di morte. […] Quindi c’è gente che va matta per un puzzo di marcio e morte e nemmeno lo sa.

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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