Le donne del Club Omicidi
Thriller
Longanesi
2015
Digitale - Cartaceo
304
Le testimoni del club omicidi è il dodicesimo volume della serie Le donne del Club Omicidi di James Patterson e Maxine Paetro.
La serie è così composta:
- Primo a morire (Longanesi 2003 – Tea 2004)
- Seconda chance (Longanesi 2004 – Tea 2006)
- Terzo grado (Longanesi 2005 – Tea 2007)
- Le donne del club omicidi (Longanesi 2006 – Tea 2008)
- Qualcuno morirà (Longanesi 2007 – Tea 2009)
- Il sesto colpo (Longanesi 2008 – Tea 2010)
- Il settimo inferno (Longanesi 2009 – Tea 2011)
- L’ottava confessione (Longanesi 2010 – Tea 2012)
- Senza appello (Longanesi 2011 – Tea 2013)
- La cerimonia (Longanesi 2012 – Tea 2014)
- L’undicesima ora (Longanesi 2013 – Tea 2014)
- Le testimoni del club omicidi (Longanesi 2015)
- La tredicesima vittima (Longanesi, 2016)
- Peccato mortale (Longanesi 2017)
- 15th Affair (inedito in Italia)
Lindsay ha appena avuto una bambina, ma rientra praticamente subito al lavoro perché Randolph Fish, un serial killer che ha arrestato tempo prima, è uscito dal coma e vuole collaborare con la polizia che è ancora alla ricerca dei cadaveri delle sue vittime. Fish però pone come condizione un’unica cosa: vuole parlare solo con Lindsay.
Nel frattempo, mentre Claire si appresta ad effettuare l’autopsia sul cadavere della fidanzata di un famoso giocatore di football, si accorge con orrore che il corpo della ragazza è sparito.
Rich indaga su alcuni misteriosi omicidi sognati da un professore di inglese e poi realmente avvenuti. Ad affiancarlo nelle indagini c’è Mackie Morales, una promettente tirocinante che pare essersi legata fin troppo a Rich…
Yuki, invece, è alle prese con un processo per omicidio, nel quale l’imputato è un avvocato senza scrupoli accusato di aver ucciso la moglie e la figlia.
E qui mi fermo per non rischiare di rovinarvi la lettura. Per saperne di più dovrete leggere Le testimoni del club omicidi.
Yuki, strano ma vero, è meno irritante del solito in questo libro, anche se trovo sempre un pochino ridicolo il modo in cui sono descritte le scene in cui lei parla con la madre morta.
Lindsay è combattuta tra le sue responsabilità di madre e di poliziotto. Ho trovato poco realistico il suo lasciare la bambina malata in ospedale per andare al lavoro: se mia figlia neonata avesse bisogno di un ricovero, dovrebbero staccarmi chirurgicamente per farmi allontanare dal suo capezzale e non c’è senso del dovere che tenga. Sinceramente avrei anche evitato la scena del parto: la notte buia è tempestosa è decisamente una forzatura, motivo per cui questo libro non merita un voto pieno.
Ho apprezzato molto Claire, anzi, mamma Claire, che si preoccupa per la serenità dei suoi amici nonostante i suoi problemi lavorativi. Il caso che la riguarda, pur occupando pochissimo spazio all’interno della narrazione, è avvincente e, a mio parere, avrebbe meritato qualche parola in più.
Per quanto riguarda il resto delle vicende, invece, ho trovato il libro ben strutturato seppur un po’ troppo veloce e a tratti dispersivo. Mi sarebbe piaciuto leggere di più su Fish, il serial killer affascinante con una personalità dirompente.
Il ritmo come sempre è serrato, complice la brevità dei capitoli. I capitoli finali ci regalano un colpo di scena dietro l’altro.
Avete letto Le testimoni del club omicidi? Vi aspetto per commentarlo insieme!
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