Il club delle lettrici compulsive

Le sorelle – Claire Douglas

Le sorelle Book Cover Le sorelle
Claire Douglas
Thriller
Nord
2016
Digitale - Cartaceo
333

Ha tagliato i ponti con la famiglia, si è isolata dagli amici, si è trasferita in una nuova città. Eppure, quando incontra Bea, ha l’impressione che il destino le stia dando una seconda occasione. Perché quella ragazza non solo è fisicamente identica a Lucy, ma le assomiglia pure nel modo di parlare e di vestirsi. Inoltre anche lei ha un gemello, Ben, perciò più di chiunque altro comprende il vuoto che sente Abi. E si propone di colmarlo, accogliendola nella grande casa che divide col fratello. Se con Bea è stata un’affinità istantanea, con Ben è amore a prima vista. Tuttavia, più tempo passa insieme con loro, più Abi si convince che ci sia qualcosa che non vada. All’inizio è solo una sensazione; poi, però, sono arrivate le fotografie strappate, gli oggetti spariti dalla sua camera, l’uccello morto lasciato sul letto. Sono opera di Bea, folle di gelosia per la relazione del gemello? A volte, Abi spera che sia così. Altrimenti vorrebbe dire che qualcuno ha scoperto il suo segreto...

Le sorelle – Claire Douglas

Ho letto da poco Le sorelle, di Claire Douglas e il risultato è stato un po’ deludente.

Vediamo insieme perché.

La trama promette davvero bene: Abi ha perso la sorella gemella, morta tragicamente. Da allora, la vita di Abi è cambiata. Ha tagliato i ponti con tutti, non riesce a lavorare come vorrebbe e si è trasferita da Londra a Bath, in modo da non dover affrontare continuamente il ricordo di Lucy.

Lucy era tutto ciò che Abi non era: estroversa, simpatica, riusciva ad inserirsi senza difficoltà in ogni situazione. L’esuberanza di Lucy aiutava Abi, più timida e introversa e ora che Lucy non c’è più, per lei è difficile. Tanto difficile.

Abi si sente in colpa per la morte di Lucy e la rivede ovunque. Quando incontra Beatrice, ha un déjà-vu: Bea assomiglia tantissimo a Lucy, parla come lei, si muove come lei. Per Abi è impossibile non avvicinarsi e attaccare bottone.

Bea si rivela molto amichevole, tanto da invitare Abi a casa sua per il grande opening che sta organizzando. Le due stringono amicizia in fretta e Abi viene introdotta in un ambiente nuovo, vivace e stimolante, fatto di artisti di vario genere. Insieme a Bea, le sembra di tornare a respirare. A casa di Bea, Abi incontra Ben, il gemello di Bea. Il fatto che anche Bea abbia un gemello, sulle prime angoscia Abi che poi rivede la sua posizione: Bea ha un gemello. Bea è l’unica che possa capire il suo dolore.

Ci penso, ma so che non posso parlare di Lucy. Cosa ci sarebbe da dire? Che era la mia gemella, che l’amavo più di chiunque altro al mondo, che era una parte di me, quella migliore, che senza di lei mi sento persa, in un limbo, che la vita non è più la stessa senza, che è tutta colpa mia e che non potrò mai perdonarmi, sebbene il tribunale mi abbia scagionato? Scuoto il capo.
[…]
Ed è in quel momento che lo sento, il legame speciale che ci unisce; entrambe siamo gemelle, entrambe abbiamo vissuto un grande dolore.

Passano due giorni dall’inaugurazione e Bea non si fa sentire. Abi allora, decide di sfidare il maltempo e di andare direttamente a casa di Bea. Bea, entusiasta della vita come al solito, invita Abi a trasferirsi in casa loro, al posto di una delle coinquiline e Abi accetta.

Nel frattempo, ad un altro evento, incontra nuovamente Ben. L’attrazione tra i due è innegabile ma Ben pare teso e frenato e Bea sembra fare di tutto per mettersi tra i due. Perché cosa c’è sotto?

E qui mi fermo perché non voglio rischiare di rovinarvi la lettura.

Vi dico, però, che il libro non mi ha convinta per un sacco di ragioni, come ad esempio la decisione di Abi di trasferirsi in casa di sconosciuti. All’inizio della storia, scopriamo che Abi ha tentato il suicidio, è in cura da uno psichiatra e assume regolarmente psicofarmaci. Abi ha quasi trent’anni all’inizio del romanzo. Può una trentenne trasferirsi a vivere a casa di sconosciuti? Anche solo il fatto che Bea l’abbia invitata è poco realistico. E i genitori di Abi non dicono nulla, anzi, l’aiutano nel trasloco nonostante Abi abbia combinato un qualche genere di guaio con una certa Alicia (solo alla fine scopriremo cos’è successo, ma comunque si percepisce fin da subito che non è stata proprio una passeggiata al chiar di luna). Forse, se i protagonisti (che sono tutti biondi!) avessero avuto dieci anni di meno, la storia sarebbe stata più convincente.

“Vedo Lucy ovunque, ma soprattutto quando mi guardo allo specchio.”

Ci sta che Abi sia “disturbata”, ma gli altri personaggi che scusa hanno? Anche loro non sono proprio quello che cercano di dimostrare ma, a mio parere, il libro manca di mordente. Abbastanza banale, con alcuni evidenti errori concettuali del tipo:

Il rombo di un tuono è seguito dall’immancabile fulmine che illumina tutto il cortile.

Ehm… no. Prima il fulmine, poi il tuono. La luce viaggia più velocemente del suono, cara la mia Claire e, ad un lettore attento, certe cose non sfuggono.

Anche il titolo, Le sorelle, non ha molta attinenza con il romanzo. Sì, va bene, Abi nomina spesso Lucy ma non ci sono flashback a parte quello rivelatore, non si ha mai la sensazione che Lucy sia davvero un elemento importante del libro.

Ci sono altri tanti dettagli che mi fanno dare una valutazione bassa a questo libro ma sono troppo a rischio spoiler e quindi vi aspetto per commentarlo insieme, in modo da non rovinare la lettura a nessuno.

In definitiva, non lo considero Le sorelle un “grande thriller” ma più una lettura spensierata da ombrellone.

Cosa ne pensate? Avete letto Le sorelle?

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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