L'altra Grace
Narrativa
Ponte alle Grazie
2008
Cartaceo
563
Nel 1843 il Canada è sconvolto da un atroce fatto di cronaca nera: l'omicidio del ricco possidente Thomas Kinnear e della sua amante, la governante Nancy Montgomery. Imputata insieme a un altro servo, la sedicenne Grace Marks viene spedita in carcere e, sospettata di insanità mentale, in manicomio. A lungo oggetto dei giudizi contrastanti dell'opinione pubblica - propensa a vedere in lei ora una santa, ora una carnefice -la protagonista di questo romanzo può finalmente raccontare la propria vita al giovane dottore Simon Jordan. Convinto di mettere le proprie conoscenze al servizio della verità sul caso, e al tempo stesso contribuire al progresso della scienza psicologica, Jordan non potrà fare a meno di restare ammaliato da questa personalità complessa e inafferrabile. Il dialogo che si instaura tra i due si trasforma nel ritratto psicologico di una persona due volte vittima del sistema sociale - in quanto povera e in quanto donna - e assurge a denuncia delle enormi contraddizioni di una società maschilista e tormentata da conflitti interni perché incapace di accettare l'"altro".
L’altra Grace è un romanzo scritto nel 1996 da Margaret Atwood e pubblicato in Italia nel 2008. Quando ho visto che la miniserie TV omonima su Netflix era tratta da un libro, non ho saputo resistere.
Il romanzo ha una struttura molto particolare perché è scritto in prima persona per quanto riguarda Grace e in terza persona nei capitoli in cui il protagonista è il dottor Jordan a raccontare. In più, ci sono molti scambi epistolari che ci danno il quadro della situazione sia storica che degli avvenimenti trattati nel libro.
Grace Marks è un personaggio realmente esistito ed è stata davvero condannata per l’omicidio di Thomas Kinnear e sospettata dell’omicidio di Nancy Montgomery. Il processo per l’omicidio di Nancy non fu mai iniziato perché la Marks era già stata condannata a morte per la morte di Kinnear per poi essere successivamente graziata e condannata al carcere a vita. La Atwood ha romanzato la storia di Grace basandosi sugli scritti di un’altra autrice, la canadese Susanna Moodie, che scrisse Life in the Clearings Versus the Bush, un memoriale in cui narra di come abbia conosciuto la Marks mentre era detenuta a Kingston.
La Atwood pone l’accento su come, in un processo che veda colpevole una donna, l’opinione si differenzi tra “impossibile perché una donna è troppo sensibile/debole e quindi deve essere stata istigata da un uomo per forza” a “la donna ha sicuramente istigato l’uomo che si è reso colpevole di omicidio e quindi va condannata alla stessa pena”. È una dinamica che, se ci pensate un attimo o ci fate caso, ricorre anche oggi quando si parla di cronaca nera, anche se, forse, non in modo così plateale come in L’altra Grace.
L’altra Grace non è una lettura leggera. Ci sono pochissimi dialoghi e il linguaggio, a tratti desueto, potrebbe rischiare di bloccarvi nella lettura, tuttavia, se riuscirete a superare queste difficoltà, vi renderete conto di avere per le mani un vero gioiellino, in grado di inquadrare come doveva essere la vita nel 1800 nelle colonie inglesi d’oltre oceano.
E dopo aver letto, non perdetevi la serie su Netflix! Sarah Gadon è bravissima nell’interpretare Grace e la serie è davvero appassionante, anche se all’inizio potrebbe sembrarvi un po’ lenta.
Avete letto L’altra Grace? Vi aspetto per commentarlo insieme.
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